La Rivoluzione Astronomica

Introduzione

Contesto Storico

Poiché gli stereotipi vengono abbandonati più facilmente nei periodi di fermento generale, la turbolenza dell'Europa durante il rinascimento e la Riforma favorì di per se stessa l'innovazione astronomica.
L'Europa attraversava un periodo in cui i musulmani minacciavano nuovamente di assorbire vaste aree di una regione agitata dalle rivalità dinastiche attraverso cui lo stato-nazione sostituiva la monarchia feudale. Una nuova aristocrazia commerciale, favorita da rapidi mutamenti delle istituzioni economiche e della tecnologia, cominciava a competere con le più vecchie aristocrazie della Chiesa e della nobiltà terriera. Lutero e Calvino guidavano le prime rivoluzioni vittoriose contro l'egemonia religiosa cattolica. In un'epoca contrassegnata da così evidenti rivolgimenti nella vita politica, sociale e religiosa, un'innovazione nel campo dell'astronomia planetaria poteva, a prima vista, non sembrare affatto un cambiamento così radicale.


Importanza dei grandi viaggi di Esplorazione

Il Rinascimento fu un periodo ricco di grandi viaggi ed esplorazioni. Cinquant'anni prima della nascita di Copernico i viaggi dei portoghesi lungo le coste dell'Africa e l'approdo di Colombo in America gettarono le basi dell'inizio delle grandi esplorazioni. Affinchè i viaggi avessero successo, si rendeva necessario che le mappe e le tecniche di navigazione fossero perfezionate, il che dipendeva in parte da una migliore conoscenza del cielo. L'esplorazione quindi contribuì a creare in Europa una richiesta, da parte dei sovrani, di astronomi capaci, e, con ciò, modificò parzialmente la loro disposizione mentale verso la loro scienza.
Orientandosi verso un uso concreto dell'astronomia i grandi navigatori si resero conto di quanto gli studi di Tolomeo potessero essere sbagliati e sentirono il bisogno di nuovi studiosi e di nuove teorie. La consapevolezza dell'astronomo era che l'uomo rinascimentale avrebbe potuto correggere la geografia tolemaica ed attuare una grande rivoluzione in ambito astronomico.


Riforma del Calendario

Grande influenza sull'astronomia rinascimentale ebbe la riforma del calendario, poichélo studio del calendario mise Copernico di fronte all'insufficienza delle tecniche di calcolo allora note. Gli errori accumulatisi nel calendario giuliano erano stati riconosciuti molto tempo prima e le proposte per la riforma del calendario datano dal secolo XIII o da epoche precedenti. Tali proposte, tuttavia, non ebbero alcun seguito fino al secolo XVI, quando l'aumento di dimensione delle unità politiche, economiche e amministrative costituì un nuovo incentivo per un efficiente ed uniforme sistema di calcolo delle date. Allora la riforma divenne un progetto ufficiale della Chiesa, che chiese a Copernico di dare la sua consulenza al papato. Egli declinò l'invito e sollecitò il rinvio della riforma, poiché si rendeva conto che le osservazioni e le teorie astronomiche disponibili non permettevano la compilazione di un calendario effettivamente adeguato.
Quando Copernico volle fare un elenco degli aspetti dell'astronomia del suo tempo che lo avevano spinto a concepire la sua teoria innovatrice, cominciò così: "In primo luogo infatti i matematici sono così incerti sul moto del sole e della luna che non possono neppure spiegare e osservare la costanza della lunghezza dell'anno stagionale". Egli sosteneva che la riforma del calendario presupponeva la riforma degli studi astronomici.


Inadeguatezza del modello Tolemaico

La comprensione del fatto che gli errori dei calcoli tolemaici potevano derivare da errori di trascrizione dei manoscritti portarono astronomi come Peuerbach e Muller a lavorare alla ricerca di manoscritti originali. Peurbach lavorò sull'Almagesto arrivatogli dal mondo islamico e da questo potè osservare che gli errori erano propri dei calcoli di Tolomeo; tuttavia pensò che la trascrizione araba poteva essere errata, allora iniziò a fare ricerche nell'ambito delle opere greche. Il suo successore, Muller, lavorando su versioni greche si rese conto che la formulazione di Tolomeo era effettivamente inadeguata. Rendendo disponibili i testi degli antichi autori, gli studiosi del XV secolo aiutarono gli immediati predecessori di Copernico a rendersi conto che era tempo di cambiare.
Processi come questi ci aiutano a capire perché una rivoluzione astronomica avvenne proprio allora e quali sono stati i fattori essenziali per l'avvio di un tale cambiamento.


Riscoperta dei valori della scienza

Esistono aspetti del Rinascimento, di carattere più intellettuale, che ebbero nella rivoluzione un carattere un po' diverso. Essi si ricollegano all'Umanesimo, il movimento culturale dominante dell'epoca e, più che sui tempi dello svolgimento della rivoluzione ebbero influenza sulla sua struttura. L'Umanesimo non era soprattutto un movimento scientifico. Gli stessi umanisti si trovarono spesso in aspro contrasto con Aristotele, gli scolastici e l'intera tradizione della cultura universitaria. Le loro fonti erano costituite dai classici della letteratura, da poco riscoperti, e molti di loro rifiutavano l'avventura scientifica nel suo complesso. Gli umanisti non riuscirono tuttavia a fermare il cammino della scienza. Durante il Rinascimento, una tradizione umanistica predominante al di fuori delle università ebbe vita accanto alla tradizione scientifica, che continuava a svilupparsi entro le mura degli atenei. Di conseguenza, il primo effetto in campo scientifico della dogmatica antiaristotelica degli umanisti fu quello di facilitare ad altri la rottura con gli ideali aristotelici. Un secondo e più importante effetto fu il sorprendente incremento dato alla scienza dalla forte tensione ultraterrena che caratterizzava il pensiero umanistico. Da questo aspetto dell'Umanesimo, i primi scienziati astronomi del secolo, come Copernico, Galileo e Keplero trassero due concezioni antiaristoteliche:
· Una nuova fede nella possibilità ed importanza di scoprire nella natura semplici regolarità aritmetiche e geometriche
· Una nuova concezione del Sole come sorgente di ogni principio e forza vitale dell'universo.


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