LA SFIDA
"La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che noi non abbiamo esplorato tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile" (R. Garaudy)
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Post n°190 pubblicato il 30 Gennaio 2009 da nnsmettodsognare
La goccia che scende lenta, inesorabile, instancabile, cristallina, quasi divertita. Il tempo non ha significato per lei. Scende e trascina con sé la pietra, la modella, l'ammorbidisce. Porta via polvere come le lacrime portano via il dolore. E insieme, senza tempo, fanno meraviglie l'acqua e la roccia. Stalattiti di ricami fantasiosi come sogni, stalagmiti posate a terra ben salde. Pian piano le prime si uniranno alle altre per formare colonne solide di pietra umida. Magica la goccia che scava la roccia. E magica la roccia così mutata. Piccoli vaneggiamenti dopo aver visto un documentario sulle grotte di Castellana e quelle di Frasassi. Man mano che scrivevo ci ho ripensato: tutto questo mio romanticismo è stucchevole. Meglio forse tornare con i piedi per terra e parlare di libri. Ne sto leggendo tre in questi giorni. Ai posteri l'ardua sentenza di Maria Anania, alias la nostra mitica, inimitabile Carpediem. Un giorno perfetto di Melania Mazzucco. Il cacciatore di aquiloni di Khaled Hosseini. In teoria avevo iniziato anche Uomini che odiano le donne di Stieg Larsson. Poi mi sono fatta scoraggiare non so bene da cosa, qualcosa, e ho lasciato perdere per ora. Mi riprometto di scrivere sugli ultimi tre non appena li avrò terminati. Intanto vi invito caldamente ad acquistare qui , dopo aver correttamente inserito il titolo nella casellina di ricerca, il piccolo divertente librettino indorato di sole siciliano. Ci sono molti post che ricordavo quasi in tutti i dettagli. Con la consueta, almeno per gli affezionati frequentatori del suo blog, simpatica e trascinante ironia, Carpe riesce a descrivere magistralmente avvenimenti della sua vita e di quella comune, di un passato e di un presente in cui tutti possiamo facilmente immedesimarci. Dall'organizzazione di una festa di anniversario di nozze che immancabilmente porta a considerazioni del tipo: "Chi me l'ha fatto fare?", alla meticolosa descrizione dei compagni di prodigiose avventure e disavventure dell'adolescenza, personificati nel fantasmagorico Ciao giallo dipinto a margherite bianche e rosse e in Mafalda, la Renault 4 di colore arancio. Dai racconti sfumati di incubi lontani a base di pappette rigurgitate, vomiti notturni, bambini urlanti e assassini di preziosi ninnoli Svarowsky santamente e pazientemente collezionati, alle macchiette di improbabili colleghi usi a far la sirena con la voce per avvertire della fine dell'orario di lavoro o ad importunare, senza neanche sospettarlo, le appartenenti al gentil sesso con stravaganti frasi in dialetto siculo. E poi ancora gli animali, i libri, le canzoni, il cinema ed il teatro d'avanguardia, le tradizioni, la famiglia in tutte le sue declinazioni, le vacanze, i se della vita e dei giochi da bloggers. Tutto narrato con voce sempre lieve eppur incredibilmente intensa. Una voce sdrammatizzante che porta con semplicità ed allegria il lettore a riflettere sul significato della vita e degli affetti. Mai noiosa, neanche negli scritti più consistenti, mai banale o scontata. Ogni racconto, come d'abitudine, è preceduto da un ricercato aforisma che riassume in poche righe la morale della favola. Leggetele queste favole: il sorriso e le conclusioni che ne trarrete sono certa vi porteranno grande beneficio. Per tornare a noi, Maria è stata una piccola goccia che ha scavato percorsi nella mia anima in questi mesi. E come una goccia instancabilmente al lavoro, mi si è messa in testa questa canzone che passano di continuo in radio questi giorni. La dedico a lei e a tutti voi . . . ormai parte di me. |
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Adesso, appena riacquisterò un pò di decoro, andrò a ricopiarmi questa che è la mia prima (e probabilmente ultima), stupefacente, acuta, profonda, bellissima, colta (e sopratutto positiva), recenzione che non pochi, tra i miei familiari, saranno condannati a leggere in questo W.E.
Con imperitura riconosenza....
CarpeTolstoj
Cornelia?!?! :-)
Per Carpediem: non fare la ruota, come il pavone, anzi sì, falla! Io la farei con una recensione così. Evvai! ;))