Recensione ONLAIN

Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziere, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...

Numero 182
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2000
di Laiana Norrè
@ (ma Statler aggiungerebbe molto generosamente almeno UNA palla)
@ (ribadisce Waldorf, con DUE palle così...)
spoiler alert: level 1

W: Cacchio Statler, finalmente è venerdì e ci sono un sacco di film-figata-di-Natale usciti freschi freschi...
S: Hey, hai ragione Waldorf! Che dici, andiamo a vedere "Galline in fuga", "Chiedimi se sono felice" con Aldo, Giovanni e Giacomo, "Le verità nascoste" di Zemeckis o "Autunno a New York", così facciamo i romanticoni?
W: Ahr, Ahr, ma ti sei rincoglionito Statler, che sono due settimane che mi dici "ricordati che il 15 c'è un'importante evento
cino-cittadino"...
S: Ah, la grande anteprima della mia regista preferita, hai ragione! Chiedo venia, ma l'arteriosclerosi non perdona!

L'EVENTO: PROIEZIONE UNICA DI "2000", IL PRIMO LUNGOMETRAGGIO DELLA NOSTRANA (leggi veronese) LAIANA NORRE' AL "CINEMA PARROCCHIALE NUOVO" DI SAN MICHELE EXTRA (nota bene: l'unico in città ad avere il coraggio...)

Poco dopo, a proiezione avvenuta...

S: Ehm... beh, insomma... dopotutto...
W: ...Dopotutto un paio di coglioni: una bella merda!
S: ...sì, ma introspettiva però! Cioè, la crisi dei sentimenti, la crescita interiore, l'esoterismo d'accatto...
W: ...gli attacchi di megalomania di una pseudo autrice che deve anagrammare il suo nome per sentirsi un'artista...
S: Ma come, non si chiama davvero Laiana Norrè?
W: No, quello è il nome di una medicina antidiarroica, e con gli anni, lo sai, ho dei problemi a trattenermi: certe tue idee sono
fortemente a rischio...
S: Oddio, mi spiace! Ma allora, quando quello strano e buffo tizio calvo all'inizio della serata ha declamato al microfono "Buonasera, sono il produttore del film. Volevo ringraziare la regista (sua morosa... ndr) Anna Lerario, in arte Laiana Norrè, e volevo ringraziare anche il suo talento, tutti gli attori, i tecnici, l'autore delle musiche, gli sponsor..." ecc. ecc. ma allora, dicevo, non stava facendo un pezzo di cabaret! Forse è per questo che ero l'unico a ridere?
W: Nulla in contrario ai ringraziamenti... In effetti se ci fosse stato un film, se ci fosse stato un regista, se ci fosse stato UN talento, se ci fossero stati degli attori, dei tecnici o della musica, si poteva ringraziare, ma non è con i "se" che si fanno recensioni... Ma cosa c'era?
S: Mmm... tanti parenti?
W: E gli sponsor dei parenti, e gli amici dei parenti e i mona.
S: Dai, cerchiamo di essere obiettivi: lo sforzo nel produrre un film in digitale da 100 interminabili minuti c'è stato, se poi il tutto lo
avessero realizzato in 25/30 minuti... beh, mi sarei risparmiato una pennichella...
W: Minuti??? Secondi!!! Perchè, hai dormito??? L'hai scampata?
S: Macchè! C'era la musica a rompermi gli zebedei...  (e la ola degli amici-parenti-amanti dei musicisti) Senti Waldorf, ma dei
"sinuosissimi movimenti" di macchina che ne pensi? Grande tecnica, vero?
W: Ghhhhhh... il "Dogma" della Bassa dal punto di vista di un cavalletto zoppo guidato da un operatore guercio con un direttore della fotografia accecato dall'amore...
S: Sei cinico Waldorf...
W: E tu sei stronzo ad avermi portato, Statler...

DA TENERE:
S: La tendina del bagno con la quale mi sono asciugato le mani...
W: ...FILE NOT FOUND...FILE NOT FOUND...
DA BUTTARE:
S: Non tutto, ma quasi. Il prossimo film potrebbero intitolarlo "Fly down" oppure "Umiltà"...
W: Tutto, tirate l'acqua e chiudetevi bene la porta dietro le spalle...
NOTA DI MERITO:
S: L'incredibile entusiasmo che questi ragazzi hanno nel realizzare i loro sogni e, quindi, i nostri incubi. Forza figlioli, continuate... non proprio così!!!
W: La dimostrazione che per fare quello che LORO chiamano cinema (siccomechè è LUNGO) non serve IL TALENTO ma solo la
buona volontà. Un applauso sentito per la tenacia.
NOTA DI DEMERITO:
S: Eh, ormai mi sembra davvero di sparare sulla Croce Rossa, ma tant'è: non serve la scritta nei titoli di testa e di coda "direttore della fotografia" per realizzare una ripresa come si deve. La luce è sbagliata nove scene su dieci e le inquadrature sono statiche e banali, peggio della peggiore soap televisiva.
W: Una sceneggiatura degna del migliore Altman (quello col botto finale), che racconta degli umili meglio del Verga... La direzione degli attori (alla faccia del casting) è inesistente (ma tanto sono così naturali da soli). La musica sembra raccattata nelle "scoasse" del cantautorato di bassa lega, scontate fastidiose gratuite banali didascaliche e quant'altro... MA PERCHE' METTERE INSIEME TANTE ENERGIE E NON AVERE IL CORAGGIO DI TENTARE QUALCHE COSA DI MENO VISTO E STRAVISTO? SE NON SI HANNO I MEZZI CONTANO LE IDEE. CE NE FOSSE STATA UNA...
 

Gli autori che vi salutano sono Statler & Waldorf, i simpatici vecchietti criticoni del Muppet Show!
 

NOTA DELL'EDITORE: Dopo aver disgutosamente riso, che neanche con Aldo, Giovanni e Giacomo..., l'editore prende rispettosa distanza dai suoi redattori, anche fosse solo per non incorrere nelle ire della regista nel qual caso l'incontrasse mai in giro per Verona.
E magari anche per evitare i suoi film, a questo punto.....
 

LEGENDA:

    @ 'na bella merda
    * lasciare perdere
   ** cosi' e cosi'
  *** da vedere
 **** grande
***** capolavoro

spoiler alert level: livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella recensione;
level 0 = livello minimo, vai tranqui.
level 5 = livello massimo, l'archetipo del gossip.