aurora





Dunque ho smontato
tutta la mia bella installazione d'emozioni
ed io che mi credevo d'aver messo su
una specie di teatro
invece non era che una vetrina
un po' polivalente come quelle sale
dove a volte si cena si fa festa
a volte si ascoltano conferenze
altre lezioni
oppure si assistono a
proiezioni presentazioni
sull'ultimo rimedio per i denti storti
o i chili di troppo e sono uscito
ch'era mattina notte invece di dormire

baciando il vento freddo
solcando la prima sponda del giorno
mi son dischiuso ancora al puro immaginario
un brivido e le mani nelle tasche vuote
ho fatto un salto fino alle stelle
al bello frantumato e stellato
e un po' anche all'oriente di susina screziato
appena un'intuizione
dello splendore che rotola dalle colline
di lì a poco