LA SFIDA

LUCI E OMBRE . . . (2a parte)

Essenze

L'odore di carbonella che arde nei bracieri.

Penetra acre e intenso nelle narici se passeggi nei vicoli di paese o nella città vecchia.

Intravedi le nonnine dietro le tende all'uncinetto intente a scaldarsi.

Appena arriverà la bella stagione apriranno le porte delle loro case per sostare sedute davanti all'uscio.

L'odore forte di vernice, olio, inchiostro, tempera: colori che diventano emozione, pennellate di anima, di luoghi reali e della mente, foto di sabbia, sassi e mare.

Quello che si poteva intuire visitando le dodici mostre realizzate negli ultimi tre mesi a Brindisi grazie ad Adrena  e alla sua associazione di volontariato Espressione Libera.

Una possibilità per i giovani artisti e per la loro città, tra le meno vivaci in Puglia.

Perché l'arte è cultura, la cultura è futuro e speranza.

Il profumo delle arance nel giardino di mio padre; che meraviglia quello delle zagare a primavera.

Voglio chiedere a qualche esperto se ritiene sia possibile crescere aranci su un terrazzino in Lombardia.

Sarebbe stupendo averne un paio in vaso.
E sarebbe un miracolo se io riuscissi ad occuparmene! Normalmente riesco a far morire perfino le piante finte.

Le essenze di maestrale che forse si possono respirare attraversando in bicicletta il tanto criticato chilometro di pista ciclabile al centro di Viale Unità d'Italia.

E' vero, un km è poco, sono stati sacrificati posti auto, i lavori sono durati troppo ma da qualche parte bisognava pur cominciare.

E' il vento del rinnovamento: sono certa, qualcuno ne sarà stato piacevolmente colpito da quando c'è la raccolta differenziata in città.

Troppo poco quello fatto finora, condivido.
E' un inizio, fatelo lavorare il sindaco.

E' la stessa persona che quest'anno deve essersi inebriata dell'aroma di orecchiette al sugo, servite per i poveri la sera di Capodanno all'interno dell'ex palestra Gil.

Pare che il sindaco barese, da semplice cittadino, abbia servito ai tavoli insieme alle associazioni di volontariato, tra le quali sono stata lieta di ritrovare ancora Sant'Egidio.

Gli è stato contestato che ciò accade alla scadenza del mandato, pura propaganda elettorale.

Qualcuno sa dirmi se Di Cagno Abbrescia, suo futuro avversario ed ex Sindaco della città, si è presentato a quella cena? L'invito l'aveva avuto . . .

E non ultimo l'odore penetrante di alghe e di mare, quello stavolta non ho avuto modo di gustarmelo.

 
Vita di quartiere
Giorno di Natale.
Siamo in visita a dei parenti stretti che, fortuna e sfortuna loro, abitano in uno dei quartieri periferici tra i più malfamati di Bari.
Terra anni fa di Savino Parisi e dei suoi.
Gestivano il traffico di droga soprattutto.
Si narrava di un loro coinvolgimento nell'incendio doloso del bellissimo teatro Petruzzelli, il cui restauro è concluso e speriamo riapra prestissimo!
Terminata la visita, ci avviamo verso la nostra auto.
Un signore dall'apparente età di circa sessantanni è comodamente seduto sul cofano, com'è usanza locale anche in presenza di panchine nelle vicinanze.
Quelle sono riservate alle coppiette o agli anziani che giocano a briscola.
Altre due belle facce lo circondano.
Immagino la scena: il tipo non si sposta, mio marito perde in fretta la pazienza, l'ansia delle possibili conseguenze mi assale.
Niente di tutto questo accade.
L'uomo si alza e in dialetto intima a uno dei suoi di spostare il motorino parcheggiato dietro la nostra auto.
Tiro un sospiro di sollievo.
"Meno male che quello si è spostato va! Immaginavo la scena."
"Che scena? Ma sei matta? Sai chi era quello?"
"No! Chi era?"
"Giuanne 'u originale, il boss storico del quartiere."
A Natale sono tutti più gentili evidentemente, anche i boss della malavita, o semplicemente invecchiano anche loro.