IL PARCO REGIONALE DEI SASSI DI ROCCAMALATINA

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GEOMORFOLOGIA

I Sassi di Rocca Malatina si ergono sulla destra della media valle del Panaro e la loro forma suggestiva ed imponente è senza dubbio una delle più efficaci espressioni della complessa struttura geologica e geomorfologica dell'Appennino Emiliano. Se si escludono alcune rocce eruttive (le ofioliti, o lave a cuscino), l'intero Appennino e costituito integralmente da rocce sedimentarie.
Esse originano da processi di compattazione (diagenesi) di frammenti di altre rocce accumulatesi a causa dei processi di erosione. Questi frammenti, o sedimenti, dapprima si accumulano in strati omogenei; in seguito, a causa del loro stesso peso e dell'azione chimica di sostanze disciolte nell'acqua che circola tra i frammenti stessi, si trasformano in una roccia compatta. Nella roccia e possibile riconoscere i sedimenti che la compongono ed il cemento che si e depositato tra loro, costituito generalmente da calcare. Circa il 90% delle rocce sedimentarie sono nate dalla trasformazione di strati sedimentari in ambiente marino. I frammenti, trasportati dalle acque fluviali, dall'azione meccanica delle onde o costituiti da scheletri animali, si depositano infatti in grande quantità... sul fondo del mare: e qui che avviene quell'insieme di trasformazioni chimico-fisiche che conducono alla nascita di una vera e propria roccia da un accumulo di sedimenti.
Le rocce sedimentarie vengono classificate in relazione al diametro dei sedimenti che le compongono e alla maggiore o minore presenza di cemento, generalmente calcareo, che li unisce.
Nel Parco dei Sassi si rinvengono sostanzialmente quattro tipi di rocce. Le arenarie, costituite da elementi di diametro compreso tra 0,06 e 2 millimetri, con relativamente scarso cemento. Le arenane calcaree, con granuli delle medesime dimensioni, ma con una percentuale di cemento calcareo più elevata. Le argille, costituite da granuli di diametro inferiore a 0,004 e scarso cemento. Le marne, formate da granuli delle medesime dimensioni con elevata percentuale di cemento calcitico.
Queste differenze apparentemente lievi conferiscono tuttavia ai diversi tipi di rocce caratteristiche di permeabilità e compattezza molto differenti, che determinano una straordinaria diversità di comportamento in risposta all'azione degli agenti atmosferici. L'arenaria, in virtù del maggiore diametro degli elementi che la compongono e dello spazio che si crea tra di essi, presenta un'elevatissima permeabilità. Sulle arenarie quindi sono molto frequenti sorgenti d'acqua e una flora arborea rigogliosa dovuta alla grandissima capacita di questa roccia di assorbire acqua.
Al contrario l'argilla, formata da elementi molto piccoli, conserva pochissimo spazio tra di essi ed pressoché impermeabile. A causa di queste caratteristiche inospitali il paesaggio legato alle argille quello calanchivo. Sulle arenarie ben visibile la differente resistenza della roccia ai processi erosivi, che si concentrano soprattutto ai danni degli strati con minore percentuale di cemento calcareo e granuli più grossi. Arenarie calcaree e marne, pur essendo costituite da granuli di diametro molto diverso, possiedono per un'alta percentuale di cemento calcitico.
I processi di modellamento più frequenti sono la formazione di suolo che ben si presta alle coltivazioni e alla crescita di boschi e fenomeni carsici. Questi ultimi si instaurano sulle rocce a maggiore contenuto calcitico, sulle quali l'acqua piovana, sciogliendo il carbonato di calcio, crea grosse depressioni a forma di imbuto sulla superficie del terreno (doline) oppure grotte e pozzi (inghiottitoi). Nel terreno del parco sono frequenti i buchi, cioè doline ed inghiottitoi creatisi a carico di marne ed arenarie calcaree che hanno una maggiore percentuale di carbonato di calcio.
L'ecosistema che ruota intorno ai Sassi presenta una straordinaria varietà di ambienti correlabili alle caratteristiche dell'arenaria ed alla particolare morfologia determinata dalla giacitura quasi verticale degli strati arenacei. Questi macigni, ritenuti in passato terreno inospitale ed improduttivo, possono a buon diritto divenire il fiore all'occhiello della valle del Panaro.

FOTO SASSI ROCCAMALATINA

DOVE COME QUANDO

Quattro passi nel parco
I Sassi offrono la possibilità di molte escursioni naturalistiche.
Il Parco Regionale dei Sassi di Rocca Malatina è situato nella fascia pedemontana dell'Appennino Modenese, nei Comuni di Guiglia e Marano sul Panaro In auto e raggiungibile uscendo al casello di Modena sud della Al. Si prosegue verso Vignola, poi si imbocca la statale 623 del passo Brasa in direzione di Zocca. Circa 5 km dopo Guiglia, in località Tagliata, si svolta a destra verso Pieve di Trebbio ove si trova il Centro visite.

Quando andare.
I mesi migliori per visitare il Parco vanno da aprile ad ottobre, nei quali il paesaggio si presenta particolarmente suggestivo.

Cosa vedere
Le tre guglie di arenaria sono sicuramente la principale attrazione del Parco. Nelle vicinanze meritano una visita anche alcuni esempi di architettura medioevale: il borgo fortificato di Castellino delle Formiche e l'antica Pieve romanica di Trebbio. Tutto ciò può essere visitato utilizzando il percorso Belvedere, un sentiero attrezzato che, partendo dal fondovalle del Panaro giunge sul crinale appenninico nei pressi del monte Belvedere. I sentieri del parco sono tutti segnalati e facilmente percorribili. Lungo i tracciati sono previsti luoghi attrezzati per la sosta e il birdwatching.
Per informazioni rivolgersi al Centro Visite di Pieve di Trebbio (059/795721), al centro LIPU nei pressi dei Sassi (059/795849), all'Ente Parco presso il Comune di Guiglia (059/792412) o alla Comunità Montana Appennino Modena Est (059/987270).

CARTA SASSI ROCCAMALATINA

Gestore: Consorzio formato, oltre che dai comuni interessati, da quelli di Zocca, Montese, Vignola, Castelvetro e Savignano sul Panaro
Sede: Centro Parco di Pieve di Trebbio, via Casa Giusti 124, Guiglia (M0)
Tel: 059-795721
Superficie: 740 ha
Province: Modena
Istituzione: 1988

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