Aperiodico kollettivo di quisquilie cinematografiche, vacanziera, cultura varia e soprattutto sano kazzeggio...
L'ESTATE DI KIKUJIRO
****1/2
spoiler alert: level
3
Questo film mi ha sorpreso. Devo colpevolmente
ammettere che non ho finora visto nessun'altro film di Takeshi Kitano,
ma tra pizzichi di anteprime e smozzichi di recensioni, pensavo di trovarmi
un film lento, con un bambino e con poco da ridere.
Per completezza devo inoltre aggiungere
che i bambini nei film, normalmente mi generano parecchio fastidio.
Già parte con un faccione da antologia
di "Beat" Kitano (non indago sul perchè nei titoli di testa, tutti
in giapponese sottotitolato, al posto di Takeshi appaia il nick "Beat")
nella prima scena in cui appare, ma nella prima parte il film si snoda
con un po' di lentezza. Però è letteralmente cosparso di
trovate così semplici e così geniali che ogni volta c'è
lo scoppio di risa in agguato. Probabilmente per l'accelerazione verso
il surreale che prende fin da subito il film. Spero di non dire un'eresia,
ma in alcuni tratti Kitano qui sembra quasi rimandare a un Buster Keaton
(che qualche volta però sorride).
Nel finale del film si capisce invece
perchè, quando è venuto a Venezia per presentare Hana-Bi
(che ha vinto il Leone d'oro, se non ricordo male) in un intervista aveva
detto che era contento quanto andava a portare i suoi film all'estero perchè
così poteva passare per un cineasta rispettabile, non per il coglione
che faceva le puttanate alla TV giapponese (vi ricordate Mashiro Tamigi
in "Mai dire banzai"?). Infatti inanella una serie di gag assolutamente
irresistibili con degli altrettanto degni compagni di avventura.
Probabilmente il film tocca ancke dei
punti di vera poesia, ma io che come ricordo sempre, sono fondamentalmente
un grezzone, non riesco proprio a distinguerli bene.
DA TENERE: Il motociclista
ciccione che si fa prendere a bastonate in testa con un cocomero come casco.
Mi sembrava veramente di vedere "Mai dire banzai".
DA BUTTARE: Delle due l'una:
o L'Arena sbaglia sempre gli orari del Ciak, oppure al Ciak ogni tanto
sbagliano a calcolare la lunghezza dei film, visto che la proiezione iniziava
alle 22.20 contro le 22.00 dichiarate.
NOTA DI MERITO: Il bambino,
perchè fa il bambino senza stracciare le palle. Evviva! Allora non
odio i bambini al cinema e basta. Odio i bambini odiosi nei film al cinema.
Fuori dal film invece, li odio tutti, al cinema, perchè fanno sempre
kasino.
NOTA CURIOSA: Il Ciak stà
diventando sempre più strano... come giustamente sottolineava lo
Spettatore della Strada, diventa sempre più simile al cinema parrocchiale
di quando eravamo alle elementari... La cassa con le ciunghe, le mm's,
le patatine, i distributori di lattine (manca solo la spuma da 100)....
Adesso è anche una galleria d'arte, con una discreta (numericamente)
sequenza di quadri astratti, che perlomeno cromaticamente si fanno apprezzare...
Cosa sarà la prossima mossa?
L' autore che vi saluta è il Gioda!
LEGENDA:
* lasciare perdere
** cosi'
e cosi'
*** da vedere
**** grande
***** capolavoro
spoiler alert level:
livello di attenzione per eventuali particolari della trama presenti nella
recensione;
level 0 = livello
minimo, vai tranqui.
level 5 = livello
massimo, l'archetipo del gossip.