LA SFIDA
"La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che noi non abbiamo esplorato tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile" (R. Garaudy)
« PENSIERI SPARSI | OH MY GOD » |
Non sopporto gli scioperi e odio le feste. Ho scioperato e sono stata punita con una festa. Non ho mandato i bimbi a scuola per protesta: di giovedì grasso non si può pretendere di festeggiare senza maschere e coriandoli. Trent'anni fa qualcuno pensò bene di tagliare maldestramente a suon di forbici il mio vestito da damina settecentesca. Cucito pazientemente a mano per un intero mese da una mamma che odiava cucire. Troppo ingombrante l'abito, troppo intelligente sfilare semplicemente il cerchio di ferro che allargava la gonna. Ci ho pianto tutto il giorno. Da allora amo le maschere, il teatro e far finta. Non amo la folla e la confusione però, non amo le chiacchiere sterili e la musica ad alto volume, tanto più se si tratta del ballo del qua qua. E oggi mi sono toccate in sorte tutte; l'altra mamma scioperante, la festa di Carnevale l'ha organizzata per una cerchia ristretta di bambini a casa sua. Oggi no, oggi non era giornata. "Finalmente riusciamo a vederci. Come stai? Ti piace il nuovo ufficio?" Era giovedì grasso anche in azienda oggi. Festeggiamenti, crostoli e frittelle per l'inaugurazione dei nuovi uffici e del laboratorio. Amo le maschere, il teatro e far finta. Così alla direttrice ho risposto: "Bene Caterina grazie. Il nuovo ufficio è spettacolare!" "Sono contenta visto che da lunedì prossimo la scrivania sarà finalmente tua." Quella nuova, bianca, lineare, enorme, con i piedi in alluminio e la sedia rossa. Quella dietro la parete vetrata che pare di essere in un albergo. Quella che ho scelto insieme ai colleghi qualche mese fa. "Ho bisogno di accordarmi con te per il corso di aggiornamento di domani. E poi devo parlarti dei nuovi progetti. Tu dovrai occuparti di questo e quest'altro, tu hai l'esperienza che a noi manca, io di qualità non so molto, tu puoi far migliorare il sistema con quello che sai." Come faccio a dirglielo che devo andare via? Ho superato quattro selezioni perché ne sapevo qualcosa di più degli altri. Come faccio a dire che l'unico dubbio che avevano, che potessi ancora seguire mio marito in giro per l'Italia, si sta per avverare? Ho dato poco, ho avuto molto. Ho avuto un lavoro dopo quasi due anni che ero a casa. Ho avuto l'unico lavoro che so fare. Vicino casa e part-time. Ho imparato tanto di un settore nuovo. Ho dato zero perché non ho avuto tempo. Vorrei una maschera e riuscire a far finta che non mi interessa. |
http://blog.libero.it/nnsmettodsognare/trackback.php?msg=6548564
I blog che hanno inviato un Trackback a questo messaggio:
GRAZIE TAM!
SOLIDARIETA'
AREA PERSONALE
MENU
ULTIMI COMMENTI
Inviato da: akhenaton49
il 17/03/2009 alle 16:05
Inviato da: svitol5
il 17/03/2009 alle 15:31
Inviato da: Erasmo69
il 17/03/2009 alle 13:02
Inviato da: mati33
il 17/03/2009 alle 12:01
Inviato da: quotidiana_mente
il 17/03/2009 alle 10:00
Un abbraccio forte anche qui
il resto lo sai tesoro, ne abbiamo parlato. sono già vestita da ragazza ponpon, sono una tua fan sfegatata (e pure un po' spanzata. ma poco :). forza Sognoooo, olèèè!
Poi mi sono vestita da fata turchina, da principessa spaziale, da diavoletto (a due anni! e un po' in effetti lo sono) e ho vinto anche un premio per un costume da ... Eva!! Che però era proprio un costume sempre opera della mamma, tutto di velluto color carne con le foglie di fico di paillettes!
Grazie tesoro, un bacione!
Abbraccio da qua, forza e coraggio!