Recensione ONLAIN

Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziere, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...

Numero 150
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PEARL JAM - LIVE IN ARENA (20/6/2000)
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spoiler alert: level -

Volete la frase ad effetto, per iniziare?
Torto marcio per chi non c'era.
OK, ora possiamo cercare di parlare di questo che, almeno per me, è stato VERAMENTE un evento. Non perchè fosse il primo concerto che vedevo (anzi, non direi proprio), non perchè facesse parte di uno di quei megafestival che ogni anno vengono definiti come "la nuova Woodstock italiana", o per altre menate del genere.
Ma perchè raramente, anzi MAI, ho trovato raramente così tante cose che giravano a mille tutte insieme.
I Pearl Jam filavano che era un piacere, alla batteria il "leccatino" Matt Cameron (ex? dei Soundgarden, anzi, no, meglio dire già facente parte dei Soundgarden...) pikkiava DAPAURA!!!, Eddie Vedder NON senbrava per niente un vecchio trombone sfiatato, il pubbliko era bollente, hanno fatto cinque (5) canzoni cinque da Ten, ed uno spataffio (nuova unità di misura) da Versus e da Vitalogy........ sinceramente non so cosa si potrebbe chiedere d +.
Pelle d'oca con Black, Better Man e le altre ballate lente e assolutamente da citare l'uno-due di potenza devastante con State of Love and Trust (dalla colonna sonora di Singles) e subito dopo Once. E sentire tutta l'Arena cantare State of Love and Trust non può far altro che far pensare....
... Quindi penso che andando avanti non farei che ripetermi.
Volete che dica per forza qualcosa di non assolutamente positivo? Forse che la forza che tutt'ora dimostrano i pezzi di Ten dal vivo con il tempo non si ritrova più negli ultimi lavori.... Ma questo può dire anche un'altra cosa, che probabilmente è la più vera: Ten è un disco assolutamente irripetibile e chiunque non lo abbia mai ascoltato deve andare dietro la lavagna, e se fosse possibile, essere frustato con un gatto a nove code.

DA TENERE: Non mi ricordo su quale inizio di canzone, e solo in quella, quando dodici o quindicimila persone hanno iniziato a battere il tempo con le mani sembrava di sentire un'unica immensa frusta che spaccava in due l'aria. Imperdibile.
DA BUTTARE: Il servizio d'ordine che rompeva il kazzo. Fino ad inizio concerto.
NOTA DI MERITO: Al fatto che i posti prenotati che avevamo erano in una posizione grandiosa.
NOTA DI DEMERITO: Al fatto che i posti prenotati non sono molto grunge.
NOTA DI COMPATIMENTO: A tutti quelli che non hanno visto questo concerto. Di certo, contrariamente a molti altri che ho visto, io farò molta fatica a dimenticarlo (e non è detto che c riesca).
 

L'autore che vi saluta è il Gioda.
 

LEGENDA:

     @ 'na bella merda
     * lasciare perdere
    ** cosi' e cosi'
   *** da vedere
  **** grande
 ***** capolavoro
****** evento imprescindibile

spoiler alert level: livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella recensione;
level 0 = livello minimo, vai tranqui.
level 5 = livello massimo, l'archetipo del gossip.