<<Conan balzò verso la parete e afferrò un'antica ascia da guerra, [...] il suo animo barbarico era infiammato d'odio e i canti degli antichi eroi gli risuonavano negli orecchi. Mentre balzava dalla parete l'ascia colpì un congiurato fracassandogli una spalla e con il colpo di ritorno squarciò il cranio a un altro. Le spade gli ronzavano malignamente attorno, ma la morte sembrava sfiorarlo, Il cimmero si muoveva con fulminea rapidità. Sembrava  una tigre in mezzo a un branco di scimmie: balzava, saltava, in alto, roteava su se stesso, offrendo un bersaglio in costante movimento, mentre la sua ascia tesseva un ordito di morte attorno a lui.>>

La fenice sulla lama
(R.E. Howard)

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