agguato

 

 

 

 

 

Non confondo le stelle

coi fari scintillanti a mare

non confondo acqua corrente con risacca

ubriaco ne bevo a piene mani 

L'una straripa

Luna sogghigna 

I soli lontani mi schiacciano

di punte-petali ed armonie

La notte č lunga e fresca

per quanto  penosa 

un po' asimmetrica

come un lampione storto

mezzo fulminato

od una roccia paracarro

con scritto

qui giace con la croce o senza

l'autostoppista di passaggio

che lė s'č fermato

imprevedibilmente

Cosė diviso da me rinchiuso inevaso

osservo la preda cosciente

dei sapienti ladroni della notte

che sempre m'attendono al varco.