LA SFIDA
"La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che noi non abbiamo esplorato tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile" (R. Garaudy)
« UN'ULTIMA CAREZZA | AMENITA' DI UFFICIO » |
Post n°72 pubblicato il 21 Luglio 2008 da nnsmettodsognare
Solita partenza notturna. Entro Ferrara dormono e io pure. Solito vagone letto a due posti tutto per noi tre. Solite esclamazioni di gioia all'idea di ritrovare i nonni, stavolta per di più al mare. Arriviamo in perfetto orario.
La pineta, la sabbia portata dal vento ovunque, sulle strade, nelle case, tra le lenzuola. I ragazzini abbronzatissimi in costume, le coppiette che non si mollano un attimo, la baracca dei gelati, il muretto rinnovato e ricordi di serate arrampicati lassù. Gli ombrelloni, le case così vecchie, la fontana di acqua potabile sulla spiaggia, le cassette di frutta e verdura dell'orto in vendita all'angolo delle case, il macellaio e suo figlio allora bambino come me. I mattutini cornetti alla crema, la focaccia piena d'olio, la bottiglia vuota di birra abbandonata sul muretto di casa mia, la grande casona della famiglia di Altamura, la barca del pescatore che alle nove, puntuale, giunge a riva carica di pesce, il dialetto così rude dei tarantini e poi il mare. Il mare che ho tanto desiderato. Nulla è cambiato, non cambia niente di niente in quel posto, se non piccoli insignificanti particolari. Sono più di trent'anni che lo ricordo così. Non è il mare più bello della Puglia, c'è perfino quello sfondo di Ilva che sembra rovinare il paesaggio, ma è il mio mare. La mia terra, le sue contraddizioni, aria di casa, profumo di passato, posso respirare. "Mamma corri, guarda che ho preso!" Arriva con un granchio vivo tra le mani. "Bravo, lo hai preso dal verso giusto, così non ti pizzica! Più tardi compriamo un retino e vai a pesca con il nonno." Giochiamo. La piccola ha bisogno di qualche ora di confidenza in più con l'acqua. Lui mi scambia per un cavallo, si mette a cavalcioni sulla schiena, aggrappato alle bretelle del mio costume, si fa trasportare a spasso nell'acqua bassa della riva. Poi mi chiede di entrare nel suo canotto e spinge con tutte le forze di un bambino di cinque anni per farmi ondeggiare sull'acqua. Arriva il mio turno. Finalmente. Questo bagno da sola al largo lo aspettavo da una vita. E' così bello, è libertà, pace, ritrovarsi. Un pensiero triste viene a tormentarmi. Sono nel mio piccolo mondo fantastico, altrove nello stesso momento si sta celebrando una messa funebre. Esco, non mi va più di essere lì tra verde e blu. Torno dai miei bambini, dolci, entusiasti, curiosi e sereni. E così sono passati in fretta due giorni. Grandi dormite pomeridiane abbracciati uno con l'altro, sughi di pesce, sole, bici, aria di pino e di binari bruciati, formiche e lumache raccolte per gioco e racchiuse in una bottiglia, amici di un tempo, una stella che "vola". Saluto i miei angeli. Mio figlio dorme, apre appena un occhio per dirmi che gli mancherò. Mia figlia vuol venire via con me, poi corre lontano distratta dai nonni sapienti. Chiudo questo fine settimana con della salsa rosa sulla guancia. E mi sono fatta riconoscere ancora, mangiando come i bambini! Chissà quanto mi mancheranno. |
http://blog.libero.it/nnsmettodsognare/trackback.php?msg=5113337
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
GRAZIE TAM!
SOLIDARIETA'
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: akhenaton49
il 17/03/2009 alle 16:05
Inviato da: svitol5
il 17/03/2009 alle 15:31
Inviato da: Erasmo69
il 17/03/2009 alle 13:02
Inviato da: mati33
il 17/03/2009 alle 12:01
Inviato da: quotidiana_mente
il 17/03/2009 alle 10:00
Preparati e divertiti un mondo :) Un abbraccio anche a te!
Un bacio, mamma marina