Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziere, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...
Numero 258
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L'UOMO CHE NON C'ERA
di Joel Coen, con Billy
Bob Thornton, frances McDormand e James Gandolfini.
***1/2
spoiler alert: level
2
Buon film. Ovvio, è dei Coen.
DA TENERE: Praticamente tutto.
DA BUTTARE: In un film dei
Coen? Ma scherziamo? Ok, forse la lentezza allontanerà qualche potenziale
spettatore di troppo...
NOTA DI MERITO: Hey, una
recensione stringata, essenziale, praticamente minimalista!
NOTA DI DEMERITO: Eh, mica
è finita qui, che credevate? Avanti, continuate a leggere le mie
pippe...
AUTOCRITICA: Nel terzo del
cammin della mia vita (ho progetti a lungo termine), una domanda mi sorse
e neanche troppo spontanea: che senso hanno le recensioni? Non basterebbero
le pallette? Vogliamo esagerare e ci mettiamo le stellette? Ok, allora
mettiamocele pure, ma il concetto non cambia: quanti di noi si leggono
veramente fino in fondo una recensione di un film del solito saccente critico
o pseudo-critico (questo dovrei essere io...) che, con sopraffina spocchia,
ti sbatte in faccia tutte le nozioni, e quasi mai emozioni, che lo fanno
apparire come "uno che se ne intende", ma solo perché nessun altro
ha la voglia di mettersi davanti ad una tastiera di un pc per contestargli
che "la corazzata Potemkin è una cagata pazzesca"??? Ammettiamolo:
il 99% dei critici scrive ESATTAMENTE le stesse boiate, inserendo qua e
là qualche notiziola letta su "Ciak" o altre riviste del settore.
Non ci credete? Volete un esempio? Ok.
Potrei cominciare dicendo che "questo
ennesimo film dei Coen (Joel regista e Ethan co-sceneggiatore) va ad aggiungersi
ad una filmografia che si distingue sempre per originalità e voglia
di raccontare storie di perdenti alla ricerca di un riscatto che quasi
mai arriva. In questa pellicola troviamo il camaleontico Billy Bob Thornton
(non solo attuale marito della splendida Angelina Jolie, ma anche attore
in "Armageddon", "Soldi sporchi" ecc. ecc.) nei compassati panni di un
barbiere alle prese con una piccola truffa che, poco a poco, si rivelerà
sempre più ingestibile, in un concatenarsi di eventi che nessuno
potrà fermare. Il cast è perfetto (possiamo ricordare la
moglie del regista, l'attrice Frances McDormand), dallo stesso Thornton
a James Gandolfini ("I Soprano") ed il tutto è magicamente fotografato
in uno sfavillante bianco e nero spesso ispirato al noir e all'espressionismo
tedesco del direttore della Fotografia Roger Deakins".
Ecco, ora ditemi voi se tutto ciò
non è una palla; quasi mi addormentavo mentre ricercavo errori di
battitura!
Il fatto è che solo in poche occasioni
si può inserire in una recensione qualche pizzico di originalità
e cioè quando i film fanno veramente schifo e allora ci si diverte
a demolirli in ogni modo possibile!!! Altrimenti tutto è routine
e credo che nessuno di noi ami particolarmente la routine, no? E poi, nota
personale (già perché fino ad ora il mio era un discorso
totale-globale, come no!), la voglia di mettersi a scrivere salta fuori
quasi sempre quando non si sta mooolto bene. Traduco: niente donne! Scherzi
a parte, probabilmente il cinismo dovuto a determinate situazioni tiene
più compagnia di chiunque altro e, in fondo in fondo, non è
poi una così cattiva compagnia.
Ok, vado a suicidarmi. Cinismo, mi tieni
la corda? Grazie, sei un amico. (Che recensione del menga...)
L'autore che vi saluta è Ben, aspirante
Supergiovane.
LEGENDA:
@ 'na bella merda
* lasciare perdere
** cosi'
e cosi'
*** da vedere
**** grande
***** capolavoro
spoiler alert level:
livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella
recensione;
level 0 = livello
minimo, vai tranqui.
level 5 = livello
massimo, l'archetipo del gossip.