ballottando





(Navigando malamente, per il vento e per le onde, per il cattivo governo)


cento notti insonni
e l'irrisione della caduta dal paradiso in terra
mi chiusero fuori dalla spiaggia
dove potevo adagiarmi fingendo di dormire
svestito, tra onde e cosce umide

una faccia per le nuvole e i gabbiani
una per la sponda di sirenette cantanti
per tuffare in mare i miei serpenti

così ballottavo
a ritrovare un'isola di golfi corrosa
e gridavo al compagno: tesa la randa!
(balbettante nel vento)
chè avevo rubato un' agile beccaccino
nella veglia smaniosa di rotte intentate