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Creato da nnsmettodsognare il 17/03/2008

LA SFIDA

"La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che noi non abbiamo esplorato tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile" (R. Garaudy)

 

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COSA MI ASPETTEREI DAI POLITICI

Post n°16 pubblicato il 10 Aprile 2008 da nnsmettodsognare
 

AVVISO AI NAVIGANTI:

post lungo e molto probabilmente noioso. Se arriverete alla fine vi darò un premio!

La prendo molto alla lontana quindi abbiate pazienza.

"Azienda con Sistema Qualità ISO 9001"

Sarà capitato a tutti voi immagino di leggere questa dicitura sulle etichette dei prodotti che acquistiamo, primo fra tutti l'acqua minerale.

Quanti di voi sanno cosa significa una simile arcana frase? Che quell'acqua è forse migliore di un'altra senza dicitura?

Vorrei chiarirvi il concetto di qualità, per quello che intende appunto la ISO 9001, norma internazione volontaria rivolta principalmente alle aziende di prodotti o di servizi.

Non perché io voglia insegnarvi qualcosa, anche se volessi non ne sarei capace.

E di sicuro tanti di voi ne sanno più di me sull'argomento.

Il mio intento è trasmettervi la mia assoluta convinzione che certi principi sono basilari e realmente efficaci, quando ben applicati, per la buona gestione di un'azienda e per il suo successo.

Non solo, mi verrebbe da dire utili per le nostre relazioni sociali.

Ancora di più, indispensabili per la gestione della più grande azienda che abbiamo in Italia...l'Italia stessa.

E non certo perché lo dico io, ma perché i suoi risultati sono evidenti nel successo delle case automobilistiche giapponesi e anche in tante piccole e medie aziende italiane che hanno fatto propri quei principi e li hanno messi in atto nel loro vero spirito.

Tornando ai concetti, "qualità" è la capacità di un'azienda di soddisfare le esigenze del proprio cliente, sia espresse che implicite.

Centro della definizione sono dunque le esigenze del cliente.

Per fare il tipico esempio chiarificatore, non è che una Ferrari sia di maggiore qualità di una Cinquecento.

Le esigenze di chi acquista un'utilitaria sono ben diverse da quelle di chi compra un'auto di lusso. Se l'azienda che la produce riesce a soddisfare le aspettative richieste da chi vuole una macchinetta per la città, vuol dire che fa un prodotto di qualità.

Il problema per le aziende è come ottenere questo risultato.

Inizialmente si era pensato di controllare il prodotto finito per verificare che fosse privo di difetti.

Ci si è resi poi conto che questo controllo non è affatto sufficiente; quando hai ottenuto un prodotto difettoso, non lo metti in vendita, ma quale grave danno per l'azienda! E per di più le esigenze dei clienti vanno ben oltre il semplice fatto di avere un prodotto sicuro e non difettoso.

La qualità in realtà si genera nei processi che portano alla realizzazione del prodotto o alla fornitura di un servizio. Sono dunque i processi che devono essere controllati.

Ve lo spiego meglio: io cliente chiedo a un'azienda che produce ceci di farmi un'offerta per un certo quantitativo.

Se dunque voglio ceci non mi si mandi un foglio con scritto fave. Non mi si faccia perder tempo a contestare l'errore.

Che qualcuno controlli quello che ha scritto prima di mandarmi l'offerta.

E se questi ceci li voglio in dieci giorni, non mi si faccia aspettare un mese per carità!

Che qualcuno si assicuri di aver piantato i semi al momento giusto e consideri i successivi tempi di maturazione, raccolta e distribuzione in modo da garantirmi quanto io richiedo.

Che qualcuno insomma controlli i processi, l'offerta, l'ordine, la produzione, la distribuzione,  per fornirmi il prodotto che io ho richiesto nei tempi richiesti, cioè per garantire che le mie esigenze vengano soddisfatte, ovvero ancora per garantirmi qualità.

E se mi arriva la grandine, a me cliente non basterà certo sentirmi dire "Ci dispiace, i suoi ceci sono stati distrutti dalla grandine."

Quei ceci magari sono il piatto forte del mio ristorante, se non ci sono quelli la gente non viene. Io a mia volta perderò clienti senza quei preziosi ceci.

Pretenderò che qualcuno abbia già preso in carico l'imprevisto, ripiantato i semini, comunicato di quanto accaduto, acquistato i ceci all'estero pur di accontentarmi entro i tempi richiesti oppure offerto allo stesso prezzo una percentuale di ceci in più, in cambio dell'attesa maggiore.

Primo passo per soddisfare il cliente dunque è la gestione dei processi.

Ma non è finita qui!

La 9001 prevede anche che un'azienda che funziona in regime di gestione qualità debba tendere al miglioramento dei suoi risultati.

Si dovrà ad esempio pensare per gli anni successivi a come evitare il rischio grandine.

L'azienda si darà un obiettivo, misurabile per favore, non generico.

Ricoprirà una parte della superficie coltivata a ceci con una struttura antigrandine. Questo è un obiettivo ma non misurabile, non basta.

Penserà allora di ricoprire il 40% dell'estensione coltivata a ceci con un'idonea struttura antigrandine entro la fine dell'anno successivo.

Vi starete domandando, perché proprio il 40%? Non sarebbe meglio ricoprire tutta l'area coltivata?

No, per il semplice motivo che l'obiettivo oltre che misurabile deve essere raggiungibile.

Quel 40% pertanto sarà stato determinato sulla base del fatto che, da un'analisi dei dati accurata, qualcuno si è accorto che l'azienda ha solo un certo budget per i miglioramenti.

E' il massimo che l'azienda può fare per il prossimo anno.

Inutile raccontare frottole e pensare di fare cose che poi non si riusciranno a fare!

Bene, ora siamo tutti contenti: entro l'anno prossimo il 40% dell'area coltivata sarà a prova di grandine!

E' sufficiente? Certo che no!

Si dovrà fare un piano ben preciso di azione per stabilire esattamente tutte le tappe che porteranno alla costruzione di quella struttura e poterle così controllare.

Il miglioramento sarà gestito in qualità!

Si stabiliranno dei momenti di verifica: entro giugno ad esempio, qualcuno andrà a verificare se il materiale per la costruzione della struttura è arrivato, a che punto siamo rispetto a quanto stabilito dal piano.

E se le cose non dovessero coincidere con quanto inizialmente previsto, si prenderanno le dovute azioni per correggere l'andamento sbagliato, subito, prima che sia troppo tardi (si cominci a leggere Alitalia, come mai ce ne ricordiamo solo ora che siamo al fallimento?).

Vi ho raccontato tutta questa lunga e noiosa storia dei ceci per arrivare al punto.

Ognuno di noi ha un cliente, qualcuno che si aspetta di essere soddisfatto da noi. Fosse anche il collega che attende che io gli passi una pratica per fare la sua parte di lavoro.

Questi principi servono a tutti.

In particolare, ciò che mi premeva dire è che il nostro governo ha noi come clienti.

I cittadini si aspettano miglioramenti concreti.

Non vogliono slogan, neanche programmi vaghi.

Vogliono una gestione reale dei problemi.

Pretendono che qualcuno si ponga degli obiettivi misurabili e raggiungibili, (l'inflazione sarà diminuita del tot percento entro il, numero determinato sulla base di dati concreti non di fumosa propaganda elettorale), che tali obiettivi siano comunicati in maniera chiara, che alla luce di questi obiettivi si faccia un piano di azioni necessarie per raggiungerli, che qualcuno si renda conto che ci sono processi concatenati che portano al raggiungimento degli obiettivi, ad esempio l'emissione di leggi, che tali processi devono essere tenuti sotto controllo in ogni loro fase per essere certi del risultato, che quando ci si accorge grazie a questo controllo che si sta andando fuori dal target, occorre mettere in atto immediatamente delle azioni che riportino il sistema esattamente nella traiettoria giusta, che lo scopo ultimo è di avere un cittadino soddisfatto, una nazione più ricca ed efficiente e in continuo e progressivo miglioramento.

Sapete qual è il cliente più insoddisfatto?

Quello che non protesta. Semplicemente cambia.

Stiamo per assistere a un cambio di governo, con buona probabilità vincerà la parte avversaria a quella che finora ha governato.

Siamo insoddisfatti, delusi e sostanzialmente privi di fiducia.

L'utile dell'azienda Italia è un utile per tutti, politici compresi.

E l'utile di un'azienda dipende dai suoi clienti, dalla loro capacità di acquisto e dalla loro soddisfazione.

Che ne pensate, sarebbe bene cominciare a ragionare in questo modo anche per la pubblica amministrazione?


E come promesso ecco il premio: tutto quello che non vorrei più sentire e vedere.


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Commenti al Post:
akhenaton49
akhenaton49 il 10/04/08 alle 19:21 via WEB
Potremmo proporre allora un Ministero per il controllo di qualità sull'attività del governo, gestito da un esperto dello schieramento che ha perduto le elezioni. Potrebbe essere un'idea? Ciao. Ak
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 10/04/08 alle 19:26 via WEB
Non credo. Quello è ciò che fanno ora: semplice opposizione. Partiamo dagli obiettivi. Tu che sei di un preciso schieramento, sai dirmi che obiettivi numerici si sono dati nei loro programmi? Ciao
 
   
akhenaton49
akhenaton49 il 11/04/08 alle 11:39 via WEB
Neppure negli altri paesi "evoluti" i politici esprimono in campagna elettorale obiettivi definiti numericamente in forma chiara e controllabile. E lo dovremo fare noi? Nelle passate elezioni Prodi accennò ad alcuni interventi (vedi imposta di successione e tassazione delle rendite di capitale); perse consensi e fu il finimondo. Lo so che ciò che affermi sarebbe auspicabile, come lo sarebbe anche non avere a capo di uno schieramento politico un "soggetto" a cui, in altri paesi evoluti non verrebbe consentito neppure di presiedere un'assemblea condominiale, ma ... noi siamo fatti così ... Ciao Ak
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 11/04/08 alle 14:09 via WEB
E lo so che siamo fatti così, basta guardare i video. Ma non è certo un buon motivo per arrendersi.
Ak, se la vuoi sapere proprio tutta, non è che la qualità funzioni benissimo in tutte le aziende. Siamo riusciti da bravi italiani a prendere un International Standard, che davvero ha determinato il successo di aziende americane e giapponesi, e ridurlo a un ammasso di carte inutili, tanto che molti scambiano la certificazione per il marchio e le procedure, ovviamente da disattendere. Fatta la legge, trovato l'inganno.
Io so soltanto che sono stufa di sentire chiacchiere, voglio fatti; e per me i fatti sono soprattutto i numeri. Per quanto riguarda gli altri paesi, non sono un'esperta, non so come abbiano fatto, ma so solo che paesi come la Spagna e la Grecia, fino a qualche anno fa fanalino di coda, ci hanno abbondantemente superato in crescita economica.
Ciao.
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 10/04/08 alle 21:13 via WEB
Misa che è assolutamente da leggere, hai ragione. Anche senza premio. Ma la mia schiena ha raggiunto quasi il limite. Tanto lo ribecco, qui rimane no? Notte!
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 11/04/08 alle 07:04 via WEB
Penso di si, rimane! Mi dispiace un sacco per la tua schiena. Avrei voluto essere sintetica ma quando parlo di cose che non so se gli altri conoscono, cerco di spiegarmi come se parlassi a un bambino, esagero con i dettagli. Un bacione, buona giornata!
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 11/04/08 alle 10:35 via WEB
Mi aspettavo quanto meno paillettes e cotillons come premio ;) Molto interessante questo tuo post :)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 11/04/08 alle 14:02 via WEB
Bisognava dirlo a Silvio di mettere almeno un po' di fuochi d'artificio nel video in effetti :))
Ti ringrazio. Non ho soluzioni per nessuno, la mia è pura deformazione professionale. Se non mi si danno numeri concreti su cui ragionare, mi sembra di fare pura filosofia, e non sono mai stata brava in quella materia :))
Di sicuro credo di non essere l'unica a non poterne più delle chiacchiere. Ciao!
 
Tesi89
Tesi89 il 11/04/08 alle 16:29 via WEB
Stai sicura che hai ragione,non sei certo l'unica a volere più fatti e meno parole,soprattutto meno promesse tanto sbandierate in campagna elettorale,e poi cadute nel dimenticatoio..Non so com'è,ma quando un politico arriva al potere,anche con le migliori intenzioni,finisce sempre per farsi trascinare nell'ingranaggio e addio!..Non voglio apparire troppo disincantata o qualunquista,ma allora forse è il concetto stesso di politica,così come lo concepiamo nella nostra società , ad avere in sè qualcosa di sbagliato che riesce a contaminare chiunque si avvicini...Se fosse il momento di cambiarlo?Ciao!
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 11/04/08 alle 17:53 via WEB
Questa è la definizione che dà Wikipedia:
politica è quell'attività umana, che si esplica in una collettività, il cui fine ultimo - da attuarsi mediante la conquista e il mantenimento del potere - è incidere sulla distribuzione delle risorse materiali e immateriali, perseguendo l'interesse di un soggetto, sia esso un individuo o un gruppo.
Forse dobbiamo modificarla nella parte finale "perseguendo la soddisfazione di tutti i cittadini".
Certo che per ora mi sembra che l'abbiano applicata fin troppo alla regola, perseguendo l'interesse di un singolo politico o di un gruppo di politici :))
Potrei dirti che pure nei sistemi di gestione qualità si definisce una politica, ma te lo risparmio :)
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 11/04/08 alle 17:33 via WEB
Essendo arrivata a leggere fino alla fine del post, debbo pure fare una tesina per conseguire il Master o me lo consegni subito?.....;-)))) Gagliardi i due video, se non fossimo con le pezze al culo, potremmo pure fare quattro salti....(in padella)....;-))))))
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 11/04/08 alle 17:46 via WEB
Ma Carpe, sei tu la Maestra, lo dice pure il tuo nick :))
Era il mio lavoro e mi piaceva, ecco perchè ci ho messo tanto impegno. Prometto, cercherò di non farlo più :))
Vero eh? Musiche orecchiabili, ballabili, questo si che ci salverà!!
 
   
upmarine
upmarine il 13/04/08 alle 15:45 via WEB
Ahiahiahi. Si vede che sei giovane. Maestral e non maestra. Se se ne accorge la Carpédine le prende un colpo. Credo che abbia speso una decina di post per spiegare che il vento non va confuso con la professione.
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 13/04/08 alle 15:46 via WEB
Speriamo non se ne accorga allora :)
Il suo nick può essere sezionato, anagrammato, trasformato, quindi non si offenderà se le ho dato della maestra!
 
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 12/04/08 alle 12:45 via WEB
No c'è che dire voi ingegneri avete un marcia in più. :) Un abbraccio amica mia. :) E grazie. ps. vota bene però....:)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 12/04/08 alle 12:53 via WEB
Oggi è una bella giornata, sono felice di rivederti qui :)
Anche tu, mi raccomando :)
Un abbraccio grandissimo
 
upmarine
upmarine il 13/04/08 alle 15:45 via WEB
Non è ancora il commento che meriti, però: si vede che sei ingegnera.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 13/04/08 alle 15:48 via WEB
Si eh? Da cosa lo hai capito? :)) C'ho la fissa per i numeri!!
A proposito dell'ingegnera che sogna....incredibile....in effetti in genere gli ingegneri non sognano, neanche scherzano, ma a volte la vita è piena di sorprese :)
 
upmarine
upmarine il 14/04/08 alle 10:26 via WEB
Ed ora il commento vero. E ribadisco che sei un'ingegnera sognatrice. La prossima volta che pensi, anche lontanamente, che i politici siano persone per bene che aspirano al bene del paese cancello il tuo blog dalla lista degli amici. Via, un po' di pudore signora sognatrice. A tutto c'è un limite. Per quanto riguarda i ceci i clienti vogliono sapere: quanto vengono a costare i ceci, alla fine? Perché per mettere tutti i controlli e i controllori dei controlli, le spese aumentano. Alla fine la gente va al discount e compra la roba che alla barilla non ha superato la 9001 e la vende come sottomarca. Ciao, nnsds. Un caro saluto da UP.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 14/04/08 alle 10:31 via WEB
Sul fatto che i politici non sono persone perbene, certo Up, fin quando gireranno tanti soldi e tanti privilegi intorno al loro ruolo, per forza.
Pure un santo diventerebbe ladro lì.
Per il costo dei ceci ti sbagli: il costo dei ceci è una specifica del cliente, si concorda in fase di offerta. E non aumenta per via della qualità. Anzi magari l'azienda è disposta pure a ridurlo per non perdere il cliente.
I controllori, come li chiami tu, nelle aziende certificate sono in genere pochissimi, proprio per una questione di costi. Il vero controllo è affidato a tutte le risorse aziendali.....ecco perchè in Italia spesso la qualità non funziona :))
 
   
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 14/04/08 alle 10:33 via WEB
Comunque io resto sognatrice :)
Lo dicevano pure in azienda da me "possibile che tu ci credi sempre, ci credi ancora, vai avanti nonostante tutto?"
Ebbene si, perchè solo così non si cambia il sistema ma si ottengono dei piccoli miglioramenti, un po' alla volta, qualcosa si riesce a fare.
 
   
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 14/04/08 alle 11:21 via WEB
E in ogni caso, quando viene applicata bene la qualità,porta alla riduzione dei costi. Tu pensa, se un'offerta arriva sbagliata o non in tempo, se tu non sai come reagire agli imprevisti, se fai sempre ceci bacati, alla fine perdi i clienti e chiudi. Se riesci a gestire tutti i tuoi processi hai la possibilità di soddisfare i tuoi clienti e di aumentarli. Le aziende serie fanno un'analisi dei costi della qualità: costo\beneficio. Ora spendo tot euro per la struttura antigrandine ma l'anno prossimo riduco gli acquisti di ceci all'estero per una certa percentuale e risparmio tot euro. Un cliente non è soddisfatto se gli aumenta il prezzo del prodotto, stai sicuro.
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 14/04/08 alle 11:23 via WEB
ah Mr. Up, se vuoi puoi chiamarmi sogno come tutti gli altri, che sto codice a barre di controllo nnsds non è che mi piaccia tanto :))
Un caro saluto anche a te.
 
altro_che_mela
altro_che_mela il 02/12/08 alle 22:03 via WEB
ho letto. Ora però commento da me. Ciao bella :-)
 
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