Ci scrive un sollecito consumatore.
"Carissimi santi Coop &Co. non sono socio ma è come se lo fossi visto che lo è mio fratello. (!!!)
Vi scrivo perché voi soltanto siete attenti a qualunque sciocchezza possa venire in mente a noi consumatori.
Producete perfino i fazzoletti per il naso in carta riciclata quindi siete degni di sedere alla destra del Padre a prescindere dai vostri peccati terreni.
Volevo mettervi una pulce nell'orecchio, perché io non so come funzioni la produzione industriale e nemmeno ho idea dell'infinità di normative, leggi, leggine, direttive e raccomandazioni esistenti però so usare la rete, sono un consumatore moderno.
Ho avuto una piccola ulcera orale (ulcera orale = afta = piccola bollicina all'interno guancia che brucia quando mangi il sugo!) e mi sono documentato.
La mia fonte attendibile è Wikipedia!
Ebbene signori, vi ho colto in flagrante, voi usate l'SLS nei dentifrici, perdindirindina.
Non si fa così, da voi proprio non me lo aspettavo mica; quel prodotto lì (lauril solfato di sodio) è irritante per la pelle e può provocare afte.
C'è scritto chiaramente ai punti 6 e 7 della confusa bibliografia riportata sulla pagina internet.
Ho grandissima ammirazione per voi, ditemi cosa intendete fare per il futuro dell'umanità."
E meno male che non ha chiesto i danni.
Avete mai avuto un'afta? Immagino di si.
Avete mai pensato che possa essere stata causata dal dentifricio? Immagino di no, avremmo bollicine in bocca tutti quanti e tutti i giorni.
Siete consumatori Coop? Vi prego, anche se fosse, non ditemelo!
Potrei avere un'allergia improvvisa al vostro nick
Ogni prodotto cosmetico è accompagnato da un dossier di centinaia di pagine relative alla sicurezza dei componenti e del prodotto finale.
Paghiamo profumatamente una consulente esterna per questo, oltreché numerosi laboratori, cliniche ed università per test di ogni genere.
Per vostra curiosità, il lauril solfato di sodio è una sostanza ad azione detergente e schiumogena.
Praticamente è l'ingrediente essenziale della maggior parte dei dentifrici in commercio.
Il suo uso è considerato sicuro da molto tempo in base agli studi del CIR (Cosmetic Ingredient Review), un'organizzazione super partes che si occupa della sicurezza degli ingredienti usati in cosmetica, ed i cui risultati sono pubblicati nella letteratura scientifica internazionale.
Gli studi indicano che il lauril solfato di sodio ha potere irritante per la cute quando applicato in concentrazioni uguali o superiori al 2% e lasciato in loco per periodi di tempo prolungati; non reca danno alla cute sana ed integra nel caso di uso breve dell'ingrediente, seguito da risciacquo della zona di applicazione.
Chiaro che nei dentifrici è presente in concentrazione minore, chiaro che il dentifricio non lo tenete in bocca per qualche ora, chiaro che poi risciacquate con acqua. Chiaro o no?
I due articoli cui fa riferimento Wikipedia sono relativi a studi condotti su pazienti affetti da frequente ricorrenza di afte.
In questo caso gli studi hanno dimostrato che, se per natura sfortunata si è soggetti a questo tipo di lesioni, è meglio usare un dentifricio senza SLS consigliato dal dentista perché le bollicine diminuiscono rispetto all'uso di un dentifricio comune.
Due ore di lavoro mie e non so quante della consulente per riepilogare tutti i test fatti sugli ingredienti singoli e sul dentifricio e per leggere gli articoli citati dal consumatore, in english of course!
Grazie alla sollecitudine dei quasi soci Coop e ad un'enciclopedia online, a contenuto libero, redatta in modo collaborativo da volontari.
Io però ho imparato ancora!
Il problema o meglio la fortuna è che noi non produciamo in Cina! E per di più la Coop mette tanti di quei paletti che vanno ben oltre le normali richieste della legislazione (vedi non testato su animali o non contenente oli tropicali). Forse non ho espresso bene il concetto fondamentale: nessuno metterebbe in commercio un prodotto pericoloso per la salute alla luce delle conoscenze attuali. Ogni prodotto cosmetico passa attraverso autorizzazione ministeriale. Questa autorizzazione si ottiene solo dopo che hai dimostrato con documentazione e test clinici la sicurezza del prodotto. Un consumatore che mi dice di guardare su Wikipedia mi fa solo perdere tempo. Wikipedia non è una fonte scientifica attendibile. Su quella pagina c'era scritto erroneamente che l'SLS produce afte e poi si riportava a due articoli scientifici in inglese. Noi abbiamo dovuto approfondire qualcosa che già conoscevamo: abbiamo perso tempo e soldi e questo un vero socio Coop di sinistra non credo che lo augurerebbe. Comunque se vuoi ti mando un campione gratuito di dentifricio e facciamo pace :-)) Dai su!! Un abbraccio.
Mi dispiace ma la Coop non produce certa tipologia di prodotti, devi aver trovato lo scaffale vuoto e comprato un prodotto di marca senza accorgertene :-) Forse uno che comincia per Niv e finisce per a? Quelli contengono molti allergeni :-) Io sto per dimettermi, socio fedele :-)
frequentandoti!;-))))
Secondo ti faccio una domanda: trovi sempre tutti i prodotti a marchio in scaffale? O capita di non trovare il Coop? Alcuni punti vendita hanno questo vizietto, fanno sparire il prodotto a marchio per vendere quello di marca (non ti spiego come mai e soprattutto come funziona) e allora mi viene lo sconforto perchè tutto l'impegno che noi fornitori mettiamo per seguire i valori e la filosofia e fare un prodotto con ottimo rapporto qualità/prezzo viene meno di fronte a un buco deserto in uno scaffale. Ciao cara, tante cose belle :-)