LA SFIDA
"La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che noi non abbiamo esplorato tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile" (R. Garaudy)
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Lo sapevate che noi italiani siamo i maggiori consumatori di acque minerali? Ne beviamo ogni anno 190 litri a testa, il doppio della media europea. Il tutto contenuto in sei miliardi di bottiglie di plastica con le quali pare che, messe tutte in fila, distese in orizzontale, si possa fare quaranta volte la circonferenza della terra. Le mettete in fila così le bottiglie voi? Io le metto nel bidone della raccolta differenziata. E lo sapete che esistono molte ragioni per preferire l'acqua di rubinetto a quella in bottiglia?
Al massimo ogni tanto per divertimento mia madre comprava le bustine per rendere l'acqua di rubinetto frizzante. Quelle che capovolgevi la bottiglia e poi attento che se la agiti troppo salta tutto in aria come una molotov. Come si sia passati nel giro di un decennio dal rubinetto alla bottiglia non è facilmente comprensibile. Di fatto però ora siamo nel gioco.
- l'acqua potabile costa mille volte di meno dell'acqua minerale. Calcolando un consumo medio per una famiglia di tre persone di tre litri di acqua al giorno ad un prezzo di circa quaranta centesimi a bottiglia, si risparmierebbero in un anno circa trecento euro. - ci sono da considerare costi di trasporto e tir che viaggiano sulle strade. Per trasportare per mille chilometri le bottiglie necessarie per la sopravvivenza annuale della famigliola media italiana, servirebbero oltre 18 litri di gasolio. La domanda è, ma se io compro l'acqua San Benedetto che è prodotta esattamente a cinque chilometri da casa mia, che significato ha questo calcolo? - per realizzare un chilo di PET, la plastica delle bottiglie, che peraltro è riciclabile senza grossi problemi (non come il PE che ci sta facendo impazzire al lavoro questi giorni), servono due chili di petrolio e 17,5 litri di acqua. Con un chilo di PET si fanno circa 30 bottiglie . . . sarà vera questa? Hanno considerato che gli scarti vengono riutilizzati durante la produzione? Per la lavorazione del PET sono ovviamente rilasciati in atmosfera idrocarburi, ossidi di zolfo, monossido di carbonio ed anidride carbonica. Ora, io sono deformata, ormai c'è poco da fare. I numeri puri non mi dicono niente, tanto più quando sono frutto di medie delle medie. Immaginiamo che tutti, in una sorta di viaggio con la macchina del tempo, passassimo nuovamente all'acqua di rubinetto. Chiuderebbero le aziende di acqua minerale, alcuni trasportatori sarebbero in esubero, le aziende chimiche vedrebbero ridotta la produzione di plastica, le serigrafie stamperebbero meno etichette, anche le aziende di automazione industriale produrrebbero meno macchine e la Siemens, tanto per dirne una grossa, venderebbe meno PLC e sensori. E magari eliminiamo anche il latte, ora è facile trovarlo distribuito fresco. E la pasta, vendiamola di nuovo a peso. Chiudiamo i supermercati, non servirebbero più a nulla, torniamo ai negozietti. Tanto a quel punto poca gente lavorerebbe ancora per la produzione industriale, si avrebbe tanto tempo in più a disposizione. Se passo all'acqua di rubinetto mi regalano una caraffa. Perché tutte queste belle informazioni mi sono state date dall'azienda che distribuisce l'acqua nella mia regione. Fosse un'operazione di bieco marketing questa? Aumentano i consumi di acqua potabile, aumentano i guadagni dell'azienda. Che ci tiene anche a specificare che la tariffa idrica applicata è tra le più basse d'Italia. Ragazzi, che dire, io non voglio distruggere il mondo. Penso che bisogna fare di tutto per ridurre gli sprechi ed i consumi ed inquinare meno possibile. E riutilizzare più possibile. Ma il progresso non può fermarsi ed i numeri senza confronto, senza analisi costo/beneficio, restano solo numeri. La virtù al solito sta nel mezzo. Forse potrei pure passare saltuariamente all'acqua di rubinetto, ma solo per il mio personale vantaggio di non dover fare ginnastica sulle scale con le confezioni di acqua. E perchè, tutto sommato, i parametri chimico-fisici dichiarati per l'acqua della mia zona, sono paragonabili a quelli dell'acqua che acquisto in bottiglia. E magari lo farei per poter riassaporare il gusto d'infanzia della frizzina di tanto in tanto. Acqua - L. Bertè |
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è ottima per qualità e gusto, e viene controllata regolarmente sia alla fonte che nelle cisterne che aòimentano il paese.
:)
Comunque tu, Up, Mara, Abramo non farete danni, non avete mai bevuto in bottiglia, quindi all'economia generale non cambia nulla.