IL VOLONTARIATO AMBIENTALE IN ITALIA

Le Principali esperienze e la nuova realtà delle
GEV (Guardie Ecologiche Volontarie).

relazione del dr. Paolo Pettazzoni (fondatore e attuale Presidente Corpo GEV della Provincia di Modena, membro del direttivo FEDERGEV EMILIA-ROMAGNA) al secondo meeting internazionale sul volontariato ambientale tenutosi a Malaga.

@email: pettazzonipaolo@libero.it

Malaga 26 ottobre 2001

 

1 – PREMESSA.

 

Lo scopo della presente relazione e illustrare le principali esperienze di volontariato ambientale in Italia, con un riferimento particolare alla nuova realtà delle GEV, che si è affermata nel nostro paese negli ultimi 10 anni come la maggiore realta’ di volontariato ambientale organizzato , per fornire esperienze che possano servire ad altre realtà nazionali ed internazionali per lo sviluppo del volontariato ambientale e della difesa della Natura.

 

In particolare precisiamo che per Volontariato ambientale intendiamo parlare di azioni di lavoro concreto di difesa e conservazione delle risorse naturali e di educazione e sensibilizzazione ambientale per promuovere una società sostenibile in equilibrio con l’ ambiente.

 

Queste azioni  possono a volte coincidere con l’azione di gruppi ambientalisti e/o politici (Partiti Verdi , movimento no global,  Associazioni Ecologiste ecc.)  ma si differenzia essenzialmente per la priorità data alle  azioni concrete di difesa ambientale (educazione nelle scuole, vigilanza ambientale, censimenti di flora e fauna, pulizie di aree e parchi, creazione e gestione di aree protette, bonifica da inquinamenti, visite guidate, raccolta fondi ecc.) rispetto alla denuncia, alla protesta, all’azione politica diretta di competenza dei gruppi politici ed ambientalisti. 

 

Questa precisazione non ha lo scopo di creare divisioni o contrapposizioni  ma chiarire  cosa intendiamo in questa relazione con  volontariato ambientale.

 

Speriamo inoltre che le esperienze qui riportate possano servire come contributo a sviluppare il volontariato ambientale in tutto il mondo nella consapevolezza della globalità dell’azione di salvaguardia della Natura.

 

 

2 – LE PRINCIPALI ESPERIENZE DI VOLONTARIATO AMBIENTALE IN ITALIA .

 

Il volontariato ambientale, propriamente detto, nasce in Italia negli anni 60 ad opera delle associazioni “storiche”  ( WWF, Italia Nostra ecc.) nate per difendere i patrimonio ambientale italiano fortemente minacciato in quegli anni sia per gli effetti della seconda guerra mondiale (che ricordiamo percorse con il fronte di guerra tutta la penisola) sia dal boom economico del dopoguerra che trasformò profondamente l’ Italia (abbandono delle campagne e delle attività tradizionali a basso impatto ambientale quali la pastorizia, l’agricoltura non meccanizzata, sostituite da un boom  industriale – industrie chimiche e  metalmeccaniche- agricoltura intensiva e meccanizzata, senza alcun rispetto dell’ ambiente e distruzione del patrimonio ambientale).

Si pensi ad esempio a quanto accaduto a Venezia e alla laguna Veneta con la costruzione degli impianti chimici e di raffinazione del petrolio a Porto Marghera che hanno degradato profondamente uno dei patrimoni storici ed ambientali tra i più rari al mondo.

Da questa situazione di degrado sono nate le prime iniziative di difesa ambientale ed e’ nato il volontariato ambientale.

 

Le principali associazioni che hanno promossa il volontariato ambientale sono:

1 – ItaliaNostra http://www.italianostra.org  

Nasce nel 1955 a Roma per conservare i beni architettonici storici ed ambientali italiani contenuti nel “paesaggio” rurale ed urbano.

ItaliaNostra ha la caratteristica importante  di unire la difesa del patrimonio storico- architettonico con la difesa dell’ ambiente fatto fondamentale in un paese come l’ ITALIA paese ricchissimo di storia che si e’ fusa nei secoli al patrimonio naturale.

Si pensi all’esempio sopra riportato della Laguna Veneta ove la difesa di una ambiente palustre unica e fondamentale per la salvaguardia di Venezia patrimonio storico ed architettonico dell’umanità.

ItaliaNostra  conta ora oltre 200 sezioni in tutto il Paese, agisce oltre che sul piano politico e di denuncia organizzando volontari per azioni concrete di pulizia di aree storiche ed ambientali, censimenti del patrimonio storico ambientale, sensibilizzazione sulla salvaguardia della naturale creazione di Parchi (Appia Antica, Delta del Po, Colli Euganei ecc.)

WWF ITALIA -  http://www.wwf.it

Fondato in Italia dal 1966, è  sicuramente la maggiore associazione italiana in difesa dell’ ambiente avendo oltre 300 sedi periferiche e 300 000 iscritti.

Accanto a migliaia di soci che finanziano la raccolta di fondi su specifiche campagne (salvaguardia specie protette come il Lupo, la Lontra, la Lince, i Cetacei, le Tartarughe marine, il Camoscio d’ Abruzzo,l’Orso la Foca Monaca ),   ha sviluppato azioni di volontariato ambientale in particolare:

1 – creazione gestione di 135 Oasi e riserve protette in tutta l’Italia. La rete di oasi creata dal WWF copre tutta l’ Italia ed è gestita da volontari che curano la gestione, il controllo della fauna , la vigilanza ambientale, visite guidate ai parchi e la raccolta di fondi per la gestione.

2 – iniziative di educazione ambientale sia tramite campagne sui mass media sia con campi di studio e lavoro a tema ambientale.

Il WWF gestisce oltre 5 000 Panda club che coinvolgono migliaia di scolari.

3 – vigilanza ambientale ed antibracconaggio con le guardie volontarie del WWF che svolgono iniziative simili a quelle delle GEV poi illustrate.

LIPU http://www.lipu.it

La LIPU ( Lega Italiana Protezione Uccelli)  fondata nel 1965 ed aderente a BirdLife International, ha 42 000 soci e oltre 100 sezioni locali, opera da anni nella difesa dell’avifauna italiana gestendo 58 oasi e centri di recupero Uccelli.

Ha alcune migliaia di volontari che operano in particolare su  :

1 – studio e censimento avifauna per tutelare specie e habitat minacciati;

2 – interventi concreti come montaggio nidi artificiali, mangiatoie, salvaguardia nidi;

3 – cura e reintroduzione di animali feriti ed ammalati con centri di recupero rapaci e altri uccelli in via di estinzione ( 9 centri di recupero e 4 centri per la reintroduzione della Cicogna bianca in Italia);

4 – creazione e gestione aree protette;

5 – corsi di sensibilizzazione, bird watching e servizi di consulenza per la gestione naturalistica del territorio;

6 – Vigilanza con guardie volontarie contro il bracconaggio e il controllo dell’attività venatoria e campi nello stretto di Messina per evitare l’ abbattimento dei Rapaci ed altri uccelli migratori;

7 – reintroduzione di avifauna (Progetto di reintroduzione del grifone in Sicilia e Sardegna- Reintroduzione della Cicogna bianca  in Italia)

La LIPU svolge un ruolo importante nella difesa della avifauna e comunque non si limita alla protezione della avifauna intervenendo anche in un piano complessivo di difesa della natura.

LEGAMBIENTE - http://www.legambiente.com

Nata successivamente, nel 1980, ha oltre 137 000 iscritti suddivisi in 20 comitati regionali ed oltre 1000 gruppi locali, e membro dell’ EEB European Enviroment Bureau e del IUCN e C.CI.V.S.

Nata dall’ ARCI  associazione del tempo libero e della ricreazione culturale e sportiva della Sinistra Italiana,  Legambiente ha assunto negli ultimi decenni un ruolo guida nella attività di difesa ambientale.

Tra le principali iniziative:

1 –Puliamo il Mondo / Spiagge Pulite – giornate di pulizia di spiagge ed aree inquinate in cui si invitano tutti i cittadini e volontari ( oltre 2200 lo scorso anno) a raccogliere rifiuti e pulire una specifica zona con lo scopo non solo di pulire ma anche di sensibilizzare la pubblica opinione a non inquinare e sporcare l’ ambiente ( anche perché  le iniziative hanno ampio rilievo sulla stampa).

2- Goletta verde progetto per il controllo annuale delle acque marine e delle spiagge per tenere monitorato il livello di inquinamento;

3 – vigilanza ambientale ed antincendio

4 – educazione ambientale con campagne mirate alla tutela dell’ ambiente;

5 – campi di lavoro in Parchi ed aree protette ( oltre 100 campi per anno).

 LAV – Lega AntiVivisezione  http://www.infolav.org

Nasce negli anni 80 per denunciare gli abusi sugli animali , agisce con campagne a livello nazionale e ha numerose sezioni locali.

Le principali campagne promosse sono: contro la vivisezione, combattimenti tra cani per scommesse, allevamenti in batterie di polli e altri animali per alimentazione, uso di pellicce nella moda, uso animali in circhi e zoo.

Hanno volontari che eseguono controlli e vigilanza sul bracconaggio e contro il maltrattamento animali nonchè educazione al rispetto animali nelle scuole e raccolta fondi e banchetti informativi.

Assieme ad altre associazioni locali (quali il CSA – Centro Soccorso Animali) e regionali gestiscono anche canili e centri di cura per animali feriti.

ANIMALISTI ITALIANI (P.E.T.A.)

Nata nel 90 da un gruppo uscito dalla LAV opera su temi simili alla LAV (campagne contro pellicce , zoo, vivisezione maltrattamento animali ecc.).

ENPA – Ente Nazionale Protezione Animali  http://www.enpa.it/enpa.html

Nata nel 1871 da una iniziativa di Giuseppe Garibaldi,  diventa Ente Pubblico nel 1939 e di nuovo associazione privata nel 1979.

La principale attività concerne la protezione degli animali utilizzando  anche volontari per la vigilanza contro il maltrattamento degli animali e la gestione di canili, gattili e centri di cura animali.

E’ presente in tutto il territorio nazionale e si occupa attivamente della difesa degli animali e dei loro diritti nonché della vigilanza sulla caccia.

FEDERAZIONE PRO NATURA   http://www.pro-natura.it

Una delle associazioni più antiche nasce nel 1959 promossa dal direttore del Parco Nazionale Gran Paradiso.Raggruppa numerosi gruppi naturalistici impegnati non solo su aspetti scientifici ( società di botanica, geologia, musei naturalistici ecc) ma anche su un discorso ecologico più ampio.

Nell’ associazione operano volontari che gestiscono aree protette, sentieri naturalistici ed iniziative scientifiche e naturalistiche sulla conoscenza, studio e salvaguardia del patrimonio naturale.

3 -GRUPPI LOCALI E SINGOLE INIZIATIVE di VOLONTARIATO AMBIENTALE.

   Il volontariato ambientale in Italia e’ caratterizzato anche da numerose piccole associazioni o gruppi locali che svolgono un ruolo importante a livello locale organizzando iniziative di salvaguardia della natura su piccola scala.

  Molti di questi gruppi locali pur non avendo contatti con le grandi associazioni nazionali intervengono su temi e con interventi mediati sull’ esempio delle più famose associazioni nazionali od internazionali.

Altri gruppi di volontari ambientali operano all’interno di associazioni di altra natura (sportiva, culturale, sindacale, religiosa, ricreativa .) portando all’ interno di queste associazioni valori di difesa dell’ ambiente.

Ad esempio gruppi cattolici  ( boy scout, gruppi parrocchiali), gruppi CAI ( club Alpino Italiano )  Associazione Alpini, Polisportive , Circoli ricreativi e culturali, Circoli Dopolavoristici, circoli ed associazione anziani.

Anche i settori di attività sono molteplici ad esempio:

1 – promozione e gestione di riserve od aree protette;

2 – interventi a favore avifauna e della fauna protetta;

3 – pulizia e recupero naturalistico di aree degradate ed inquinate:

4- iniziative di educazione ambientale e di sensibilizzazione.

5 – antincendio boschivo;

Nella  sola Provincia di Modena  a dimostrazione della ricchezza di gruppi locale operano alcune decine di associazioni di volontariato ambientale citiamo:

 il Gea-Puan  ( difesa avifauna ) Gruppo Naturalistico Modenese ( studio difesa della flora mostre naturalistiche) Museo Naturalistico di Marano ( gestione di museo e pubblicazioni naturalistiche) Stazione Ornitologica Modenese ( studio e difesa avifauna) gruppi Scout, Cai , Alpini, Gruppi naturalistici locali ( Sassuolo, Serramazzoni, Sestola , Pievepelago, Ravarino Castelfranco Carpi ecc.) La polisportiva Olimpia a Vignola ( gestione percorso Natura), CSA ( protezione animali, Amici del Gatto ( gestione gattile) , GEFI  Fiorano (educazione ambientale nelle scuole),Lega Ecologica , Montagna Nuova, Auser , amici di GreenPeace .

Va’ segnalata anche l’azione di singoli individui o di piccoli gruppi non organizzati in associazioni che gestiscono a livello locale singole iniziative di volontariato ambientale.

Da sottolineare in particolare iniziative volte a:

1 –piantumazioni boschi e siepi;

2- pulizia e bonifica aree inquinate o degradate;

3 – pulizie sentieri e aree verdi;

4 – salvaguardia di flora e fauna protetta;

5 – segnalazione inquinamenti e degradate;

6 – mostre ed iniziative di sensibilizzazione sulla protezione ambientale;

 

4 -LE GEV: UNA ESPERIENZA NUOVA

 

Le GEV nascono alla fine degli anni 80 sulla base di leggi regionali che, a partire dalle Regioni Lombardia, Emilia Romagna e Piemonte, istituiscono e riconoscono ufficialmente il ruolo dei volontari ambientali GEV.

Gli scopi principali sono :

1 – l’ educazione ambientale

2 – la vigilanza e il controllo ambientale

3 – le segnalazione di inquinamenti ed interventi di bonifica ambientale

4 – la protezione civile

La principale caratteristica delle GEV è che  sono volontari  incaricati da Enti locali, di reali poteri di vigilanza ambientale ( Polizia amministrativa ).

Le Regioni e le Province mettono inoltre a disposizione  dei volontari materiali e finanziamenti (rimborsi spese)  in considerazione del ruolo di salvaguardia del bene comune “La Natura”,   per rendere più incisivo l’intervento di salvaguardia della Natura.

Questa caratteristica permette di unire i poteri e i mezzi degli Enti Pubblici con la disponibilità e l’ impegno diretto dei volontari.

Le Gev hanno avuto un forte sviluppo in Italia negli ultimi 10 anni  (oltre 10 000 GEV  attive) soprattutto a partire dal Nord ma ora si stanno diffondendo in tutto il paese man mano che vengono promulgate le leggi regionali (Liguria, Toscana, Marche, Umbria, Lazio, Trentino ecc.).

Vi e’ ora anche in parlamento una proposta di legge  nazionale

Pur con diverse caratteristiche regionali dovute alle leggi di istituzione le GEV  operano in modo simile in tutto il paese.

Negli ultimi anni e’ stata creato anche un coordinamento nazionale “La FEDERGEV  ITALIA sull’ esempio del primo Coordinamento Regionale già  attivo da 11 anni in Emilia Romagna ( FEDERGEV Emilia Romagna).

Nel volontariato GEV vi è, come abbiamo detto, una stretta collaborazione tra enti locali (Comuni, Province ed Enti di gestione dei Parchi) permettendo di unire le competenze dell’ ente pubblico con la disponibilita’e la carica di impegno dei volontari.

L’ Ente pubblico ha la possibilità di essere molto più incisivo nella difesa dell’ ambiente per cui spesso le risorse ( almeno in Italia) sono scarse cosi’ come il personale pubblico addetto alla vigilanza.

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Attività di vigilanza ambientale volontaria GEV per settori anni 1997 1999

REGIONE EMILIA ROMAGNA  in % sul totale ore di servizio

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Per quanto riguarda i volontari la partecipazione alle GEV e’ in forte crescita in quanto il cittadino ha la possibilità di fare qualcosa di concreto ( visibile e tangibile) per la difesa dell’ambiente .

Questo dato e’ confermato anche da una importante ricerca dell’ Università di Trieste da parte del prof. Giorgio Osti  che ha scelto come oggetto di studio delle motivazioni del volontariato le GEV intervistando centinaia di volontari  (Giorgio Osti- “GEV Volontariato Ambientale: un caso di dono anonimo” Università di Trieste)

Le GEV sono tutti volontari e non ricevono retribuzioni di sorta ma solo le attrezzature necessarie per il servizio e parziali rimborsi per spese sostenute in servizio.

Per diventare GEV si deve frequentare un corso di formazione di oltre 6 mesi (organizzato abitualmente o dalla Provincia o dal Corpo Provinciale) ove si studiano:

1 – problemi di inquinamento e degrado ambientale, sviluppo sostenibile

2 – leggi e norme di difesa ambientale . vigilanza, sanzioni

3- conoscenze naturalistiche ( Botanica, Biologia, Geologia, Geografia, Fauna Ecologia, ecc- )

4 – Parchi ed aree protette

5 – Protezione civile – antincendio- pronto soccorso.

Superato l’ esame finale il volontario riceve la nomina a GEV assieme alla divisa e alla attrezzatura per il servizio .

Ogni GEV e’ poi inserito in un gruppo locale che ha il controllo di una determinate zona, area protetta o parco naturale.

Le GEV sono normalmente organizzate in Corpi Provinciali o di Zona suddivisi in gruppi locali che si coordinano con gli Enti per cui opera (Enti Parco Comuni, Province, Comunità Montane).

Nella Provincia di Modena il Corpo Provinciale e’ suddiviso i 7 zone con responsabili locali che organizzano mensilmente i turni di vigilanza e le iniziative di educazione ambientale e di intervento di vigilanza sul territorio compresi i parchi e le aree protette.

I volontari GEV agiscono normalmente disarmati e in coppia .

Ogni volontario si deve impegnare a fornire un servizio minimo di ore 8 mensili.

Ogni mese nella riunione di zona si programmano i turni di vigilanza settimanale in base alle disponibilità date dai volontari sul territorio affidato al gruppo GEV.

In caso di emergenza le GEV sono in collegamento radio con le forze di Polizia e di Protezione Civile.

I Principali Settori di Attività delle GEV sono :

A –CONTROLLO RACCOLTA FUNGHI E FLORA PROTETTA

Le GEV operano nel controllo della raccolta dei prodotti del sottobosco ( funghi, mirtilli, fragole)  che avviene in modo controllato per evitare danni da eccessiva raccolta e danni al bosco.

Si controlla anche che non vengano raccolte specie protette di flora spontanea e in via di estinzione ( orchidee, genziane, fiori alpini, flora mediterranea ec.)  e altre azioni che danneggino i boschi e le aree protette.

B- VIGILANZA AMBIENTALE

Il territorio di competenza è controllato periodicamente al fine di prevenire inquinamenti tramite pattugliamenti in auto, bici, cavallo o a piedi.

In particolare si controllano:

eventuali inquinamenti delle acque da scarichi abusivi da allevamenti di bestiame o insediamenti industriali o urbani;
abbandono incontrollato di rifiuti urbani od industriali;
presenza di microdiscariche abusive;
abbandono di animali;
presenza di insediamenti con scarichi idrici non autorizzati;

Vengono anche monitorati corsi d’ acqua con prelievi periodici in collaborazione con le locali autorità sanitarie  ( USL unita sanitarie locali)

La vigilanza ambientale ha portato a notevoli miglioramenti con una forte riduzione dell’ inquinamento idrico e la bonifica delle discariche di rifiuti.

C – VIGILANZA PARCHI E RISERVE

Nei parchi le GEV operano  con convenzioni con gli Enti Parco che coordinano il servizio volontario.

I volontari normalmente operano insieme ai guardaparco dipendenti o la Polizia Forestale ( Ranger) e svolgono tutte le funzioni legate alla gestione del parco in particolare:

vigilanza antibracconaggio;
controllo degli afflussi Turistici;
interventi per evitare l’ abbandono di rifiuti o l’ accensione fuochi;
 censimenti della fauna e della flora.

D- -VIGILANZA CACCIA PESCA E ANTIBRACCONAGGIO.

Le Gev operano sul controllo della caccia e della pesca nonchè nella prevenzione del bracconaggio nelle aree dove è vietata la caccia e la pesca o autorizzata con particolari limitazioni.

I volontari operano assieme ai guardiacaccia e agli altri enti di controllo della caccia e pesca.

Intervengono anche in interventi di ripopolamento di fauna selvatica.

 

E – CENSIMENTI e MONITORAGGI AMBIENTALI

Le GEV  eseguono periodicamente anche censimenti ambientale mirati alla salvaguardia del patrimonio ambientale. Ad esempio a Modena abbiamo censito:

1 – gli alberi monumentali per metterli sotto tutela

2 – Fauna Protetta- ungulati ed altri animali presenti nei parchi

3 – microdiscariche  e teli plastici abbandonati per procedere alla loro bonifica

4 – maceri e stagni per studiare interventi per la salvaguardia degli anfibi

5 – presenza di flora rara e da tutelare.

I dati raccolti vengono poi forniti agli Enti Competenti per attuare gli interventi necessari alla salvaguardia del patrimonio ambientale studiato.

A volte sono gli stessi Enti Pubblici che richiedono alle GEV di eseguire specifici censimenti per studiare il patrimonio ambientale.

I volontari frequentano normalmente brevi stage sulle tecniche da usare nei censimenti. 

F – EDUCAZIONE AMBIENTALE

Le Gev operano con iniziative rivolte: sia alle scuole di ogni ordine e grado (lezioni verdi, visite guidate, proiezioni di diapositive e video- sentieri scuola ) che a tutti i cittadini ( mostre ambientali, conferenze, campagne di educazione ambientale , giornate di pulizia di fiumi e parchi oasi)

In particolare le principali iniziative di educazione ed informazione ambientale avvengono in collegamento con Parchi e Riserve Naturali.

Le Gev gestiscono centri visita nei Parchi, organizzano visite guidate di turisti e scolaresche, producono materiale informativo ( iniziative che nella sola Provincia di Modena coinvolgono migliaia di persone e studenti ogni anno nei 4 Parchi  presenti.

Intensa e’ anche la attività nelle scuole principalmente con lezioni anche con l’ utilizzo di video ed immagini sui temi ambientali ( Raccolta differenziata, sviluppo sostenibile, patrimonio naturale, Fauna, Parchi Botanica, difesa delle Foreste ed ambienti naturali, ecologia ecc.) .

Le Gev hanno anche realizzato sentieri natura o sentieri scuola da utilizzare per  lezioni all’aperto sulla natura.

Altre iniziative di informazione sono organizzate in occasione di Fiere, Sagre e Feste Popolari, Mostre con lo scopo sia di sensibilizzare la gente e arruolare nuovi volontari.

Sono periodicamente organizzate anche Feste dell’ Ambiente organizzate dalle GEV ( Festa del Riccio  - Il Lupo, il Gupo, il Riccio      e altre storie naturali ecc)sia a livello Provinciale che Regionale o Nazionale.

G – PROTEZIONE CIVILE

Le GEV fanno parte del volontariato di protezione civile sotto il coordinamento delle autorità competenti.

In particolare le GEV intervengono in emergenze di protezione civile connesse all’ ambiente  INCENDI BOSCHIVI, ALLUVIONI, INQUINAMENTI ACQUE (Piemonte 1995).

Intervengono anche per emergenze quali terremoti ( Umbria 1997) e interventi internazionali di solidarietà ( Campi profughi in Kossovo 1998)

A Modena abbiamo 5 squadre antincendio boschivo addestrate ed attrezzate anche con mezzi 4x4 antincendio, nonchè gruppi specializzati nel montaggio e gestione tendopoli ( in particolare abbiano l’attrezzatura completa per montare in poche ore una tendopoli da 400 500 posti letto con cucina e servizi autosufficienti) Esistono anche squadre addestrate alla VIV vigilanza idraulica volontaria in caso di rischi di alluvioni.

Periodicamente sono organizzate anche esercitazioni di protezione a livello provinciale e regionale per coordinare i mezzi e gli uomini del volontariato e inserirli negli interventi delle unitati governative. 

COOPERAZIONE INTERNAZIONALE..

Le GEV negli ultimi anni hanno anche sviluppato iniziative a livello internazionale in quanto crediamo sia importante agire localmente nella difesa dell’ ambiente ma contemporaneamente operare anche a livello globale in quanto l’ ambiente, il patrimonio naturale e’ unico non diviso in nazioni o continenti.

La terra e’ una unica astronave su cui noi tutti navighiamo nell’ universo.

L’ acqua, l’ aria, il sole la Biodiversità e purtroppo anche gli inquinamenti non conoscono confini.

L’ Ambiente va difeso e salvaguardato su tutta la terra.

La relazione seguente di Dario spiegherà cosa abbiamo fatto in questi anni in questo campo e vorrei sottolineare in conclusione come sia importante scambiare esperienze tra volontari impegnati nella difesa dell’ambiente,

per cui ringrazio gli organizzatori di queste giornate del volontariato ambientale e del invita fattoci a partecipare. 

Siamo inoltre interessati come  GEV a scambiare esperienze con altri gruppi di volontariato ambientale ed organizzare scambi di volontari come già facciamo con il Costarica, L’Amazzonia e anche l’ Andalusia ( Programma Migres)

Siamo in grado di ospitare volontari in strutture di accoglienza nei parchi partecipare ad esperienze di vigilanza e alle altre attività GEV.

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