A I L e.

Alla piccola Aile il mondo sembrava un grandissimo, bellissimo gioco: la sua casa, le colline che la circondavano, i prati, il bosco, persino il greto del fiume erano il palcoscenico di un'avventura che non la stancava mai.

Come non la stancavano i suoi amici Foglietti di Carta.
Ne aveva centinaia, nella cassapanca : alla sera li faceva uscire, piano piano, e raccontava loro tutto quello che le era capitato durante la giornata.

Non lo raccontava con le parole, pero': lo rendeva ancora vivo e palpabile ritagliando, piegando, incollando, colorando i suoi foglietti.

Ed ecco l'incontro con il Leprotto Timido, che le aveva rubato uno zuccherino e si era messo a ridere...piu' in la' le Talpe, che avevano disseminato di buche il campo del babbo per farlo inciampare...e ancora il Picchio, che, a causa del solito buco sulla solita quercia, litigava sempre con la Civetta e non stava mai zitto...

Le scene, una volta costruite, si allineavano sulla mensola sopra il letto e ogni sera si arricchivano di nuovi personaggi...
Aile si addormentava serena e, nei suoi sogni, diventava la Principessa del Regno di Carta, che per tutta la notte si animava, trasformando la piccola stanza in una grande magia !


 
Un giorno giunsero alla casa sulla collina due illusionisti, che incantarono Aile con la loro abilita': gli oggetti sparivano e ricomparivano nelle loro mani, i colori e le forme cambiavano in un battito d'ali, le stesse cose sembravano ogni volta diverse.

Aile non correva piu' nei prati, non si preoccupava piu' del Picchio, non parlava piu' con i Foglietti di Carta: inseguiva i maghi ovunque, persino nei suoi sogni.

I personaggi di carta erano sciupati e impolverati: nessuno si ricordava piu' di loro, nessuno li faceva vivere! 
E Aile aveva anche dimenticato la finestra aperta...

Una ventata improvvisa e violenta li trascino' via tutti, in un turbine.
Nessuno sapeva che fine avessero fatto.


 
I maghi convinsero Aile ad andarsene di li', per raggiungere lo splendido Regno dell'Apparenza,dove in breve tempo sarebbe diventata un'abilissima prestigiatrice: avrebbe imparato tutti i trucchi necessari per fingere lo straordinario e avrebbe dimenticato il segreto del gioco, che regala troppa liberta' a chi lo possiede.

- Sarai Regina di mille fantasie, avrai cento maschere e cento parrucche, cento palazzi sempre diversi e specchi che ti diranno chi sei....
Aile era un po' stordita ed un po' affascinata...

- Una sola condizione, bambina - le annunciarono i due - per compiere questo viaggio con noi devi entrare nella Gabbia di Cristallo, che ti proteggera' dai pericoli e dalla fatica.
Aile accetto', senza immaginare che non sarebbe stato facile uscirne. 
Si sedette buona buona, in attesa della partenza.

La sera era tranquilla e un Raggio di Luna curiosava qua e la', un po' annoiato: da quando erano arrivati quegli strani tipi le notti non erano piu' cosi' divertenti, nella stanza di Aile e lui, che era sempre stato un invitato di riguardo nel Regno di Carta, ora non sapeva come tirar mattina... e chissa' dov'era Aile ?!?...

Il Raggio di Luna si fermo' di botto: aveva toccato qualcosa, ma... non vedeva niente... o meglio... ma si', una scatola trasparente... e dentro... 
LA PICCOLA AILE !!!...


Il Raggio di Luna non ci capi' molto, ma penso' che doveva trattarsi di qualcosa di grave, di molto grave:decise di inviare un messaggio alle Stelle, che avrebbero potuto chiedere consiglio alle Nuvole e, magari, rivolgersi al Signore dei Venti, un po' brontolone e un po' volubile, ma davvero saggio.

Sul suo trono fluttuante, il Signore dei Venti si accarezzava la lunga barba bianca...
- Capisco, capisco... bisogna fare qualcosa... Piccoli amici - ma con chi parla ? - mi dispiace separarmi da voi, ma credo proprio sia necessario, credo sia giunto il momento...

E, cosi' dicendo, volse il capo verso...si'... 
i Personaggi di Carta,  giunti al suo castello in un giorno di tempesta.

- Vi ricordate la piccola Aile? Ora ha bisogno di voi ! 
Dovete volare da lei  
(come ??!! Ma insomma, sono o non sono il Signore dei Venti ??!!) 
e non lasciarla mai piu' ! 
Non e' escluso che ci rivedremo, un giorno o l'altro ! Addio !

Che cosa succede, piccola Aile ?
Che cosa guardi, il nasino schiacciato contro la parete di cristallo? 
Che cosa sono quegli strani fiocchi colorati, simile ad una neve vestita a festa o ad una cascata di scintille ?

I Personaggi di Carta si posarono a terra proprio davanti alla gabbia e ricomposero, quasi in una danza, le scene che per tanto tempo avevano tenuto compagnia ad una Principessa ora prigioniera.

In un attimo Aile ricordo'. 
E in un attimo comincio' a piangere.
Furono proprio le sue lacrime a compiere il miracolo: il cristallo si scioglieva appena lo toccavano e ben presto la Gabbia spari', come se non fosse mai esistita.
 

Aile abbraccio' i suoi Personaggi, uno per uno, ridendo, perche' il Picchio era finito nella tana di una Talpa, mentre la Civetta litigava con un Leprotto Timido, per via di uno zuccherino che non si trovava piu'.

Quella notte, nel Regno di Carta, si svolse la festa piu' scintillante a cui il Raggio di Luna avesse mai partecipato e nessuno si preoccupo' dei due illusionisti, spariti nel nulla come le loro finzioni.

Emanuela

piccoloalbero@yahoo.it


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