Giove
Caratteristiche fisiche
Distanza dal Sole: 778 340 000 Km
Inclinazione dell'orbita: 1,3°
Eccentricità: 0,048
Periodo siderale: 11,8 anni terr.
Periodo di rotazione: 9,8 ore terr.
Diametro: 142 800 km
Massa (Terra = 1): 317,89
Volume (Terra = 1): 1403
Densità: 1,33 g/cm3
Numero di satelliti: almeno 17
Questo enorme pianeta ha un volume pari
a 1.403 volte quello della Terra ed è sensibilmente depresso ai poli
per la sua elevata velocità di rotazione. Al telescopio risulta solcato
da bande rosse o scure, su fondo più chiaro, parallele all'equatore,
interrotte qua e là da alcune macchie rosse o biancastre, la cui evoluzione
si può seguire anche per lunghi tempi: una di queste, la ben nota Grande
macchia rossa, è stata sempre presente da quando è stata
osservata per la prima volta, più di tre secoli fa.
E' un pianeta veramente gigantesco, la cui massa è pari al doppio di
quella di tutti gli altri pianeti del Sistema solare messi insieme, ma la
distanza dalla Terra (circa 600 milioni di km) riduce a poco le possibilità
di osservazione; si comprendono perciò l'ansia e l'aspettativa con
cui sono stati seguiti i lanci di sonde automatiche al di là di Marte.
Le immagini e i dati inviati a Terra dai Voyager i e 2 hanno
rivelato un pianeta estremamente complesso, la cui atmosfera, con uno spessore
di circa 1.000 km, è agitata da continui moti turbolenti: la superficie
visibile del pianeta è la parte sommitale di tale atmosfera. L'involucro
gassoso è formato da idrogeno (85%) ed elio (circa il 15%), con piccole
quantità di metano, ammoniaca, acqua e zolfo. Il calore solare e quello
che si libera dall'interno di Giove (il pianeta irradia una quantità
di energia pari a due volte e mezzo quella che riceve dal Sole) innescano
nell'atmosfera grandi movimenti convettivi, proprio come avviene nell'atmosfera
terrestre, con formazione di nubi dovute alla condensazione dell'ammoniaca.
Ma su Giove l'alta velocità di rotazione (che all'Equatore arriva a
40.000 km/h) costringe le nubi a formare lunghe bande parallele all'Equatore.
Lo spessore totale
dell'atmosfera di Giove è di circa 1.000 km: a quella profondità
dal tetto di nubi la pressione è tale che l'idrogeno deve passare allo
stato liquido. La superficie di Giove è quindi quella di un oceano
di idrogeno liquido esteso a tutto il pianeta. A circa 24.000 km di profondità
la pressione provoca un'altra trasformazione: l'idrogeno liquido passa a idrogeno
metallico liquido, uno stato della materia mai osservato, ma previsto teoricamente.
A profondità ancora maggiori (almeno 60.000 km, su un raggio di 70.000
km) dovrebbe esistere, infine, un nucleo di rocce e metalli pesanti, in quantità
simile a quella dei pianeti di tipo terrestre.
Giove è circondato da un forte campo magnetico, migliaia di volte più
intenso di quello terrestre, legato ai movimenti convettivi in atto nel nucleo
di idrogeno metallico (un ottimo conduttore di elettricità), che generano
correnti parassite. La sonda Ulysses (lanciata verso Giove perché
il gigante la rilanciasse a sua volta su un'orbita perpendicolare all'eclittica,
in modo da sorvolare i poli nord e sud del Sole) ha mostrato che la magnetosfera
si estende fino a una distanza pari a 113 raggi gioviani (circa 8.000.000
di km): tutto, su questo pianeta, è veramente smisurato.
In complesso il gigante tra i pianeti è una sfera liquida, con un involucro
gassoso e un piccolo nucleo solido di materiali più densi. La sua composizione
media (85% di idrogeno e 15% di elio) è del tutto analoga a quella
del Sole e se la sua massa fosse stata solo 10 volte maggiore, nel suo nucleo
la temperatura sarebbe salita abbastanza da innescare una reazione termonucleare,
trasformandolo in una piccola stella. Il suo nucleo, invece, arriva a "solo"
30.000 °C, e il pianeta sta lentamente disperdendo, attraverso i moti
convettivi della parte fluida e dell'atmosfera, l'energia accumulata come
calore nelle fasi iniziali della sua evoluzione.
Una delle numerose scoperte dei Voyager è stata che Giove è
circondato da un sistema di anelli molto sottili (pochi km), che si estende
fino a circa 50.000 km dalla sommità delle nubi. E' formato da particelle
minuscole e molto distanziate tra loro (la sonda Pioneer 11
ha attraversato l'anello senza disturbi), che in lente orbite cadono su Giove,
sostituite in continuazione da altri frammenti, provenienti dai satelliti
più vicini. Attorno a Giove ruotano almeno 17 satelliti. I quattro
più grandi (scoperti da GALILEO e detti perciò galileiani)
sono anche abbastanza vicini a Giove e i Voyager hanno potuto inviarne
splendide immagini, che sono state una continua sorpresa. Dal più vicino
al più lontano, Io, Europa, Ganimede e Callisto
presentano aspetti molto diversi, mentre le loro dimensioni sono simili a
quelle della Luna (per i due satelliti più interni) o a quelle di Mercurio
(per gli altri due).