LA SFIDA

SENZA PAROLE

Scuola materna parrocchiale.

Il personale è così composto: quattro maestre laiche, una maestra suora, tre ausiliarie di età superiore ai 55 anni, due suore di supporto in caso di necessità, una direttrice suora.

Visita a sorpresa dell'ispettorato del lavoro.

Un'ispettrice valuta attentamente che sia tutto effettuato in conformità alle normative.

I bagni sono perfetti, la cucina e la mensa in ordine, gli estintori sono stati verificati a tempo debito.

Le maestre hanno regolarmente seguito un corso di pronto soccorso.

C'è un piano di evacuazione, la gente interrogata dimostra di conoscerlo.

Il libro matricola è aggiornato, la valutazione dei rischi esiste; sottolineo esiste, perché purtroppo non sempre è così.

Stanno per andare via e decidono di parlare con una maestra.

Ultima arrivata. E' una ragazzina appena diplomata che è lì da nemmeno un mese. Sostituisce la titolare in maternità.

Domanda "Lei è stata informata dei rischi durante la gravidanza, l'allattamento e il puerperio?"

Risposta negativa.

La non conformità viene giustamente verbalizzata e si chiede alla scuola di dimostrare entro 20 giorni di aver correttamente informato il personale circa i suddetti rischi.

TUTTO IL PERSONALE, senza sconti. Suore e anziane comprese.

Per risolvere il problema saranno trasmesse delle lettere firmate in cui ciascuno attesterà di aver preso visione del documento di sintesi della valutazione dei rischi e ciò sarà sufficiente.

So di aziende in cui succede l'incredibile e neanche arrivano le ispezioni.

Ecco la sicurezza in Italia. Fate un po' voi.