Vi racconto la mia giornata tipo.
Sono le 6.45, faccio il giro per i blog per leggervi, se ce la faccio rispondo, altrimenti ripasso.
Mi preparo, poi comincia la solita scena mattutina.
"Sveglia sveglia è già mattina, ed i miei bambini si alzano dal letto."
Apro gli scuri, la piccola apprezza la canzoncina, con gli occhi chiusi comincia a muoversi nel letto e a sorridere.
Dall'altro lato provengono i primi "Gnn, gnn, uffaaaa."
Porto la piccola di sotto, accendo la tv, preparo il biberon di latte e vado a recuperare l'animale.
"F. dai mamma, è tardi, in tv c'è già l'Albero Azzurro, forza"…ogni giorno stessa storia.
"Gnn, gnn, ho sonno e poi sono triste, oggi sono proprio triste."
E quando mai!
Me lo carico in braccio piagnucolante, lo deposito sul divano accanto alla sorella che intanto, sorridente, mi ridà il biberon vuoto dicendo "Tutto mamma."
Lui si sdraia: "F. amore, stai su, cosa vuoi per colazione? Vuoi un po' di latte?"
"Gnn, gnn", poi urlando "quello che vuoi TU."
"Va bene, ho capito" e torno con una fetta spalmata di nutella.
Una fetta, spalmata bene fino all'orlo, perché al precisino non va bene se rimane qualche spazio bianco e non va bene se le fette sono due una sull'altra.
"A. corri, andiamo a lavarci" e lei sorridente scappa in bagno, poi da sola prende il pannolino dall'armadietto e torna a sedersi sul divano.
Intanto F. è sempre mezzo disteso, mezzo su, con la fetta appena cominciata.
Comincio a perdere la pazienza: "Oh ma ti sbrighi? Tua sorella è già vestita, tra un po' troviamo il cancello della scuola chiuso. Ma come faremo quando dovrai andare alle elementari?"
Tra pianti, lamenti e richieste di baci, si fa lavare e vestire.
Spengo la tv "Tutti a scuola", incalzata dalla piccola che allegra canta "Tuti a cuola."
Il grande la rimprovera: "Uffa A. te l'ho detto milioni di volte che non mi piace questa canzone."
Al nido la piccola corre via, faccio fatica a darle un bacio, è già davanti alla porta che tenta di aprire per andare dai suoi compagni.
A scuola F. non fa troppe storie, mi dice l'ennesimo "Mamma sono triste" e poi se ne va, per la prima volta nella giornata con un mezzo sorriso.
Caffè al bar e poi si comincia: ogni giorno le stesse cose, i giochi da raccogliere, le camere da riordinare, lavastoviglie, bucato. Due volte a settimana la spesa. E ogni volta mi domando quando inventeranno un altro sistema per mangiare.
Io odio fare la spesa, odio le file, odio dover portare su per le scale le confezioni di acqua e latte.
A volte rimango qualche ora a scuola materna per attività di segreteria volontarie.
Mangiucchio qualcosa, ripasso per i blog, scrivo qualche e-mail di tanto in tanto.
Vado in piscina un paio di volte a settimana.
Ritorno a prendere i bambini.
F. comincia con i lamenti delle quattro del pomeriggio: "Uffa, fa caldo, apri quell'aria, sbrigati."
La sorella è sempre la solita farfallina, la trovo più contenta di come l'ho lasciata: "Mamma ma lo tai che ho mangiato melenda, yote alla tagola?"
Saluta bimbi e maestre, sbracciandosi tutta: "Ciao, ciao, ciao a tutti, a domani."
In macchina, solito incubo: "Uffaaaa, io ho fame, quando arriviamo?"
"F. ma ti sei appena mangiato la merendina che ho portato, che fame hai?"
"Ma io ho fame, e tu sei una mamma cattiva che non corri abbastanza, sbrigati."
"Ma F." con un tono di voce leggermente alterato, "non vedi che c'è il semaforo rosso, che faccio scavalco il tir che ho davanti?"
E lui "Si."
Ecco, i bambini hanno sempre una soluzione per tutto.
Arriviamo e ricomincia: "Mamma io ho fame."
"Senti F. mi sono proprio scocciata, se vuoi ti preparo un panino al prosciutto."
"Bleah, non lo voglio, io ho fame."
"Appunto, se hai fame, guarda che un'altra merendina non la mangi, per me puoi piangere pure fino a domani."
"Ma tu sei proprio una mamma cattiva, non hai capito che ho fame?"
Alla fine si prende un gelato, visto che non beve latte e non mangia formaggi, il gelato è il migliore compromesso tra la sua fame di dolci e la mia mania di mamma salutista.
A. è già in giro per la casa, parla, parla, parla, canta, balla, rimprovera le sue bambole e poi cerca un gioco per il fratello, glielo porta: "Tieni F. pe te", poi aspetta e non sentendo risposta si dice da sola "Gazie mille."
A volte mi viene il dubbio che non sia umana lei!
Viene, si arrampica sulle ginocchia, mi prende le guance e me le stringe forte muovendomi la testa in avanti e all'indietro. Fa un sorriso e torna a giocare.
Intanto F. "Mamma dammi un bacio, prendimi in braccio."
"F. ma non vuoi giocare?"
"Si, senti tu che sei una mamma dolce e brava" furbo, "mi cerchi una foto di una betoniera, me la ingrandisci e me la stampi?"
Lui adora disegnare, solo che esagera, si cimenta ogni giorno in cose più difficili, nelle quali ovviamente non riesce e poi sono guai per tutti.
"Ma F. la betoniera è difficile da disegnare."
"Ho detto quella"...uhm ma perché quel giorno non sono andata a farmi una passeggiata, non ho deciso di cambiare facoltà, non potevo rimanere single e felice?
Stampo la betoniera.
"Lo sai che devi farmi un foglio grande."
"Ma F. dai disegnala su un foglio normale, così se sbagli buttiamo un foglio solo."
Urla: "Voglio un foglio grande."
A differenza di tanti bambini che usano un angolo solo del foglio, non ha mai spazio a sufficienza.
Occupa tutto con fiori giganteschi e coloratissimi, scrive il suo nome con lettere talmente grandi che otto di seguito non ci stanno.
Spillo tre fogli insieme, uno dietro l'altro, comincia a disegnare e dopo un attimo accartoccia tutto e butta via: "Non mi riesce, gnn, gnn."
Della serie, te l'avevo detto io.
Il bello è che a volte gli riesce, fa delle cose pazzesche per la sua età.
Normalmente però devo rispillare tre fogli e disegnare io, dopo che lui ci ha provato ancora un paio di volte.
Non contento, comincia con le sue invenzioni: "Mamma ho deciso, costruiamo una macchina per affettare la mortadella."
"No dai F. ora devo preparare la cena, per favore."
"Ma tu sei brava come la nonna."
"Non è vero, ero brava, ora non lo sono più, per favore, te la fa papà quando torna."
"Ma papà non è bravo come te."
"Ma si, è più bravo di me."
Entro la serata qualcuno dovrà costruirgliela, con cartone, piatti, alluminio, matite, rocchetti, bottoni…maledetto Albero Azzurro e maledetti racconti di mamma piccola...ma non era meglio se come tutte gli facevo vedere solo Gormiti e compravo pupazzi di mostri?
Preparo la cena.
La stellina mangia cantando, offre il cibo a tutti, si sporge dalla sedia perché è sempre in movimento.
Poi corre via per altri giochi.
F. si lamenta sempre: "Ma a me non piace la carne."
"Si che ti piace questa."
"Noooo, ho detto di no, fammi i fagioli o i ceci."
Meno male che hanno inventato i fagioli in scatola.
Si va a nanna, ancora lamenti da una parte e sorrisi dall'altra.
Si spegne la luce.
A. è già giù con il suo ciuccio e il suo coniglio e mi tormenta i capelli attorcigliandoli attorno a quelle dita piccole piccole, finchè non si addormenta.
F. dovrebbe ascoltare la favola, ma interrompe il padre ogni cinque minuti chiamandomi: "Mamma vieni nel letto con me."
Suo padre minaccia di andare a dormire e di interrompere la lettura.
Finalmente sono nel letto con lui, tenta di soffocarmi con la mano come fa da quando aveva otto mesi; mi mette il palmo aperto sulla bocca e sul naso e vuole che io glielo baci. Ora glielo impedisco, è una cosa che mi fa impazzire, che qualcuno mi chiuda il naso. Dopo un po' dorme, abbracciato a me.
Come sono belli, quando dormono!
E domani si ricomincia.
Lui va via intorno alle 6.40 e rientra non prima delle 19.00, ma quando è in casa si occupa molto dei bimbi, costruisce le macchine per la mortadella e ogni altra assurdità che passa in testa a mio figlio :))
Spesso mi chiedo come abbia fatto mia madre con noi sei ed ognuno con il proprio carattere.
Resisti! Vedrai che andrà sempre meglio con gli anni... oppure saranno guai nuovi? :)
sogno, sono meravigliosi i tuoi bambini! il grande imbronciato e incazzuso come il mio, e la piccola schietta e senza paura assomiglia alla mia che quando era minuscola disse a suo padre: ti stai zitto? o la smetti o ti dò un calcio nei testacoli :))))) (sì, con la A :) (è nata imparata, lei!)
Hai ragione, è nata imparata lei, ha capito subito dove hanno la testa gli uomini :)