Recensione ONLAIN

Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziere, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...



Numero 230
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SNATCH - LO STRAPPO
di Guy Ritchie
con Benicio del Toro, Brad Pitt, Dennis Farina, Vinnie Jones, Alan Ford (!!) e un sacco di altra gente.
***1/2
spoiler alert: level 2

Atteso al varco con la sua seconda opera dopo "Lock & Stock" (anche se il quasi sempre attendibile Internet Movie Database cita anche un fantomatico film del 1995 intitolato "Hard case") il coetaneo Guy Ritchie (più famoso a dire il vero come attuale marito di Madonna che come regista o mio coetaneo...) si conferma un bravo sceneggiatore e al tempo stesso un regista sempre più padrone della "macchina cinema" (il che vuol dire tutto e niente, ma suona comunque bene).
Ma bando alle pedanterie, che cosa funziona in "Snatch"? Praticamente tutto. I dialoghi sono brillanti al punto giusto, gli innumerevoli personaggi sono ottimamente caratterizzati ed interpretati, ogni attore è ben amalgamato l'uno con l'altro e senza tanti divismi (ma d'altronde è anche vero che il belloccio Brad pitt ha già più volte dimostrato di non essere solo un manichino e di avere quasi sempre un ottimo intuito per la scelta di copioni non banali o troppo hollywoodiani. Beh, orrido "Vi presento Joe Black" a parte, s'intende...).
E allora che cosa non funziona in "Snatch"? Eh, è una questione di sensazioni, ma che effettivamente non riguardano la pellicola presa come singola opera. Mi spiego. Chi ha appena visto "Snatch" non potrà non amare anche "Lock & stock". Chi ha visto "Lock & stock" sicuramente amerà anche "Snatch", solo che un piccolo dubbio s'insinuerà nel suo cervellino di spettatore attento: non è che forse siano in fondo lo stesso film? Tante storie, tanti personaggi che convergono in un unico punto, in un'unica situazione, con conseguenze paradossali, esilaranti e sanguinolente. Già, capita in tutti e due i lavori di Guy Ritchie. Passi che il suo modo di concepire le storie sia debitore di Tarantino (ad un certo punto, in "Lock & stock" c'è perfino un attore che, osservando una carneficina, commenta con "Ma cos'è questo? Pulp Fiction?"), ma che cominci a clonarsi i film questo no. Ok, andatelo a vedere, merita ed è sicuramente una delle sorprese più piacevoli di questa stagione, ma per quanto mi riguarda attenderò con molta impazienza la prossima opera di questo brillante, ma per ora non così originale, autore. Però ripeto: ANDATELO A VEDERE!!! Vale tutto il prezzo del biglietto, questa è a dir poco una certezza!

DA TENERE: L'atmosfera di sano divertimento e scazzataggine che caratterizza tutto il film. Irresistibili moltissime situazioni, quella del cane in primis.
DA BUTTARE: La visione di "Lock & stock" prima di "Snatch". Guardatevelo dopo, magari in DVD (è distribuito da Cecchi Gori e, "speciali a parte" è realizzato piuttosto bene).
NOTA DI MERITO: Era da un po' troppo tempo che qualcuno non riempiva il vuoto lasciato da Tarantino senza farlo troppo rimpiangere. Anche solo l'ambientazione inglese differenzia abbastanza i due autori, però non aspettatevi il genio del folle regista americano: lui è arrivato per primo.
NOTA DI DEMERITO: Appuntamento al prossimo film di "Mr.Madonna".
SITO: http://www.snatch-themovie.com/snatch.html
 

L'autore che vi saluta è Ben, aspirante Supergiovane.
 

LEGENDA:

    @ 'na bella merda
    * lasciare perdere
   ** cosi' e cosi'
  *** da vedere
 **** grande
***** capolavoro

spoiler alert level: livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella recensione;
level 0 = livello minimo, vai tranqui.
level 5 = livello massimo, l'archetipo del gossip.