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CONDENSATORE
Il condensatore è un dispositivo in grado di
immagazzinare energia elettrica. La quantità di energia che si accumula in un
condensatore dipende dalla sua capacità e dalla tensione di lavoro: se
indichiamo con Q la quantità di carica, con C la capacità e con V la tensione,
vale la formula Q=CV Condensatori
elettrolitici
Sono i più comuni. Il valore della capacità e
della tensione di lavoro sono in genere stampigliati chiaramente sull'involucro;
la precisione dei valori è approssimativa, essendo ammessa una tolleranza di
circa ± 20%. Nei condensatori elettrolitici il dielettrico è un
sottilissimo strato di ossido, fatto formare direttamente sul metallo
(l'alluminio) che fa da armatura e costituisce l'anodo; il tutto è immerso in un
elettrolita che, essendo un sale disciolto, risulta conduttore. Il
caratteristico involucro metallico di forma cilindrica che fa da contenitore,
diventa, ai fini del collegamento elettrico, il terminale negativo ovvero il
catodo. Proprio a causa della loro costituzione, i condensatori elettrolitici
sono "polarizzati", il che vuol dire che devono necessariamente essere collegati
ad una tensione continua, rispettando le polarità, positiva e negativa, indicate
sull'involucro. Collegando il condensatore al contrario, esso rischia di
esplodere poiché si sviluppa idrogeno all’interno del condensatore. Anche
l'applicazione di una tensione superiore a quella di lavoro può causare
l'esplosione del condensatore. Gli elettrolitici possono essere di tipo radiale,
con entrambi i terminali che escono dallo stesso lato, adatti ad un montaggio in
verticale, oppure di tipo assiale, con un terminale per lato, adatti al
montaggio orizzontale. Una banda laterale indica la polarità di almeno uno degli
elettrodi. Condensatori
al tantalio
Sono anch'essi dei condensatori polarizzati, ma in essi il
dielettrico è costituito da pentossido di tantalio. Sono superiori ai precedenti
come stabilità alla temperatura ed alle frequenze elevate; sono tuttavia più
costosi e la loro capacità non raggiunge valori molto elevati. Come i
precedenti, devono essere montati in circuito osservando la polarità indicata in
prossimità dei terminali. Tranne i condensatori elettrolitici e quelli al tantalio, tutti gli altri condensatori non sono polarizzati, per cui possono essere montati indifferentemente in circuito in un verso o nell'altro, e funzionare anche in assenza di una tensione continua di polarizzazione. Esistono tanti tipi di condensatori,
realizzati con tecnologie e dielettrici diversi. In figura ne sono illustrati
alcuni: a- radiale in poliestere
(mylar) b- ceramico a disco c- assiale in
polipropilene d- in poliestere
metallizzato I condensatori in poliestere vengono prodotti
fino a capacità di qualche µF e per tensioni di lavoro fino a 1000 V; sono più
adatti per l'impiego in bassa frequenza. I condensatori in polipropilene consentono
valori di capacità più precisi, con tolleranze di circa l' 1%; sono adatti ad un
campo di frequenze fino a 100kHz. condensatori in parallelo Come si vede in
figura, affiancando due condensatori da 1µF si ottiene un capacità complessiva
di 2µF; aggiungendone un altro da 0,47µF, la capacità totale arriva a 2,47µF.
Per più condensatori in serie la capacità risultante (che è sempre più piccola
della più bassa fra le capacità dei vari condensatori collegati) si calcola come
l'inverso della somma degli inversi delle singole
capacità. Si vede quindi che
collegando in serie tre condensatori da 100, 220 e 470 pF si ottiene un valore
risultante di 59 pF, che è più piccolo del più piccolo fra i tre condensatori
collegati (che era 100 pF). I
parametri -
la capacità, espressa in sottomultipli del Farad (ad esempio 47µF)
I
VALORI DELLA SERIE E6 Questi
sono i valori standard dei più diffusi condensatori che si trovano in commercio.
É detta "serie E6" perché parte da 6 valori base (da 1 a
6,8). Sottintendiamo
la lettera "F" (unità di misura Farad), quindi 22p significa 22pF, 68µ significa
68µF, ecc...
Codice
alfanumerico: Si
utilizza la lettera dell'unità di misura, al posto della virgola,
quindi: >
4p7 significa 4,7pF
Codice
numerico a tre cifre: Sul
corpo sono stampate 3 cifre, di cui le prime due corrispondono alle prime due
cifre del valore di capacità, e la terza al numero di zeri da aggiungere. Il
valore è espresso in pF, quindi: >
472 significa 4.700pF = 4,7nF (infatti: Prima cifra = 4 - Seconda cifra = 7 -
Numero di zeri da aggiungere = 2) Codice
con puntino iniziale (solo per capacità dell'ordine del nF) Se
sul corpo del condensatore c'è un numero preceduto da un puntino, significa che
il valore è espresso in µF, e il puntino corrisponde alla virgola preceduta
dallo zero. Quindi: >
.0047 significa 0,0047µF = 4,7nF Codice dei colori
Prendiamo,
ad esempio, un condensatore con i seguenti colori (dall'alto al
basso): giallo
- viola - arancio - bianco - rosso >
La prima fascia, gialla, indica la prima cifra: il 4 Ricapitolando:
Prima fascia = 4, seconda fascia = 7, terza fascia = 000 La
quarta fascia (bianco) indica una tolleranza del 10% La
quinta fascia (rosso) indica una tensione di lavoro di
250V
Condensatori
elettrolitici I
condensatori elettrolitici hanno una capacità compresa solitamente tra 0,1µF e
10mF. I
valori di capacità e di tensione sono stampati chiaramente sul loro corpo, su
cui è contrassegnata anche la polarità (solitamente si preferisce evidenziare il
terminale negativo (-).
Condensatori
al tantalio I
condensatori al tantalio hanno capacità comprese solitamente tra 0,1µF e 100µF.
Sono più costosi degli elettrolitici, e si utilizzano generalmente in
applicazioni particolari. Alcuni modelli hanno i valori di capacità e tensione
indicati chiaramente nel corpo, dove è indicata anche la
polarità. Altri
modelli utilizzano il codice a colori riportato di
seguito.
Il
terminale positivo si riconosce perché è quello a destra, guardando il
condensatore sulla facciata in cui c'è il puntino che indica il fattore nel
codice colori.
Condensatori di back-up Sono
condensatori polarizzati ad altissima capacità (da 0,1F a
10F). Utilizzati
come batteria tampone per mantenere l'alimentazione di memorie in caso di
black-out. Dato
il loro impiego, sono prodotti per basse tensioni di lavoro (solitamente non più
di 6V).
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