Che ci faccio qui? Voglio tornare a Halag

Il principe azzurro e la ricerca della cerca perduta

di Shirlindriel

Il nobile principe Azzurro era un eroe... arazzi variopinti celebravano le sue gesta lungo le bianche mura del suo castello, e gente da Ogni Dove (una remota provincia del suo regno) giungeva per ammirarli e celebrare il valore del suo giovane signore. Abbassò gli occhi su un gruppetto di persone che proprio in quel momento stava facendo il giro della Sala dei Draghi per ammirare i 47 arazzi che immortalavano la morte dei 47 grandi draghi uccisi da Azzurro con la sua fida spada Brillacciaio: c'era il temibile drago rosso Grendelspitfirefaudorn, generato da un inferno infuocato, il violetto Amarillmethyst, ultimo della sua schiatta... e tanti altri.... ora erano tutti trofei di caccia. Ma consultando la sua agendina Azzurro si rese conto che era il momento di partire per un'altra cerca cavalleresca... Lo scudiero aveva già sellato il suo cavallo, il bianco Dolcezefiro. <<Principe Azzurro, questa non sarà forse la vostra millesima fanciulla in pericolo?>> disse lo scudiero con un sorriso raggiante. <<Si, la millesima... infatti questa pensavo di sposarla perché ormai non c'è più sport in questo salvare le principesse... speriamo che non sia tanto racchia...>> osservò distrattamente il principe montando il destriero con un abile volteggio. <<Invero mio signore pare che questo metodo per accasarsi sia oggigiorno vieppiù popolare tra le fanciulle della buona società...>> commentò lo scudiero consegnando scudo e lancia al cavaliere, che partì di gran carriera.

Aveva appena voltato l'angolo quando gli si parò innanzi la classica vecchia strega da favola. "Oh bene, un aiuto magico... mi ci voleva proprio per rallegrare un pò quest'avventura" riflettè il cogitabondo principe. <<Scusi, giovane signore, non avrebbe per caso visto due bambini paffutelli? I miei nipotini... Hansel e Gretel... sono scappati un'altra volta! Se mi dà una mano a cercarli le regalo una fornitura per un anno di pan di zenzero... tanto devo rifare casa.>> Accigliato Azzurro scacciò la vecchia. <<Non ho tempo per codeste triviali vicende buona donna, scansatevi.>> E così dicendo spronò Dolcezefiro lasciando la vecchina di sale... aehm, di zucchero forse.

Affrontò banditi e marrani di ogni sorta, visto che il sole era ancora alto ed era in anticipo sulla tabella di marcia passò dal gigante che abitava le colline vicine a farsi pagare il solito pizzo per non cacciarlo (anche un principe senza macchia ha bisogno di sovvenzioni per finanziare le sue imprese... e tali sovvenzioni non giungono sempre come donazioni). Quindi giunse alla torre, uccise il Cavaliere Nero di turno (ma quanto erano diffuse queste pacchiane armature nere???), la bella principessa Ravanella calò le sue lunghe trecce bionde per farlo salire sulla torre con un sorriso promettente.... ma Azzurro sbuffò passandosi le trecce a mò di corda su un braccio, strattonando giù la ragazza che cacciò un urlo e afferrandola al volo. <<Coraggio dolcezza... dimmi dove abiti, la cerca è conclusa e sta sera chiederò la tua mano a tuo padre e ti impalmerò.>> Un glorioso tramonto rosso e oro calava sul paesaggio quando Azzurro e Ravanella arrivarono al castello. Il re li accolse in pompa magna e il nostro eroe, reso borioso da mille vittoriose imprese, quasi svenne quando il vetusto sovrano gli disse: <<Se vuoi sposare mia figlia, liberarla dalle grinfie del Cavaliere Nero non è abbastanza... perché non c'è niente di mistico in tutto ciò. Quando avrai completato una vera Cerca, allora potrai avere la sua mano e il mio regno.>>

Imbarazzatissimo il Ciambellano si fece avanti srotolando una lunga pergamena con i 125 articoli della celebre Gilda dei Cavalieri Cercatori Visionari, GCCV, in cui era specificamente prescritto che se il cavaliere non agiva su istigazione-suggerimento-comando (a seconda del grado di ottusità del cavaliere medesimo) di una dea/maga/fata/angelo etc o altra creatura mistica, qualsiasi sua impresa valorosa non sarebbe stata considerata una cerca, e non avrebbe ottenuto nessuno sgravio fiscale e nessuna principessa... nemmeno di seconda mano. In quel momento fece il suo ingresso una vera pletora di principi e nobili che volevano tutti la mano della principessa. <<IO IO-gridava l'uno- Ho trovato la famosa pentola dei fagioli magici... l'ho scaricata qui fuori perché come tutti ricorderanno i fagioli erano giganti e la pentola è proporzionata... è stata la gigantessa moglie del gigante ad apparirmi in sogno e comandarmi di prenderla perché era stufa di pasta e fagioli tre volte alla settimana...>> Ma un altro lo spintonava via. <<Maestà- proclamava ieratico inginocchiandosi e tirando fuori una semplice coppa di legno- Questo è il Graal, il santo Graal che un angelo di nostro Signore mi ha detto dove trovare superando insidie infernali e abbattendo nemici potentissimi.>>  dichiarava con le lacrime agli occhi prima di essere cacciato via. <<Che cosa di cattivo gusto... tutti sanno che il Sacro Calice è stato prenotato da Spielberg per Indiana Jones 3! Presentarsi con un falso... puah non c'è più religione e la cavalleria è morta...>> Furente Azzurro fu messo a sua volta alla porta, mentre giurava che la sua impresa mistica avrebbe superato quelle di tutti gli altri, e avrebbe ottenuto lo sponsor migliore. "Una gigantessa... un angelo... adesso vi faccio vedere io, mi mortificherò finché non mi apparirà qualcosa di molto più mistico!" riflettè cupamente mentre Ravanella gli faceva ciao ciao con la manina....

Per giorni il Principe Azzurro rimase chiuso nella sua stanza, senza mangiare e senza bere, e tutti dissero che era impazzito. Per la verità ci andò molto vicino... ma di mistiche apparizioni e vocine che gli consigliassero un'impresa valorosa nemmeno l'ombra. Dalla finestra vedeva giovani guardiani di porci partire con in spalla i loro pochi averi e tornare in magnifiche carrozze dopo aver conquistato reami interi con la sola arma della loro sagacia... sguattere di cucina vincere concorsi di bellezza e diventare modelle di scarpe (mbè? modelle di scarpe, si) e alla fine concluse che non sarebbe mai stato un vero eroe... perchè tutto era meno che inconsapevole del Fato e riluttante ad esserlo. Arrivò a comporre il numero di una maga della televisione ottenendo i numeri per un terno secco sulla ruota di Napoli, a ripescare l'indirizzo di una sua vecchia fiamma, Neve, con la quale non aveva funzionato perchè piuttosto che i giovani principi prestanti lei preferiva gli uomini mediterranei (bassi), maturi (con tanto di barba) e con addosso il fascino muschiato del vero macho (quando tornavano dalla miniera), per chiederle se la sua Strega Matrigna esercitasse ancora. Anche li non ebbe molto successo... la Strega Matrigna adesso produceva marmellata di mela biologica e giurava che non c'erano nè pesticidi nè conservanti... La disperazione di Azzurro era tale che forse avrebbe accettato persino le idee di cerca di quel vecchio gufo del druido Alannon, se questi si fosse trovato a passare per di la... cosa che non avvenne (e la storia di Shannara andò come tutti sanno).

Così Azzurro, Cavaliere fallito, decise di autoesiliarsi. Spezzò Brillacciaio su una roccia, in segno di disonore, fece dono al suo scudiero di Dolcezefiro e dell'augurio di essere un cavaliere migliore di lui, e se ne andò all'alba dal suo castello che i turisti non visitavano più, preferendo dei più economici agriturismi. Si fermò per il the dalla vecchia strega di Hansel e Gretel... le due piccole pesti l'avevano fatta grossa, 'sta volta, sciogliendo i vetri della casetta di marzapane per mettere su un commercio di caramelle e rovinando così l'inestimabile calderone della nonna, che esasperata li aveva chiusi in una gabbia e gli dava da mangiare solo dolci per punizione. Passò a scusarsi con il gigante, che lo prese a legnate fino a farsi dolere le braccia, e riducendolo a una specie di polpetta sanguinolenta che non assomigliava per niente a un Principe Azzurro.

E allora accadde che mentre Azzurro gemeva strisciando verso un fiumicello per lenire le sue ferite, gli apparve... una principessa anticonformista che non aveva bisogno di farsi salvare? una bellissima fata venuta a ridargli la fortuna? Christina Aguilera vestita da genio offrendogli due desideri e i biglietti dell'MTV music award? un angelo con una spada di fuoco venuto a proporgli di radere insieme al suolo Amsterdam dopo un'ultima notte di eccessi? No... era un omino con gli occhiali, un vestito gessato e una voluminosa cartella per documenti sotto il braccio. <<Ciao amico... sei messo male eh? Ma la tua buona stella ti sorride sta sera... sai quale è il mio mestiere? Il mio mestiere è vedere i sogni degli altri...- Azzurro si illuminò visibilmente- Sono un consulente di Programma Italia!>> concluse con aria piena di sè. Azzurro si riafflosciò.

Questa storia però ha un lieto fine. Azzurro ebbe una pensione integrativa e divenne un famoso scrittore di bestsellers, che diede alla letteratura classici come "Il tempo della ruota", saga preistorica heroic-fantasy in 12 volumi sull'epica invenzione dello strumento che avrebbe rivoluzionato i trasporti, Alienati Scrittori Ordiscono Ignobili e Artificiali Fatti, ASOIAF, un libro-verità volto a denunciare le miserie dell'industria editoriale che gli valse il Pulitzer e un sonoro calcio nel sedere dal suo agente, e alla morte di Terry Brooks curò e rivide i suoi appunti pubblicando "I residui di Shannara: e dopo di questo basta". E a chi gli chiedeva se si fosse mai pentito di lasciare il suo mondo incantato per il nostro rispondeva proprio con le parole di Brooks: <<A volte la magia funziona...>> Ma di quale magia stesse parlando nessuno lo ha mai saputo.

Quanto agli altri protagonisti di questa storia: Ravanella si sposò ed ebbe 12 figli.

La Gilda dei Cavalieri Cercatori Visionari venne sciolta e dalle sue ceneri nacque il club del Cerco-scambio-vendo carte dei Pokemon e figurine dei calciatori

Il gigante aprì un Wine bar

Hansel e Gretel chiamarono il Telefono Azzurro e inventarono una orribile storiella sulla nonna che finì in un ospizio

I draghi ripresero allegramente a proliferare

Lunga è la foglia, stretta è la via... non picchiate Shiri che sene va via

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