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non si puo' avere tutto
- dedicata a Sara e alla sua mamma - 

E' una bellissima giornata di sole 
e Marco, dopo la merenda, 
passeggia con la mamma per raggiungere il parco giochi,
poco distante dalla sua casa.

E' un bambino molto vivace ed intelligente, 
attento a tutto cio' che lo circonda. 

Saltella qua e la' sul marciapiedi fino al negozio di giocattoli, il suo preferito. 

"Mamma voglio quello, me lo compri ?
dice Marco, 
puntando l'indice e appiccicando il naso alla vetrina. 
"Marco, per favore, abbiamo comprato due giorni fa la macchinina rossa,
non possiamo riempire la casa di giocattoli, ti pare?" 
risponde la mamma, con tono di rimprovero.

"Perche' no, mamma?" . 
Marcolino ha cinque anni e non riesce ancora a capire
che non si puo' avere tutto cio' che si desidera. 

"Dai, mamma, me lo compri ? Ti prego ! 
E' un robot super accessoriato, parla e si muove con il telecomando.
Fanno anche la pubblicita' alla televisione 
e il papa' di Luca glielo ha gia' comprato.
Dai mamma, entriamo?

La mamma vorrebbe accontentarlo ma sa benissimo che non e' giusto 
e non si puo' acquistare ogni cosa che a lui piace. 

Marco vorrebbe tutto e di piu': mangiare solo dolci e cioccolato 
e restare alzato fino a tardi davanti alla play station con papa'. 

Brontola e fa spallucce quando la mamma lo rimprovera 
per il disordine nella sua cameretta e non vuole mai lavarsi mani e denti: 
dice che l'acqua va bene per i pesci ! 

Marco, per mano alla sua mamma, cammina a testa bassa 
e due lacrimoni gli scendono lungo le gote arrossate. 

La mamma lo fa sedere accanto a se', 
sulla panchina del parco, abbracciandolo teneramente: 
"Vedi, bambino mio, 
tu hai la fortuna di avere una mamma ed un papa' che ti vogliono tanto bene, 
una casa e anche un cane ed un gatto ! 
Hai tanti amici a scuola con cui giocare, tanti bei giochi nella tua cameretta. 
Poi ci sono i nonni in campagna: domenica andiamo a trovarli,
cosi' potrai correre per i prati ed accarezzare i coniglietti appena nati ! 
Il nonno ha detto che sono bellissimi, morbidi e tanto piccolini !. 
Per il tuo compleanno, lo sai, ti compreremo una bellissima bicicletta: 
non pensi di avere gia' tante cose belle?"

Marco si scosta i capelli dal viso e guarda la mamma:
"Non sono abbastanza buono? 
Perché non vuoi piu' comprarmi niente? 
Tu e papa' non mi volete piu' bene!".
Altri lacrimoni bagnano quel visetto triste.

"Ma no, tesoro mio, non e' cosi' ! 
L'amore non si dimostra dai giocattoli che ti compriamo 
ma dalla cura che abbiamo per te per farti crescere sano e giudizioso".

Marco sembra pensare alle parole della mamma, 
stringendosi ancora piu' a lei. 
"Ci vogliono tanti soldi per comprare i giocattoli, mamma?
chiede il bambino.

"Certo, e non possiamo davvero spenderli tutti cosi': 
dobbiamo fare la spesa tutti i giorni, 
comprare i vestiti per te che cresci in fretta e non ti stanno piu' indosso. 
E poi c'e' la casa, la macchina di papa': 
il meccanico, la benzina, l'autostrada per andare al lavoro tutte le mattine! 
Vedi quanti soldi servono, Marco?".

"Pero' il papa' di Luca...
sussurra appena Marco, 
salendo sulle ginocchia della mamma, dandole un bacio.

"Il papa' di Luca sapra' lui come far crescere suo figlio, 
cosa gli puo' comprare e cosa no. Va bene, Marco?"

"Luca e' piu' fortunato di me, mamma?"

"La fortuna di ogni bambino e' avere una famiglia unita 
che lo ama e si preoccupa per lui
gli risponde la mamma, abbracciandolo forte. 
"Andiamo a giocare, adesso?".

"Si, vado sull'altalena ma spingimi forte che tocco le nuvole con i piedi
e cosi' dicendo Marco corre veloce verso gli altri bambini. 

La mamma lo raggiunge ed inizia a spingerlo piano.
"Uffa, più forte, mamma, sono grande ormai
dice Marco, sistemandosi sul seggiolino dell'altalena.

"E' divertente stare qui con te, mamma: 
forse meglio che giocare in camera con il super robot. 
Sai cosa faro'?
Lo chiedo a Babbo Natale, mancano pochi mesi ormai".
Marco ride felice guardando gli altri bambini correre nel  prato. 

"Mamma, pero' una cosa la vorrei tanto davvero".

"Sentiamo, Marco... Ma che sia una cosa utile, 
ricordati quello che ti ho appena detto, va bene?"

"Si, mamma... Credo sia una cosa molto bella... 
Solo tu e papa' me la potete regalare, 
non penso di poterla chiedere a Babbo Natale ... 
E non saprei in quale negozio andare... 
Mamma... Pensavo... 
Mi compri un fratellino?".

La mamma sorride, 
un po' commossa e piena d'amore: 
pian piano Marco inizia a capire 
e diventera' un ometto giudizioso. 
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con la consulenza del dott. Sergio De Martino
pedagogista clinico


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