LA SFIDA
"La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che noi non abbiamo esplorato tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile" (R. Garaudy)
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Il simpaticissimo post di Quoti sulle vicende sentimentali di suo fratello mi ha fatto venir voglia di parlare del mio, quello maggiore. Che magari a voi non interessa affatto, ma io scrivo qui come se fosse un diario privato tutto sommato. Lui è il primo della prima serie, io la prima della seconda. Mio padre, da bravo ferroviere, ha cronometrato i concepimenti con le due mogli. Talmente perfetto il calcolo che siamo riusciti entrambi a nascere il 21 agosto, a diciannove anni di distanza l’uno dall’altro. Ho pensato di scriverne così mi ricordo come è fatto e cosa pensa. Di lui sappiamo sempre poco e per trasposta persona perché rispettiamo la sua filosofia: "Se non ci sentiamo vuol dire che va tutto bene." Come dire che ci dovremmo incontrare almeno ai funerali e invece niente! Il suo teorema di vita ha infatti un corollario che recita: "Se uno è morto, è inutile andarlo a trovare." Direi che fila il discorso. Lui è stato l’unico assente al mio matrimonio, l’unico assente al funerale di nostra sorella. E per quanto ci sforziamo di essere arrabbiati per questo, non ci riusciamo mai. E’ fatto così e tanto ci basta. Succede in realtà che, all’incirca ogni due anni, me lo ritrovi all’improvviso all’altro capo del filo e ogni volta mi domando come fa a chiamarmi da casa di mia madre. Me lo immagino poverino, stressato dai continui: "E dai, ma almeno una telefonata a tua sorella, ora che sei qui, potresti farla!" Si trova in quella casa per "scelta casuale", quasi ogni volta che rientra dai suoi sei mesi sabbatici nel Salento. Lui in realtà abita in Piemonte con sua moglie ed una figlia ormai trentenne. Ci abita per i mesi invernali. Cura le immersioni e le riprese subacquee di cui, oltre che appassionato, ormai è un grandissimo esperto. Dire che è un tipetto alternativo è molto riduttivo. Intanto, come è evidente dalla foto, neanche la tenera età di ormai cinquantasei anni può impedire ai suoi capelli di crescere incolti in cima alla testa. Mio padre racconta di quando da ragazzino tentava di portarlo dal barbiere. Su di lui si narrano aneddoti di ogni genere. A me fa morire quello di mio padre che, dopo aver più volte intimato a mio fratello di non portare donne in casa quando non c’è nessuno, rientra all’improvviso dal lavoro una mattina e vede un’ombra fuggire e rintanarsi in bagno. Vestiti femminili giacciono sul pavimento. Mio fratello, nudo come mamma l’ha fatto, cerca di trovare riparo in camera sua. Mio padre riesce ad afferrarlo per un braccio e sta per tirargli un sonoro scapaccione quando lui tranquillo e sorridente gli dice: "Papà aspetta un attimo, che almeno mi tolgo l’orologio, sai non vorrei che si rompesse." Si narra di barboni ospitati in cantina, cani nascosti sotto il letto, uscite di casa in abito civile prontamente sostituito da sessantottine zampe lacere e sporche, utilizzando il gabbiotto del custode del deposito locomotive come spogliatoio, settimane intere fuori di casa senza che nessuno riuscisse a trovarlo finchè non si scopriva che le prove del suo complesso musicale si erano svolte in un determinato scantinato dal quale la mamma lo andava a recuperare. Ha fatto il batterista per anni, forse suona ancora non saprei, ha inciso anche con alcuni grandi e venduto discretamente un disco che riproponeva Africa dei Toto. Disegna molto bene e nonostante stia pochissimo con la sua famiglia e molto meno con noi, in realtà è molto legato a tutti. Io me lo ricordo quando piccolina mi faceva giocare ed i primi anni da sposato quando ancora ci degnava a Natale della sua presenza. Ricordo benissimo la fantastica vacanza in camper in giro per ogni cittadina del Salento fatta con lui e la sua famiglia quando potevo avere otto o nove anni. Ricordo il trenino che ci portava da Milano a Novara tutte le volte che andavamo a trovarli; facevamo la gara noi tre piccolini ad indovinare i nomi delle stazioni del percorso, e guardavamo la neve così strana e sconosciuta. Cecè io ti ricordo bene in realtà: magari il prossimo autunno quando abiterò dalle tue parti ci incontreremo ancora e ricorderemo insieme. Africa - Toto |
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ora si, ma non è stato sempre facile con un tipo così :-)
st'estate vado a trovarlo!
se ci vuoi andare, basta dirlo, che ti raccomando io :-) bacio!