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Creato da nnsmettodsognare il 17/03/2008

LA SFIDA

"La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che noi non abbiamo esplorato tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile" (R. Garaudy)

 

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LA DONNA? . . . NO ANCHE L'UOMO

Post n°213 pubblicato il 06 Marzo 2009 da nnsmettodsognare
 

Festa della donna a breve, io direi festa della creazione.

Al di là delle origini importanti di questo momento celebrativo, oggi peraltro dimenticate dai più, a me non è mai piaciuto.

Così preferisco celebrare la creazione, l'uomo e la donna insieme.

Rendo omaggio da appassionata di arte al genere umano, prendendo spunto in maniera del tutto personale dalla poesia che troverete in originale nel link  in fondo.

Parla di un artista molto creativo.

Che conosce la valenza della luce così come quella delle ombre per dar forma agli oggetti.

Dipinge i cieli di stelle brillanti, pennella la terra di acqua cristallina.

Inverdisce la tela di germogli, la ravviva con belati di animale.

Poi decide che la pittura non è abbastanza e prova con la scultura.

Con un po' di polvere impasta un uomo come fosse un vaso di creta.

Non lo inventa da zero ma, memore dei suoi passati di pittore, lo fa come un autoritratto, a immagine e somiglianza.

Anima la sua opera che, come per ogni artista che si rispetti, è parte di sé.

Non si accontenta della pietra inerte, prova a soffiarci dentro, quasi come un vetraio.

Come la sabbia prende forma con aria e fuoco e muovendosi in punta alla canna pare aver vita propria, così l'uomo di fango diventa di carne e anima.
Aggiungerei anche di fuoco di intelletto.

Ora l'artista ha a sua disposizione uno splendido scenario e una statua vivente. 
E immediata nasce in lui l'idea del teatro.

Fa interagire la sua opera tridimensionale con i suoi dipinti.

Scrive la trama: pone l'uomo nel giardino a Oriente, dove sorge il sole.

Un giardino rigoglioso perfetto da coltivare, da irrigare, da cui trarre frutti.

Un mondo da custodire gelosamente come un gioiello prezioso e da non deturpare.

Un posto stupendo in cui però manca qualcosa.

Ci sono la bellezza dei tramonti e delle albe, l'operosità e il sudore delle mani, ogni creatura utile ma nessuna simile.

Al centro del mondo due alberi: quello della vita e l'altro della conoscenza del bene e del male.

Come potrà mai l'attore godere del potere del primo albero e rendersi eterno?

Manca davvero qualcosa.

L'artista ha un'idea.

Prende una costola, una parte dell'opera, quella migliore, la più vicina al cuore, e ne plasma un altro essere.

Nella ricerca di migliorarsi, in un continuo crescendo come accade sempre nella maturità delle opere, l'artista rende più completa la scena.

E perchè sia tutto davvero perfetto chiede all'attore di scegliere un nome per la nuova statua vivente, in modo che egli ne riconosca la presenza e l'importanza nella scena: la si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta.

E' l'anello mancante, il dono d'amore, la realizzazione del sogno.

L'uomo è impastato di polvere e aria, la donna viene fuori da carne vivente, porta in sé il mistero della vita.

I due sono una cosa sola, l'uno è niente senza l'altra.

Ma lo spettacolo ha un finale tragico. Interviene la curiosità.

Perché siamo qui? Cosa avrà in serbo ancora il regista per noi? Chi siamo e dove andremo? E' giusto continuare a far quello che ci è stato chiesto? Cos'è la vita, cosa il bene, cosa il male?

Si accorgono dell'altro albero, proprio lì al centro del palco, la curiosità cambia d'improvviso le prospettive.

Non accettano più di recitare, vogliono entrare di prepotenza nella mente dell'artista, cercando di capire fino in fondo il mistero della sua arte.

E lo sapete no? Nessuna opera d'arte è mai comprensibile appieno, ci si possono spendere parole, la si può apprezzare o disprezzare, ma il mistero della sua origine resta.

Fanno ciò che non è loro richiesto e poi si scaricano entrambi della responsabilità delle proprie azioni.

"E' colpa tua regista, non mi hai spiegato bene il copione. E' colpa tua e di quest'attricetta di secondo ordine che mi hai messo accanto."

Ma come? Non era carne della tua carne, non era parte importante di te, non ne hai forse deciso tu stesso il nome rendendola così reale? Uomo, figlio, non deludermi così.

"No, no, è colpa della curiosità. Che ci posso fare se ho avuto pretesa di comprendere l'amore, il dolore, ho voluto andare in fondo al mistero che sento così presente dentro di me? Sono nata da carne viva, dalla parte vicina al cuore."

Vuoi comprendere l'amore, il dolore? Vuoi comprenderli fino in fondo? Allora partorirai donna, figlia mia. E avrai sempre dentro di te un senso di incompiuto e di tragico, come quest'opera che avete voluto cambiare.


Allora l'uomo disse:

"Questa volta essa è carne della mia carne e osso dalle mie ossa. La si chiamerà donna perché dall'uomo è stata tolta."

Ecco era perfetta così la scena. E così voglio pensare che potrà essere in futuro.

Oggi siamo ancora lontani. Troppe le situazioni di donne sole, usate, mercificate, violentate, con diritti uguali di fatto ma non di sostanza.

Uomo e donna, creature meravigliose, simili ma non uguali, l'una nulla senza l'altro, l'altro non completo senza l'una.

Che si impegnano al rispetto reciproco, a riconoscere il valore della diversità che è complementarietà, che ricordino di essere "aiuto simile", che non abdichino ancora alle loro responsabilità in ogni ambito del nuovo Eden.

E che cerchino di mantenerlo più possibile simile al giardino dipinto in origine.

Magari ogni tanto fermandosi a riflettere senza pretesa di comprendere davvero fino in fondo l'origine di quest'opera meravigliosa.
Auguri, alle donne e agli uomini che non dimenticano di aver dato loro il nome.

Genesi 2

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Commenti al Post:
cateviola
cateviola il 06/03/09 alle 18:07 via WEB
a parte l'occasione, una delle tante Giornate che lasciano il tempo che trovano o sono trasformate in "feste" ... molto bello il tuo post. Leggo, rifletto in silenzio... ti abbraccio
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 07/03/09 alle 16:04 via WEB
Condivido. Non è istituendo giornate o feste che si risolvono i problemi. Magari si rinnova la denuncia ma non è sufficiente. Grazie Cate, un abbraccio forte anche a te.
 
goldkampa
goldkampa il 06/03/09 alle 18:51 via WEB
...Messa giù così mi puoi pure trovare d'accordo...Certo che il tuo artista è cascato malissimo con i suoi "galleristi"...Forse il giardino avrebbe bisogno di una sistematina... Non prendertela Sogno,lo sai che parlo perchè ho la bocca e mi mancano...3 costole!:-)) Ciao e complimenti sinceri per il post.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 07/03/09 alle 16:06 via WEB
Hai ragione Gold, cascato proprio male. Non me la prendo affatto, questa è arte e anche una scusa, la fede è un'altra storia molto personale e non trovo contestazioni al riguardo come è sempre nel tuo stile. Per di più, a me piace prendere spunto in alcuni post da certe letture,solo perchè le sento mie, ma mai con lo spirito di catechizzare qualcuno. Rispetto le idee di tutti. Tu sei un donatore sano di costole :-))) Grazie!
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 06/03/09 alle 20:52 via WEB
Mi sono piaciute molto le considerazioni finali naturalmente giustissime; ma mi spiace, questa festa è nostra, tra l'altro serve anche a ricordare qualcosa che successe tanto tempo fa, donne lavoratrici e sfruttate. Perchè farne una festa universale? Che male c'è a dire buon otto marzo, donne? Non si sminiusce nessuno nè si toglie nulla agli uomini, ci si celebra un pochino... Ho un passato comunista, si vede eh... :)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 07/03/09 alle 16:11 via WEB
Davvero? Hai un passato comunista? E chi l'avrebbe detto :-) Fammi capire ma il presente invece com'è?
In ogni caso, giustissimo ricordare le lotte di chi ci ha portato fino a questo punto. La chiamerei allora giornata dei diritti. Ma una festa universale del genere femminile, beh è questo che non mi piace...credo che sia proprio la contrapposizione che genera tanti problemi oltre alla cultura che non vuole avanzare. Per quanto riguarda la celebrazione, ma noi non ci celebriamo ed esaltiamo già da sole ogni giorno? :-))) Un abbraccio.
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 07/03/09 alle 22:27 via WEB
col cavolo...:) Con affetto, bacioni!
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 07/03/09 alle 22:58 via WEB
..cioè volevo dire.. non eri tu che ti lamentavi perchè discriminata come ingegnere nel tuo posto di lavoro, solo perchè donna? ricordo una bella discussione...:)
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 08/03/09 alle 09:28 via WEB
Si infatti, ricordo benissimo quella discussione :-) e ti ho scritto che io ne farei una giornata sulla parità dei diritti per ringraziare chi con le sue lotte mi ha permesso di studiare ingegneria. Sul fatto di osannare da sole, era per dire che spesso ce lo diciamo tra di noi quanto siamo brave a fare tremila cose. Ogni giorno, mica c'è bisogno di un giorno speciale. In ogni caso ti rinnovo gli auguri! Bacione
 
     
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 08/03/09 alle 18:34 via WEB
E' un pò come il sindacato, non si vede a cosa serva mai, ma guai se non ci fosse :)) Buon otto marzo comunque sia! Un bacione.
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 09/03/09 alle 17:46 via WEB
Lasciamo stare va :-)) Baci ragazza!
 
     
sottoilsette
sottoilsette il 09/03/09 alle 13:34 via WEB
E' sempre limitativo pensare di avere un "giorno speciale" per sottolineare certe cose, ovviamente non si risolve così il Problema (maiuscola necessaria). Però la valenza simbolica è importante. Per esempio, sappiamo che ciò che c'è scritto nei primi articoli della nostra Costituzione, pur essendo passati tanti anni, ancora non ha piena applicazione. Però è importante che ci sia. Pensa se ci fossero scritte altre cose. Io personalmente mi auguro che come data venga cancellata, prima o poi, ma perchè NON CE NE E' PIU' BISOGNO, di questo "post-it". E invece ce ne è ancora tanto bisogno....
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 09/03/09 alle 17:48 via WEB
Come ho detto anche ad altri Stefano, il giorno per ricordare e protestare e sollevare il problema mi sta bene. Non mi sta bene che nel tempo questa sia diventata la festa della donna, dell'angelo femminile cui di dovere l'uomo deve rendere omaggio con una mimosa. O in alternativa la festa del libertinaggio anzichè della libertà da festeggiare a suon di spogliarelli simbolo di una parità...con che? Con i difetti maschili? Per il resto hai ragione tu, magari non ce ne fosse più bisogno di sollevare certi problemi. Ciao
 
ilike06
ilike06 il 06/03/09 alle 21:47 via WEB
che bel post! :-) racconti a cui a volte mi rifiuto di credere, ma che a rileggerli, impressionano... grazie
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 07/03/09 alle 16:13 via WEB
Ti ringrazio cara! Un bacio
 
trampolinotonante
trampolinotonante il 06/03/09 alle 22:08 via WEB
Gentile non smetto di sognare, sono trampolino tonante. Tu sei mia amica quindi mi sento libero di dire ciò che penso e di accetare qualsivoglia tua reazione. Quello che tu dici è ciò che coi racconta la bibbia. Ti riporto per tua comodità , visto che tu sei sicuramente molto impegnata data la giovane età, un pezzettino di una mia risposta ad un commento apparso sul mio post ora in onda. Post che sicuramente tu non hai visitato per le ragioni di cui sopra. Tale pezzettino lo considero valido anche per una risposta al tuo post! Alcune persone pensano che la festa della donna sia un cosa sorpassata. Invece, ritengo non sia vero! La mia perplessità è un'altra e cioè :uno( che sarei io!) fa un post non solo per sottolineare la capacità conquistata dalla donna di essere considerata alla pari ma soprattutto per sottolineare la grande valenza di uno dei due esseri pensanti della terra, oltre che per dire con commozione ciò che pensa, ciò che augura, ciò che di meraviglioso prova. Ma vedo che si decantano i tramonti rossi! le aurore boreali! le colazioni con i dolcetti! le trifles danarose! le borse della spesa! i completi di sci, ecc e tutti commentano a centinaia ,a migliaia, e milioni. Poi uno sposta i riflettori su uno dei due esseri pensanti della Terra e nessuno lo guarda, ne manco dice grazie per gli auguri. Ma forse non hanno conquistato proprio niente, ste gentili ragazze, se hanno di questi riguardi e di queste perplessità verso loro stesse.E' come se si vergognassero di essere considerate donne. Nel mio post, ho posto l’accento sulle donne cosiddette “ buone”. Mi piace qui, per rispondere a occhio di volpe ( è un mio amico e al quale è diretta la risposta) più compiutamente, mettere maggiormente a fuoco questa voce femminile e quindi un disagio che non riguarda la violenza fuori casa ma quella subdola, nascosta fra quarto mura, quella strisciante, quella mimetizzata, fatta di piccoli rifiuti, di velatissimo mobbing, di scaltro mimetismo che solo noi uomini sappiamo così abilmente fare, in casa. Su tale questione, che mi sembra sia proprio di questi giorni, avevo avuto un confronto di idee con una mia amica. Cerco di riportartelo. Qualora tu non abbia la pazienza di leggerlo, non perdi niente, te l’assicuro! Avrai guadagnato in sonno! Dicevo dunque alla mia amica che il post che lei aveva fatto relativamente alla violenza domestica sulle donne non narra di fatti nuovi, ma di fatti che risalgono agli albori dell'umanità. Mi spiego. Faccio presente che la storia della caduta di Adamo ed Eva oggi non pare più na cosa importante. Sono state scritte barzellette, aneddoti i più vari, e altre piacevoli cose, disegni umoristici. Tutti ormai sanno che la famosa mela dell’albero del bene e del male non era altro che una miscela esplosiva di superbia, concupiscenza, brama di potere, avarizia, cupidigia, ecc. Però bada bene,che nel Mito della Caduta di Adamo ed Eva è stata la donna a cominciare. E anche se c'è la sensazione che l'immagine uomo-donna in questa storia sia priva d'importanza per la coscienza moderna, religiosa o laica, questo mito, chiamiamolo così, ha proiettato un'immagine maligna del rapporto uomo-donna e della " natura " femminile: immagine tuttora fortemente impressa nella psiche moderna. Nel mondo cristiano, che poi sarebbe il nostro e di qualche miliardo di altre persone sulla terra, tale mito continua a influenzare l'aspetto teologico. C'è stato anche uno sbalorditivo commento che dice (udite!): ...c'è qualcosa di basso e sinistro nell'elemento femminile". Il mito della Caduta ha di fatto inciso sulle dottrine e sulle leggi relative allo status della donna nella società e ha contribuito sicuramente, ritengo, all'impostazione mentale che pone al centro la figura maschile. Letteratura, mass media, tv, radio, blog, ecc non fanno altro che proporre " Eva tentatrice", praticamente uno schema distruttivo della donna. E tale cosa continua a far presa sulla psiche moderna. Poi riguardo la distruttività del contenuto specifico di questo mito c'è da registrare un pauroso silenzio. Tale silenzio , ironicamente , viene a definire, bada bene, che l'oppressione sessuale è un NON PROBLEMA: un atteggiamento, questo, un tentativo esclusivamente maschile in un contesto ancor più dominato da noi maschi. Il suo risultato più grande è stato, a mio avviso, quello di consolidare l'oppressione sessuale nella società, di modo che la posizione di inferiorità della donna diviene doppiamente giustificata. Essa donna, quindi, non solo trae le sue origini dall'uomo- E'NATA DA UNA COSTOLA DI ADAMO MENTRE DORMIVA-, ma è anche la causa della sua caduta e di tutte le sue sventure- E'LEI CHE HA MANGIATO IL FRUTTO PRIOBITO E HA CAUSATPO COSI' LA CACCIATA DAL PARADISO TERRESTRE-. Il grande studioso H. R. Hays scrive: " La Caduta dell'Uomo dovrebbe venire correttamente denominata Caduta della Donna, perchè una volta di più si imputano al secondo sesso tutti i guai del mondo". E allora, dico io, finche si permette al mito del male femminile di dominare la nostra coscienza e le strutture sociali, non si fa altro che apparecchiare uno scenario per l'oppressione delle donne sia da parte dell'uomo sia (UDITE UDITE!!) sia da parte delle donne stesse!!!! Si sta parlando della violenza nell'ambito familiare. Ebbene ragioniamo. L'oppresso generalmente non capisce che la figura dell'oppressore gli ha invaso la psiche , lo paralizza e così si ritrova ad avere un comportamento perdente. Sta cosa assume la forma più tragica nel caso delle donne " gli esseri umani divisi per eccellenza”. E a volte o quasi sempre le donne vorrebbero parlare ma restano in silenzio. Invece di vivere e affermare la loro femminilità autentica, si immergono in ruoli che compiaceranno gli uomini. Ma ti rendi conto, gentilissima amica, che ho ragione se pensi a ciò che succede nel web in alcuni blog di donne? E' una esaltazione completa del corpo della donna, in tutte le sue manifestazioni amorose, caricaturali, ecc ecc . Il cattivo gusto regna sovrano. Vuoi, cara amica, non sapere che l'intera tradizione teologica di tutte le religioni è stata formulata dai maschi in regime di patriarcato? Vuoi che non sapere che il concetto di Dio può essere usato per opprimere la donna in molti modi? Pensa a quando i teologi dichiarano apertamente che lo stato di soggezione della donna è volontà di Dio! E lo fanno pensatori come Barth, Banhoeffer, Teilhard de Chardin, ecc ! Vuoi che non sapere che con il sorgere del femminismo le donne sono in effetti giunte a vedere la necessità dello scontro, la necessità di lasciare affiorare la propria rabbia e di far nascere una volontà di liberazione? Ci sono delle qualità che il cristianesimo ha idealizzato e proiettato nella vittima e specialmente nelle donne : amore acrificale, passiva accettazione della sofferenza, umiltà, mansuetudine, ecc. Sono queste qualità idealizzate nel Vangelo in Gesù,vittima sacrificale per eccellenza, che , per logica conseguenza , rafforzano nelle donne la sindrome del capro espiatorio.Questo mio dire vuol dimostrare che non si può scindere il movimento della liberazione della donna dal parametro religioso. E' proprio nella religione che si trova gran parte, se non completamente, l'origine del problema della donna. Poi c'è l'ipocrisia della morale tradizionale. Ti parlo di queste cose perché vedo che tu hai poco tempo per venire a far vosita a me , piccolo essere del sesso opposto al tuo. Allora , da gentiluomo ti vengo incontro, e ti metto su un piatto d’argento le mie modestissime riflessioni alla tua benevola attenzione e perché anche tu possa guardare al “ MITO della Crezione con occhio più attento, riflettendo anche sul fatto che la bibbia l’hanno scritta gli uomini e non le donne!!! Ti invoito nel mio blog a leggere un po’ di quel che sta succedendo. Lo so che hai pochissimo tempo. A allora lascia stare. Comunque non mi vergogno di andare in controtendenza e di porti gli auguri per una festa che io da uomo rispetto al massimo grado e sento profondamente, nonostante le aberrazioni e le deficienze che ci possano essere. Un caro saluto da trampolino tonante. Tuo amico, ancora? Spero proprio di si! Non essere crudele perché ho detto qualcosa che non ti garba sicuramente. Buonanotte! tt
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 07/03/09 alle 17:02 via WEB
Ciao Tramp, perdona ma io vado per diminuitivi, quindi ti chiamerò così. Il mio, che mi è stato dato da altri, è Sogno, se vuoi usalo anche tu.
Mi dispiace deluderti, in realtà io il tuo post l'ho letto e perfino avevo letto questo commento fatto a Volpe. Intendevo tuttavia approfondire meglio la lettura. Devo dirti in tutta sincerità che non ho molto apprezzato il tuo post, ecco perchè non ho commentato subito, intendevo rileggere per assicurarmi di avere ben compreso. La prima impressione è stata quella di un suono stonato, troppo zuccheroso per degli esseri complessi come noi siamo, non fate, nè angeli, o almeno non sempre e non soltanto. Come ho detto leggerò di nuovo.
Passando al mio post, certo quella citata è la Bibbia. Siamo ancora all'inizio della conoscenza quindi forse di me non sai tanto per cominciare che sono pugliese come te :-) e in secondo luogo che sono cristiana e cerco di evitare di dire cattolica, termine al quale sono associate le tante valenze negative che tu citi nel tuo commento. Spesso uso, solo come scusa o punto di partenza, citazioni bibliche per i miei post. Esclusivamente perchè sono parte di me e dei miei valori, non certo mai per catechizzare qualcuno. Ritengo che il rispetto delle idee di tutti sia essenziale per instaurare un dialogo. Quindi non vendo verità a nessuno.
Vedo che tu ed io siamo soggetti alla stessa sindrome: manchiamo di sintesi e forse questo ci porta a perdere in chiarezza. In questo senso è probabile che il mio post non sia del tutto chiaro nel suo significato. Tutto quello che scrivi è ciò che realmente è successo nella storia per via degli uomini che hanno usato la parola scritta (per me da Dio, ma solo per me ovvio) a proprio uso e consumo. L'interpretazione del testo biblico è stata rivista negli anni. Perchè a voler prendere tutto alla lettera si dovrebbe pensare che quello scritto è un testo ebraico di più di duemila anni fa, nato in un contesto storico ben preciso. Dopo l'Antico Testamento è successo altro. La venuta di Gesù, per chi ci crede. Ecco perchè tante cose devono essere rilette in ottica cristiana, recuperando i valori portati da Cristo. Vorrei ricordarti che in tutti i Vangeli la donna ha un ruolo primario e non è affatto l'oppressa e la sottomessa. O meglio lo è per ragioni storiche ma la sua figura viene riabilitata proprio da quel Dio fattosi uomo. E riportata all'intenzione iniziale di quello che io ho chiamato artista. Maria, le prostitute, le vedove, le concubine, le divorziate...ci sono tutte e per ognuna di loro c'è una parola tesa a riportarle al posto che meritano nel mondo, che non è certo quello delle oppresse. Dire che la donna viene da una costola dell'uomo, non significa affatto che essa da lui discende, come in ordine gerarchico. Significa solo che sono fatti della stessa carne. Che la donna è quella parte diversa e mancante dell'uomo e viceversa. Ci sono tanti passi interpretati a vantaggio solo di qualcuno. San Paolo ad esempio nella lettera ai Corinzi scrive: "La moglie non è arbitra del proprio corpo ma lo è il marito"....peccato che la frase non termini qui, come qualcuno ha voluto far credere...ma continui affermando "allo stesso modo anche il marito non è arbitro del proprio corpo ma lo è la moglie." Il valore trasmesso è quello dell rispetto reciproco e anche della condivisione delle scelte. E ancora per rispondere alla tua considerazione sulle donne "buone", di cui io conosco tanti esempi incontrati soprattutto in certi quartieri popolari, (questione purtroppo ancora di una cultura arcaica anche nel 2009), ancora San Paolo nella lettera ai Colossesi dice: "Voi, mogli, siate sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore." E vai! Libera interpretazione. Anche questa continua e guarda come: "Voi mariti, amate le vostre mogli e non inaspritevi con esse." La parole sottomissione come quella sopportazione sono state utilizzate a sproposito. Si intende sempre e soltanto, come si conviene nel Signore, cioè in atteggiamento RECIPROCO di rispetto e in particolare di AIUTO ....sopportare significa esattamente supportare, aiutare l'altro. E questo voleva essere lo spirito del mio post. Fintanto che vedremo contrapposizioni nette tra uomo e donna non andremo da nessuna parte. Nessuno dei due è essere inferiore all'altro. Sono stessa carne e complemento l'uno dell'altra. Quindi come ho detto a Marion mi sta benissimo che si istituisca una giornata per ricordare le donne che nei secoli hanno lottato per la parità di diritti ma non mi sta bene celebrare l'essere femminile in quanto tale. Recuperiamo il senso vero del nostro essere umani e forse certe parità ci verranno molto più naturali. E non confondiamo mai la parità con l'uguaglianza.
Per quanto riguarda i commenti ai post, Tramp, non te la prendere, ma io credo di essere in uno stato libero ancora e quindi di avere pieno potere di decidere quando e quanto commentare. Il tuo blog mi è piaciuto, molto ho apprezzato il post sull'amicizia tra uomo e donna. Io scrivo qui, tra mille difficoltà dovute agli impegni familiari e di lavoro, non per fare audience e commenti. Questo è un posto di relax e di piacevole scambio di opinioni. Oltrechè una valvola di sfogo a volte fin troppo personale. Se mi hai aggiunto ai tuoi amici nel tentativo di far diventare più alte le colonne nell'istogramma dei passaggi e dei commenti, mi dispiace, hai sbagliato persona. Passerò volentieri da te ma senza obblighi di sorta, come è giusto che sia tra amici. Ciao.
 
Tesi89
Tesi89 il 07/03/09 alle 00:17 via WEB
E' molto bello il tuo "racconto", sarebbe auspicabile che fosse davvero così, ma nella realtà ci sono ancora talmente tante disparità fra uomo e donna che vedo difficile festeggiare insieme!Io non seguo più questa festa da anni, da quando andavo a cena con altre giovani universitarie molto impegnate come me ... Diventando adulta ( o dovrei dire invecchiando) le ho prestato sempre meno attenzione perchè mi sono fatta l'idea ( ma non sarà troppo stravagante?...) che mi piacerebbe essere rispettata ,considerata e amata tutto l'anno...! :) Però (ebbene sì: la contraddizione è donna!) accetto volentieri gli auguri, se qualcuno me li fa, e lo ringrazio...perchè no? E un mazzolino di mimosa fa sempre piacere, virtuale o meno! Un bacione, Sogno, e...auguri!!!
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 07/03/09 alle 17:12 via WEB
E purtroppo l'ho dovuto sottolineare, tante, troppe disparità ancora nel nostro "ricco" mondo occidentale e ancora di più in altri paesi. Il mio augurio infatti era rivolto a una categoria ben specifica di uomini, quelli che non hanno dimenticato di aver dato il nome a una parte di sè. Quelli insomma che, come scrivevo nella mia libera interpretazione del testo biblico, ne riconoscono la presenza e l'importanza, s'intende la similitudine; questi sono gli uomini ai quali non è necessario spiegare che tu sei donna e hai pari diritti e non devi essere sfruttata, usata, sottomessa, ecc. ecc. Il mio augurio era a loro e agli altri affinchè si ricordino, come dici tu, che siamo donne tutti i giorni, non solo fintamente in una giornata nella quale donare di rito una mimosa. Per quanto riguarda il dono, assolutamente fa sempre piacere, ancora di più quando non ce n'è l'occasione. (messaggio subliminale per mio marito) Auguroni Tesi, un abbraccio!
 
acetosella5
acetosella5 il 07/03/09 alle 19:19 via WEB
Mi piacerebbe pensare che sia possibile festeggiare insieme. La condivisione umana, al di là del sesso di appartenenza, la stima reciproca e l'empatia dovrebbero essere patrimonio umano e basta. Invece siamo lontani anni luce. Tutto è categorizzato, tutto è diviso in ruoli di potere e e di sopraffazione. Però, è bello sperare..magari per i figli dei figli dei figli..
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 09/03/09 alle 17:49 via WEB
Siamo lontanissimi, purtroppo hai perfettamente ragione. Io che faccio un mestiere maschile lo so bene. Ma sperare non hai mai fatto male credo. Questa deve essere una giornata dei diritti, non una banale festa. Ciao :-)
 
mizaic
mizaic il 08/03/09 alle 08:20 via WEB
un ramo di mimosa per te cara....un abbraccio e baci baci...
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 09/03/09 alle 17:50 via WEB
Grazie, a presto, bacioni!!
 
orkelio
orkelio il 08/03/09 alle 14:23 via WEB
Ciao bella!!!! mi ci vorrà almeno tutt'oggi per rifletterci sopra.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 09/03/09 alle 17:51 via WEB
Ieri è passato :-) Quali saranno state le tue conclusioni? Non importa, ho il difetto della mancanza di sintesi :-) Ciao!
 
   
orkelio
orkelio il 09/03/09 alle 21:36 via WEB
Il difetto va bene, è il metabolizzare ke è ruminante. La conclusione è ke le donne non finiscono mai di stupirmi, fan venire un gran mal di testa e per questo vado a camminare dove c'è tanto silenzio. Il teorema non funziona con quelle ke scrivono terribilmente bene. Come si kiamano i proprietari e detentori degli harem ??? sapessero come sono meglio le donne ke non smettono di sognare !!!!!!
 
orkelio
orkelio il 09/03/09 alle 22:05 via WEB
Comunque ci sarebbero un sacco di cose da dire e ridire sia sui post ke sui commenti: pagine e pagine, fiumi di pagine. Oltre ke dover andarsi a documentare su tutto ciò ke dice la Bibbia sia nel nuovo ke nel vecchio testamento sulla donna. Poi quale migliore nobilizzazione della donna nell'immagine della Madonna ? mentre invece San Giuseppe (ke non è una figura di poco conto), ma rappresenta l'entità maskile e non maskilista, nessuno vorrebbe essere al suo posto, non è un modello di vita o comunque nessuno lo nobilita o prega e venera come la Madonna, proprio xkè non maskilista. Mi fermo quì
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 12/03/09 alle 16:36 via WEB
Grazie. Spero nel caso che non ci siano proprietari, al più usufruttuari, che sarebbero mio marito e i miei figli. E sempre nel caso, non mi augurerei affatto che il primo avesse un harem :-))
San Giuseppe è l'uomo ideale, dopo di lui solo pochi, sarebbe bello se fosse davvero un modello. Ciao.
 
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