IL MISTERO DI SLEEPY HOLLOW
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spoiler alert: level 2

Peccato che si vede poko nel film, visto che il cavaliere nero kattivone è un cavaliere senza testa, ma penso che la cosa più irresistibile del film sia Christopher Walken nei panni di un cavaliere sanguinario.
Ma il resto del film si fa godere abbondantemente, senza nessuna pretesa. D'altra parte Tim Burton stesso ha ammesso di amare il genere horror, che non sempre fa rima con terror....
Infatti pur trovando alcune scene messe con arte che, se non preparati, fanno... come posso dire.... ah, ecco... riescono a ridestare immediatamente l'attenzione, non è un film particolarmente terrificante.
Tra l'altro i personaggi sono resi in modo molto simpatico, a partire da un Johnny Depp che passa dal saccentone, al coniglio, all'eroe impavido...
In più Tim Burton si lancia nell'impresa di far passare come "bella" del film Christina Ricci.... non so se avete presente....  E comunque, anche grazie ai watt del Fiume che pompavano le già più che pompose musiche di Danny Elfman, si ottiene un film che nell'insieme non si discosta molto dal mondo irreale di tutti i film del buon Burton, e in quanto irreale si può godere (con le dovute differenze) alla stessa stregua di un cartone della Disney.

DA TENERE: Christopher Walken. Non fa quasi niente, ma è irresistibile.
DA BUTTARE: Mai più al Fiume il mercoledì, 'o Pitokko's day.... Per fortuna che il volume è sempre alto.
NOTA DI MERITO: A Tim Burton, che è riuscito a rendere accettabile Christina Ricci (sì, vabbè... più o meno...)
FRASE DELLA SERATA: Pronunciata nel post-cinema, pre-kazzeggio, da Citizen of the world, temporaneamente rientrata nella natia città: "Possiamo andare in un bar dove accettano carte di credito?"
 

L' autore che vi saluta è il Gioda!
 

LEGENDA:

    * lasciare perdere
   ** cosi' e cosi'
  *** da vedere
 **** grande
***** capolavoro

spoiler alert level: livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella recensione;
level 0 = livello minimo, vai tranqui.
level 5 = livello massimo, l'archetipo del gossip.