PARENZO ( Porec )  14-18 / Agosto / 2002


Tutto ebbe inizio Mercoledì 14 quando, con mezz' ora di anticipo, andrai a prelevare la Vessighetta a casa sua per riuscire a partire in orario, alle 12:30. Carichi di tende e delle sole nostre valigie, partimmo; la destinazione era la Croazia, prevalentemente Porec ma nell' eventualità di qualche inconveniente, poteva andar bene anche Rovinj o Novigrad. Il nostro compito era trovare un campeggio e piantare la tenda, ordine impartito dal bianco comandante, che partirà alcune ore più tardi scortato dal fido amico Mike.

Era la prima volta che Vessighetta andava all' estero e mi sentivo emozionato all' idea di essere io, il primo, a portarla fuori d' Italia anche se a dir la verità, non è che in Istria, si possa tanto parlare di territorio straniero dato che un tempo era italiana e ancora lì, parlano italiano come seconda lingua e per di più i turisti sono in maggioranza italiani.

Arrivati, dopo aver oltrepassato senza problemi le due dogane, slovena e croata, andammo subito a Porec ed entrammo nel primo campeggio della bianca lista ma sfortunatamente era già pieno così ci dirigemmo verso il secondo, il Bijela Uvala, e qui di posto ce n' era parecchio; l' unico inconveniente era che la zona libera era in leggera pendenza comunque noi ci adattammo benissimo.

Questa è la tenda di Walter, installata da me con un piccolo aiuto della Vessighetta, tutta agitata per essersi danneggiata un' unghia chiudendo il bagagliaio dell' auto.


Ma parliamo di noi presi singolarmente :

Il Comandante BIANCA, colei che si porta via di tutto per pochi giorni di campeggio ma soprattutto colei che riesce anche a ... sbolognarsi gli avanzi più impossibili.

L' autista MICHELE, colui che ci ha portato a spasso nei viaggi interni all' Istria nonchè mio compagno di giuochi.

Eccola, la VESSIGHETTA, colei che il camminar le duole e che a cercarsele proprio le vuole; quanti guai ha combinato nel campeggio durante la fase di cottura, facendo irare il comandante e rischiando di farmi implodere la testa per cercarle la scarpetta perduta.

Ed infine me. Non so cosa scrivermi, comunque notate il nostro stemma appeso come una bandiera sulla tenda: la carta assorbente e dai lati, quella igienica.


Altre nostre foto disposti in coppie :

 


Scene di un selvaggio campeggio :