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 Come gli umanoidi domineranno il mondo : - )

Premessa...

In Italia il tasso di crescita della popolazione (differenza tra i nati e i morti) è molto basso, intorno allo 0,5%, con grande variazione da regione a regione (negativo in liguria, passata da 1.800.000 e rotti abitanti vent'anni fa a 1.620.000 circa oggi, e superiore all'1% in campania e nel sud), ma nel mondo si arriva fino al 3,5% annuo di alcune zone dell'Africa (altissimo, la popolazione raddoppia in meno di 30 anni).

L'inspiegabile infertilità degli elfi....

Il tasso di crescita è legato non solo alla fertilità ma anche alla durata della vita e al raggiungimento dell'età dello sviluppo. Dalla tradizione fantasy, a partire da Tolkien fino a D&D, sappiamo che elfi e nani, benchè vivano molto più a lungo degli umani, sono anche meno fertili. Sappiamo anche che gli umanoidi, benchè in media vivano per meno anni degli umani, sono più fertili. Ovviamente questo è un espediente comodo, adottato prima da Tolkien e poi da quasi tutti gli scrittori fantasy e da quasi tutti i giochi di ruolo, per spiegare come mai elfi, draghi e nani non sono molto più numerosi degli umani... Se gli elfi avessero un tasso di fertilità pari o lievemente inferiore a quello degli umani infatti nel corso della loro lunghissima vita potrebbero fare un enorme numero di figli! Una coppia umana in epoca medioevale aveva nel corso della vita all'incirca 5-15 figli nell'arco di 30 anni, solo una parte dei quali sopravviveva fino all'età adulta, ma una coppia di elfi, vivendo per secoli, con lo stesso tasso di fertilità arriverebbe ad avere almeno dieci volte questo numero di figli, cioè tra 50 e 150, la maggior parte dei quali probabilmente arriverebbero all'età adulta, dato che gli elfi sono molto più resistenti alle malattie rispetto agli umani e in quasi tutti i mondi fantasy vivono in condizioni igenico-sanitarie migliori... Ecco che quindi l'unico modo per spiegare come mai gli elfi sono meno degli umani è presupporre che il loro tasso di fertilità sia notevolmente inferiore. Se gli elfi vivono dieci volte più a lungo degli umani, il loro tasso di fertilità deve essere un decimo di quello degli umani, perchè le due popolazioni abbiano lo stesso tasso di crescita. Mentre le donne umane infatti in media hanno un periodo fertile che dura 40 anni o meno, il periodo fertile delle donne elfe può durare anche 500 anni! Tuttavia noi sappiamo da anni di letteratura e giochi fantasy che gli elfi non hanno affatto lo stesso tasso di crescita degli umani... La popolazione elfica, praticamente in tutti i mondi fantasy che conosco, è notevolmente inferiore a quella umana proprio perchè gli umani si riproducono più in fretta e hanno un numero maggiore di figli... Probabilmente, a giudicare dai numeri e dai tassi di fertilità che ho letto qua e là, il tasso di fertilità degli elfi è circa un centesimo di quello degli umani, e dunque il loro tasso di crescita è un decimo. La conseguenza di questo è che se in 100 anni, in assenza di guerre, carestie ed epidemie, la popolazione umana può anche triplicare, la popolazione elfica può crescere solo del 30% circa...

I tassi di crescita delle popolazioni....

Proviamo a stimare i diversi tassi di crescita della popolazione per le principali razze....Tra gli umani il tasso di crescita dovrebbe variare tra 1,5% e il 4% annuo, a seconda della zona e delle sue condizioni di vita. Tra gli umanoidi però il tasso di crescita dovrebbe andare da un minimo del 4% annuo a un massimo del 10% (con questo ultimo tasso la popolazione raddoppia in 10 anni). Presso nani, elfi e draghi però il tasso dovrebbe essere molto più basso. Per i nani tra lo 0,2% e lo 0,5% annuo, per gli elfi tra lo 0,1% e lo 0,3% annuo, per i draghi tra lo 0,01% e lo 0,03% annuo. Perchè ho scelto di assegnare proprio questi tassi di crescita? Perchè questi tassi spiegano come mai gli umani sono molto più numerosi degli elfi e dei nani, nonchè la rapidissima crescita della popolazione umanoide... Ovviamente questi tassi di crescita sono solo supposizioni, e un altro Dungeon Master potrebbe invece decidere che gli elfi hanno un tasso di fertilità inferiore a quello degli umani, ma lo stesso tasso di crescita a motivo della loro lunga vita... In tal modo anche se in un dato mondo fantasy nei tempi presenti gli elfi sono meno numerosi degli umani, le due popolazioni, sempre a scanso di guerre carestie epidemie, cresceranno più o meno di pari passo...

Essere incazzato come un drago... :-)

Se però applichiamo tassi di crescita diversi, (e questa pare la tendenza dominante già a partire da Tolkien, dove già gli umani e gli orchetti crescono di numero molto più velocemente degli elfi) le conseguenze di questo fatto sono molto importanti.  Le razze dalla lunga vita e dal basso tasso di crescita, come elfi e nani, non possono sostenere guerre prolungate per anni, perchè in tal caso le perdite superano le nascite e la popolazione declina. La cosa vale ancora di più per i draghi. Pensate infatti che, con un tasso di crescita dello 0,02% annuo, su una popolazione di 25.000 draghi ci sono soltanto 10 nuovi nati all'anno (e circa 5 morti) Ovviamente dunque se vengono uccisi più di 5 draghi in un anno, la popolazione declina. Questo anche per darvi un'idea di quanto può alterarsi un drago se gli rubi un uovo o gli ammazzi un cucciolo : - ) Certo, un DM può invece decidere che i draghi nella sua campagna si riproducono come conigli :-) e solo il fatto che gli avventurieri ne uccidono a centinaia mantiene la loro popolazione sotto controllo... Personalmente non amo questa impostazione perchè banalizza molto la figura del drago. Il drago secondo me deve essere quasi invincibile, difficilissimo da battere, e la maggior parte degli avventurieri che provano a uccidere un drago, dovrebbero lasciarci le penne :-)

Come gli umanoidi domineranno il mondo.... :-)

I miei tassi di crescita delle popolazioni comunque spiegherebbero anche perchè nei Forgotten Realms i nani del nord stavano per estinguersi combattendo contro gli umanoidi: il loro tasso di crescita è molto inferiore a quello dei loro nemici, e in una guerra lunga non possono vincere. Un discorso simile vale anche per un confronto tra umanoidi e umani... Se ammettiamo che gli umanoidi hanno un tasso di crescita variabile dal 5% al 10% annuo, per vincere contro gli umanoidi gli umani possono permettersi solo la metà delle perdite dei loro nemici... Supponiamo che in un dato luogo ci siano 100.000 umani e 100.000 umanoidi, e che gli umani abbiano un tasso di crescita del 2,5% annuo, e gli umanoidi del 5%: ogni anno gli umani avranno una crescita di 2500 unità, gli umanoidi di 5000. Ora supponiamo che umani e umanoidi comincino una feroce guerra che durerà 5 anni. Nel corso della guerra sia gli umani che gli umanoidi perdono 5000 unità all'anno... Dopo 5 anni di guerra la popolazione umanoide è rimasta di 100.000 abitanti, mentre gli umani adesso sono rimasti in 87500.... Insomma gli umani per vincere una guerra contro gli umanoidi, devono uccidere più del doppio delle unità che perdono (se ne uccidono "solo" il doppio, il rapporto di forza resta invariato...). Lo stesso discorso vale ancora di più per elfi e nani. Gli elfi su una popolazione di 100.000 unità aumentano soltanto di 250 unità all'anno, gli umanoidi di 5000. Per ogni elfo che viene ucciso devono morire ben 20 umanoidi perchè il rapporto di forza resti invariato... Per i nani è lo stesso, solo che probabilmente è "sufficiente" la morte di 10 umanoidi per ogni nano ucciso. Del resto questo tema degli umanoidi che si riproducono troppo velocemente perchè le razze dalla vita più lunga riescano a resistere alla loro continua pressione si ripete in molti mondi fantasy... E più la guerra è lunga e cruenta, più gli umanoidi sono favoriti, soprattutto contro elfi e nani... a meno che gli umanoidi non siano fortemente inferiori militarmente ai loro nemici, alla lunga vincono per forza... : - )

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