Il Castello di Campoligure

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 Dall'alto della collina il castello domina Campoligure, circondato da prati e abeti e coronato dalle montagne ricche di boschi di castagni. Vi si accede dal paese, centro importante per le sue industrie e commerci già dal Medioevo. La fortificazione fu eretta a controllo di diverse vie che mettevano in comunicazione il Genovesato con il Monferrato. Ancora oggi Campoligure è al crocevia di diverse strade ed è facilmente raggiungibile
tramite la Statale del Turchino, l'autostrada "A26" Genova-Alessandria e la ferrovia.

Storia:La data di fondazione è incerta: alcuni studiosi la fanno risalire all'epoca romana, altri al IX secolo, ma in realtà il castello sembra una costruzione tardomedievale. Agli inizi del Trecento la famiglia genovese degli Spinola ottenne il borgo in feudo, mentre i vicini centri di Rossiglione e Masone rimasero alla Repubblica di Genova. II castello divenne
il simbolo indiscusso della famiglia, che temporaneamente vi abitava. La difesa e il controllo del paese, delle valli e delle vie di comunicazione era affidato a pochi soldati. La fortezza subì diverse ristrutturazioni e ampliamenti, tra cui l'aggiunta di una cinta muraria pentagonale, probabilmente nel Cinquecento. Diversi passaggi sotterranei e aerei
collegavano il castello al borgo. L'incendio del Seicento, che interessò tutto il borgo, risparmiò forse il castello, che venne, però, utilizzato più tardi dagli stessi Spinola come cava di materiale da costruzione per il nuovo palazzo marchionale. Le devastazioni subite ad opera dei soldati napoleonici all'inizio dell'Ottocento portarono all'abbandono del castello, che venne ancora utilizzato da soldati tedeschi durante la seconda guerra
mondiale. Divenuto proprietà comunale nel 1986, il castello è stato recentemente restaurato con il contributo della Provincia di Genova.
    Di grande interesse architettonico, il castello costituisce un esempio unico nel suo genere in valle Stura. La torre, alta più di ventidue metri, è la parte più antica e presenta un diametro di quasi sei metri. La muratura è in ciottoli fluviali, pietre e mattoni disposti secondo una linea elicoidale. Grossi conci squadrati e bugnati si ritrovano, invece, negli spigoli esterni della cinta muraria esagonale, che racchiude la torre. All'interno della cinta adibita ad abitazione è stato scoperto un forno da pane. Il recinto
esterno è a forma pentagonale con torri su tre vertici di sei metri di diametro, di cui una in stato di rovina e le altre rimaneggiate. Il recente restauro, pur conservando gli antichi elementi, ha reso possibile l'utilizzazione della torre e del corpo esagonale. Questi ambienti sono adibiti a esposizioni e riunioni, mentre nello spazio racchiuso dalla cinta
pentagonale vengono eseguiti concerti e spettacoli all'aperto. Dal castello, e ancor più dalla cima della torre, si gode una magnifica vista del paese e delle tre valli, Stura, Ponzema e Langassino.
    Il parco del castello è aperto dalle ore 10 alle 18, mentre la parte interna è accessibile durante manifestazioni o per gruppi previo appuntamento con il Comune