AUTOANALISI PER DETERMINARE L'INDICE DI COAGULAZIONE (INR)
 

Mediante una nuova generazione di strumenti portatili è possibile consentire ai pazienti sottoposti a terapia anticoagulante orale a lungo termine un controllo immediato del tempo di coagulazione del sangue , mediante l'autoanalisi, con un piccolo prelievo di sangue dal polpastrello e una striscia reattiva. Il test ricorda quello della glicemia eseguito dai pazienti diabetici.

L’autocontrollo effettuato dal paziente stesso con questo sistema può portare ad una riduzione fino al 70% del rischio di insorgenza di gravi complicazioni e del 60% del tasso di mortalità.

L'apparecchio si presenta come uno strumento di peso e dimensioni ridotte (175 g - batterie incluse, è grande come il palmo di una mano), facile da utilizzare. Fornisce risultati rapidi, paragonabili ai risultati standard di laboratorio. E' sufficiente una sola goccia di sangue (10 μ l) per avere in un solo minuto il risultato. Ogni singola striscia viene continuamente controllata dallo strumento, al fine di assicurare la correttezza dei risultati.

Il paziente sottoposto a Terapia Anticoagulante Orale (TAO) deve tenere un giusto equilibrio tra sangue troppo denso (che lo esporrebbe al rischio di trombosi) ed un sangue troppo fluido (che comporterebbe l’aumento del rischio di emorragie esterne ed interne). I centri di sorveglianza aiutano il paziente e hanno l’obiettivo di educarlo alla terapia. Il paziente vi si deve recare generalmente una volta al mese: nella prima mattina viene eseguito il test ematico e man mano che il laboratorio di analisi invia i risultati , i pazienti vengono sottoposti ad una veloce visita di controllo: viene verificato il dato, vengono decisi eventuali modifiche della terapia, vengono trasferite eventuali informazioni al paziente.

Gli anticoagulati sono in Italia all’incirca 1.000.000 e sono sottoposti ad una terapia anticoagulante a seguito di ictus cerebrale, embolia polmonare , trombosi venosa profonda, infarto al miocardio e fibrillazione atriale. Per queste persone, la cui età media è intorno ai 64 anni,( ma ci sono anche molti bambini con difetti cardiaci congeniti) recarsi spesso in ospedale, sottoporsi ad una lunga attesa per il prelievo e poi ad una coda per ritirare il referto è molto gravoso.

Con questo strumento è possibile l’autocontrollo domiciliare che rappresenta una soluzione ottimale sotto il profilo della qualità della vita. Nel caso in cui non sia possibile raggiungere il centro ospedaliero, o per controlli intermedi, il paziente infatti può autodeterminare il valore di INR e comunicare subito il risultato ottenuto al proprio medico o la centro ospedaliero che, in caso di scostamenti rispetto al range terapeutico, può effettuare le modifiche necessarie per arrivare ad un livello che protegga dall'insorgere delle complicazioni.