Che ci faccio qui? Voglio tornare a Halag

L'incubo (una parodia di D&D)

Cairn il guerriero vide finalmente davanti a sé l'insegna del Lungo Spadone,
la sua locanda preferita in città e anche la più grande locanda frequentata
da avventurieri lì nella più grande città del continente. Fischiettando il
motivetto di una canzonaccia da taverna il guerriero entrò e venne colpito
da qualcosa alla testa. Quando si riprese Saul il ladro, un suo vecchio
conoscente, lo stava rimettendo in piedi. "Ma cosa diavolo." disse Cairn
"Sshh non fare rumore, non è successo niente - disse Saul - ora andiamo a
sederci e beviamo qualcosa." "Ma qualcuno mi ha colpito - disse Cairn ancora
vagamente confuso. "Si beh è stato uno di quei mercenari con un boccale
vuoto, ma ho chiesto scusa per te". "Scusa? Come sarebbe che hai chiesto
scusa? - disse Cairn cominciando ad alzare la voce - Cairn il distruttore
non chiede scusa di niente! Ora li sbudello e." "Ma sei pazzo? - disse Saul
cercando disperatamente di farlo tacere - vuoi finire come i miei compagni?
Siediti e stà buono per grazia degli dei!"

"I tuoi compagni? - disse Cairn confuso e distratto dai suoi propositi di
vendetta - cosa è successo ai tuoi compagni? Jirdan, Lissin, Cer-" "Si si -
lo interruppe Saul - sono tutti morti. Avevano infastidito una banda di
mercenari e quelli li hanno inchiodati alle parete del Porco Rosso,
letteralmente. e poi sgozzati.poveri ragazzi. io me la sono squagliata
appena in tempo." concluse Saul asciugandosi una lacrima "Ma per gli dei
Saul andiamo a vendicarli! - disse Cairn indignato - cerchiamo questa banda
di mercenari e facciamogliela pagare subito! Siamo avventurieri noi!" "Ah
certo - disse Saul sorridendo tristemente - e come possono due avventurieri
uccidere 100 mercenari assetati di sangue, secondo te?" "Ma come Saul -
rispose Cairn confuso - faremo come abbiamo sempre fatto, andiamo lì e li
affrontiamo che ci vuole? Troveremo sicuramente un entrata posteriore al
loro covo che ci permetta di affrontarli due o tre alla volta e." "No no no
Cairn non hai saputo niente? - gli disse Saul sconsolato - non sai che sono
venuti tempi cupi per quelli come noi? Le cose sono cambiate, Cairn."

"Come sono cambiate?" chiese Cairn completamente confuso. "Ti ricordi i
Lancieri di Platino, quelli che avevano ucciso Guderan il mago nero e chiuso
il portale demoniaco e-" iniziò Saul "Si si certo che me li ricordo" disse
Cairn tagliando corto "Beh dovevano affrontare una banda di goblin sulle
colline nebbiose e sono tutti morti - riprese il ladro scuotendo la testa -
i goblin li hanno rimandati alla città di Ladismoor un pezzetto alla volta.
e hanno rimandato anche il chierico del gruppo, dopo averlo accecato, perché
raccontasse tutto." "I goblin avrebbero distrutto i Lancieri di Platino?? -
chiese Cairn incredulo - ma è impossibile i Lancieri nella loro carriera
avranno ucciso centinaia di goblin, anzi migliaia!" "Appunto - disse Saul
tristemente - i goblin questa volta li aspettavano in massa e li hanno
catturati facilmente." "Ma ma - balbettò Cairn - i goblin sono divisi,
stupidi, disorganizzati.." "Le cose sono cambiate Cairn - disse Saul
battendogli una mano sulla spalla - i goblin hanno creato una loro nazione."
"Una nazione goblin?" disse Cairn sputando le parole come se fossero una
bestemmia. "E questo è niente - proseguì il ladro imperterrito. Ti ricordi i
Valorosi Combattenti, quelli che hanno ucciso Durlinnam il drago rosso,
liberato la principessa di-" "Ah ah" tagliò corto Cairn "Beh 4 draghi rossi
se li sono pappati sulla via per Kidrimmis - disse il ladro tristemente -
parenti di Durlinnam a quanto pare." "Ma ma non è possibile! - disse Cairn
indignato - i draghi sono mostri solitari, orgogliosi-" "Acqua passata
fratello - lo interruppe Saul sorridendogli pacatamente - ora i draghi
girano in gruppi di tre o quattro per farla subito pagare a qualsiasi gruppo
di avventurieri che prova a disturbarli." Cairn si mise le mani nei capelli.
"E ti ricordi i Grifoni Dorati, coloro che distrussero i pirati di-" riprese
Saul "Siii" disse Cairn debolmente. "Beh avevano scoperto un complotto qui
in città che pare coinvolgesse un ricco mercante e la locanda dove
alloggiavano ha preso fuoco.." disse il ladro "Ma non saranno morti per un
banale incendio!" disse Cairn battendo un pugno sul tavolo. "No no sono
usciti, sono usciti - disse Saul scuotendo la testa - e appena fuori le
guardie li hanno arrestati tutti per incendio doloso. Il giorno dopo sono
stati processati e condannati a morte. Hanno tagliato la testa a tutti
quanti giusto ieri." "Ma come? E nessuno ha cercato le prove della loro
innocenza? - disse Cairn indignato - nessuno ha portato al senato cittadino
le prove delle malefatte del mercante?" "Oh certo Le Aquile di Rackmar lo
hanno fatto - rispose Saul paziente - quelli giovani, che qualche mese fa
avevano beccato gli schiavisti-" "Si si e quindi?" disse Cairn debolmente.
"Beh sono scomparsi nel nulla - disse Saul abbassando la voce - si dice che
siano stati dimenticati in una profonda segreta, non se se ci capiamo." "Ma
come e non si può farli fuggire? - disse Cairn - corrompere delle guardie,
entrare nella fortezza dalle fogne." "No no amico mio - gli disse Saul - le
segrete sono state rinnovate: guardie incorruttibili, nessun accesso non
sorvegliato, nessun modo per entrare, allarmi magici eccetera eccetera. E
poi ormai saranno morti, credimi." "Ma tutto questo è assurdo." mormorò
Cairn confuso "E anche per la mia professione corrono tempi bui - continuò
Saul - l'altro giorno Edamir il ladro, quello che faceva parte dei
Distruttori Implacabili." "Ah ah" annuì Cairn debolmente "Beh è entrato a
rubacchiare nella casa di un mercante con un amico mago. hanno fatto suonare
4 o 5 allarmi magici e li hanno beccati subito... condannati alla
decapitazione anche loro. E già che c'erano le guardie hanno arrestato anche
tutti gli altri Distruttori per complicità e li hanno condannati a morte
tutti.". Cairn si guardò intorno confuso. La locanda, a parte il gruppetto
di mercenari che ogni tanto li guardava con disprezzo e derisione, era
deserta. "Ma dove sono tutti gli altri? - chiese al ladro - I Viaggiatori
Instancabili che scoprirono le rovine della città di-" "Morti di freddo e di
fame nelle lande del nord mentre cercavano altre rovine - intervenne Saul -
una carovana li ha trovati rigidi come stecchi qualche giorno fa.." "Ma uno
di loro era un ranger!" disse Cairn. "Non è più facile come un tempo trovare
cibo e riparo nelle terre selvagge - disse Saul scuotendo la testa - le cose
sono cambiate te l'ho detto." "Gli Scudi Blu?" tentò Cairn
"Morti di una malattia infettiva" gli disse Saul. "Una malattia? - disse
Cairn incredulo - ma un gruppo di avventurieri non può morire di una
malattia infettiva! Avevano anche un chierico!" "Non so che dirti amico -
disse il ladro - non è riuscito a curarli, ed erano in un piccolo villaggio
dove non c'erano altre chiese.." Cairn scosse la testa come cercando di
svegliarsi "I Figli della Notte?" domandò. "Hanno fatto storie in un
villaggio per il prezzo di una locanda - disse Saul - e i contadini del
posto li hanno ammazzati tutti appena hanno tirato fuori le armi." "Ma è
ridicolo! - esclamò Cairn - non sarebbero bastati 100 contadini per uccidere
uno di loro!" "Ne sono bastati venti." gli rispose Saul. "Le Pantere delle
Colline?" deglutì Cairn sempre più a disagio. "Due giorni fa hanno buttato
nel fango un nobile che gli aveva intimato di lasciarlo passare - rispose il
ladro - e il giorno dopo li hanno trovati tutti con la gola tagliata." "Le
Rocce Nere?" continuò Cairn sempre più disperato. "Caduti in un burrone
sulle montagne" rispose il ladro. "Ma una caduta in un burrone non può
uccidere gente esperta come loro.." disse Cairn lamentosamente "Eppure sono
morti amico - disse Saul implacabile - stecchiti, te lo garantisco.." "I
Corni Sonanti?" chiese ancora Cairn con le lacrime agli occhi. "Arrestati
per evasione fiscale e appropriazione indebita di proprietà statali quando
hanno cercato di nascondere il tesoro della loro ultima impresa - gli disse
Saul gentilmente - pure loro spariti nelle segrete" "Ma non può finire tutto
così - disse Cairn piagnucolando - io e te riformeremo un gruppo come si
deve e metteremo tutto a posto." "No amico è escluso - gli rispose il
ladro - il governo ha emanato un decreto che rende illegali tutti i gruppi
di avventurieri: non gli piace gente armata che va in giro a creare
problemi, infastidisce nobili e mercanti, stuzzica umanoidi e draghi che se ne stanno
buoni e roba simile. Le cose sono cambiate, te l'ho detto." Cairn scosse la
testa incredulo ancora una volta, poi sentì una voce dietro di lui."Ehi tu,
guerriero!" disse qualcuno duramente. Il guerriero si girò e vide 4 guardie
armate che si avvicinavano. "Che volete voi?" disse spavaldo preparandosi ad
estrarre la spada. Qualcosa lo colpì da dietro alla testa. Mentre cadeva
vide Saul con un boccale rotto in mano che alzava le spalle come a scusarsi.
"Mi dispiace amico ma ora bisogna stare dalla parte giusta, sai."gli disse
il ladro sorridendo.

Cairn si risvegliò e vide che Saul lo aiutava ad alzarsi. Subito cercò di
mettere mano alla spada "visidoo taddritore" farfugliò. "Cairn che hai, stai
bene?" disse Saul "Cairn mi dispiace di averti colpito con il boccale- gli
disse Durm, il grosso barbaro dei Corni Sonanti, subito dietro Saul - non ti
avevo visto entrare.." "Sei stato svenuto per un po' - gli disse sorridendo
Kalea, la graziosa chierica dei Viaggiatori Instancabili - ma ti ho fatto
una piccola cura, tutto a posto?" Cairn si alzò di scatto ignorando il
giramento di testa e vide attorno a sé gli avventurieri che popolavano come
al solito il Lungo Spadone: Tirnes dei Grifoni Dorati raccontava a voce alta
che faccia aveva fatto il mercante quando lo avevano preso per portarlo
dalle guardie, e Jirdan dall'altra parte parlava di una battaglia nel covo
di un gruppo di mercenari, mentre i Lancieri di Platino se la ridevano dei
goblin bevendo litri di birra. "Che c'è Cairn sembri un po' strano." disse
Saul "No niente - rispose il guerriero - solo un incubo, un brutto sogno.."
Saul e gli altri sorrisero e una giovane cameriera venne a portare una
spumante birra scura. Cairn sorrise agli altri e fece un lungo respiro. Era
stato solo un incubo, e il mondo era ancora come prima, proprio come doveva
essere.

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