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Creato da nnsmettodsognare il 17/03/2008

LA SFIDA

"La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che noi non abbiamo esplorato tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile" (R. Garaudy)

 

« DA UN PAESE A UNA FESTAACCADDE DOMANI »

DUE NOVEMBRE

Post n°137 pubblicato il 02 Novembre 2008 da nnsmettodsognare
 

Fossi ancora una bambinetta delle elementari, visto il tempo che c'è oggi da queste parti,  saprei bene come cominciare il consueto tema, che si è ripetuto uguale per tre anni.

"Oggi, giornata dei defunti, la mia famiglia ed io siamo andati come ogni anno al cimitero di Taranto. La fitta nebbia ed il freddo pungente creavano un’atmosfera di tristezza e invogliavano a rimanersene a letto al calduccio sotto le coperte. Ma noi ci teniamo a non dimenticare nessuno …."

Ogni anno eravamo lì, tra le tombe monumentali rosso-brune tinte dagli ossidi di ferro della vicina Italsider, oggi Ilva.

In mezzo alla confusione di questi giorni, tra odore di crisantemi e ceri.

A me piaceva andarci e domandare chi fossero tutti quei visi sconosciuti che sorridevano dalla fotografia in bianco e nero riprodotta sull’ovale di ceramica delle tombe all’interno delle cappelle di famiglia.

"Perché quello lì l’avete messo in alto mamma?"

"Quel signore non è della nostra famiglia, era un operaio che lavorava per mio nonno e non aveva soldi per farsi una tomba. E lui gli ha regalato il posto."

"E quel bambino? Anche i bambini muoiono mamma?"

"Quello era il figlio di un mio cugino, era tanto malato poveretto. La sua mamma da allora è stata sempre triste."

La cappella cominciava pian piano ad affollarsi di parenti.

Come un personaggio di favola compariva all’improvviso la strega assassina di guance.

Prendeva le mie e stringendole forte continuava a ripetere a mia madre: "Annetta, ma tua figlia più cresce e più assomiglia a tua madre. Sei identica a nonna Carolina bambina, vanne orgogliosa."

Mi dicevo che se avesse continuato ancora per un po', avrei  smesso di assomigliarci alla nonna.

Nella cappella della famiglia di mio padre non c’era mai nessuno.

Solo sua sorella,  continuamente affaccendata a togliere un fiore secco,  lisciare il lino della tovaglia sull’altare, accendere un cero,  versare acqua dalla brocca metallica nei piccoli vasetti di vetro.
"Papà ma la signora così bella che era la tua prima moglie non è la mamma?"

"No, lei è la mamma dei tuoi fratelli maggiori. Ma non parliamo di lei che c’è la zia. Vieni con me, andiamo a lasciare un fiore ad altri. Dove non va mai nessuno."

La prima moglie di mio padre era una siciliana, bellissima, dagli occhi e i capelli nerissimi.

Ogni volta a casa, nel vecchio album incartapecorito, mi incantavo a guardare le sue foto anni quaranta, sembrava un’attrice.

La famiglia di mio padre non accettò mai quel matrimonio.

La suocera di mio padre aveva  lasciato suo marito, rigido e freddo militare, per scappare con un attendente dello stesso, di molto più giovane di lei.

E quest’infamia perdurava sulla bella siciliana innocente e sui suoi figli, i miei fratelli, discriminati per questo da tutti i miei parenti.

Non si chiedeva di loro a mio padre, se commettevano qualche sciocchezza di ragazzini era colpa del DNA marcio.

Quando la loro madre morì giovanissima, nessuno si preoccupò di quei tre ragazzi se non mio padre.

E quanto fastidio dà ancora oggi quel posto occupato in cappella, tra i più bassi e accessibili, dal mio nipotino, morto a pochi giorni dalla data presunta del parto per un errore medico.

Nessuno andava sulla tomba del giovane attendente, morto prematuramente anch’egli.

Noi si e continuavamo il giro per tutto il cimitero in cerca delle tombe abbandonate e polverose, quelle sulle quali nessuno posava un fiore da tempo.

Lasciavamo il nostro pensiero a persone mai incontrate e così voglio fare oggi con mio figlio visitando un intero cimitero sconosciuto. 

Per non dimenticare.

Ad esempio a me piace il sud - N. Di Bari

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Commenti al Post:
bimbayoko
bimbayoko il 02/11/08 alle 08:32 via WEB
Ho letto con attenzione questo post,come sempre sai tratteggiare in modo mirabile persone,situazioni,stati d'animo...Un abbraccio affettuoso,Martina
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 02/11/08 alle 08:42 via WEB
Credo di essere stata molto fortunata Martina, ho avuto dei genitori speciali e credo sia grazie a loro se riesco a trasmettere quello che sono. Grazie, un abbraccio dolce anche a te.
 
hengel0
hengel0 il 02/11/08 alle 10:18 via WEB
SERENA DOMENICA .. Un augurio di serenità per questa Domenica .. con affetto e amicizia Hengel
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/11/08 alle 06:56 via WEB
Ti ringrazio e ricambio per questo lunedì :-)
 
Tesi89
Tesi89 il 02/11/08 alle 12:06 via WEB
Fra poco andremo tutti al cimitero a trovare mia madre: quando vede la sua foto sulla lapide mio figlio dice che se la ricorda ancora benissimo...pensa che non aveva neanche tre anni quando è morta...Un sereno due novembre anche a te.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/11/08 alle 06:58 via WEB
I bambini ricordano tutto Tesi. Io ricordo perfettamente un vestito che indossavo all'età di due anni perchè l'aveva cucito mia madre, un vestitino estivo di lino bianco senza maniche con una tasca a forma di cuore rosso con pois bianchi sul davanti. Ecco perchè ci tengo a insegnargli questa tradizione, ricorderanno senza dubbio questo sconosciuto cimitero veneto e quello che abbiamo fatto ieri. Un abbraccio.
 
acquario58g
acquario58g il 02/11/08 alle 13:00 via WEB
una preghiara x tutti i defunti..buona domenica-ps.la descrizione, ricordi, un po' di tutti noi bambini.............
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/11/08 alle 07:00 via WEB
Molti bambini della nostra età hanno avuto la fortuna di avere dalla loro famiglia e scuola, intonate a trasmettere loro gli stessi principi. Oggi la vedo sempre più dura :-( Grazie del commento, ripassa quando vuoi.
 
EvolutionMoka
EvolutionMoka il 02/11/08 alle 14:53 via WEB
Sai parlare della tua infanzia e della tua famiglia come fosse un romanzo intingendo la tua penna nell'inchiostro dei ricordi... è capace di farlo soltanto chi ha mato davvero quel periodo della propria vita
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/11/08 alle 07:03 via WEB
Ho amato e amo ancora molto i miei genitori e quello che mi hanno insegnato. I ricordi sono sempre più vividi e forti da quando sono qui, scrivo per non dimenticare e per trasmettere. Sono un albero senza radici, queste parole le ricreano e mi permettono di continuare a vivere.
 
Gioiasole
Gioiasole il 02/11/08 alle 18:19 via WEB
Mi sono chiesta - alla fine - se riuscirò anch'io, un giorno, a dare voce in questo modo così pulito ai miei ricordi. Senza romanzare nulla: eppure ho sentito tanta emozione. Un abbraccio, Lu
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/11/08 alle 07:05 via WEB
Tanta emozione è quello che ho provato io ricordando. Come ho detto a Giò, mi sento un albero senza radici e forse è per quello che riesco a dare voce ai miei ricordi. Ne ho bisogno. Grazie Lu, un abbraccio anche a te.
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 02/11/08 alle 18:47 via WEB
Chissà com'è il cimitero di Taranto... nei nostri cimiteri non ci sono cappelle di famiglia, solo una o due per cimitero; le tombe sono tutte colme di fiori in questi giorni, tranne poi vederne una buona parte abbandonate per il resto dell'anno... mette tristezza. Il vecchio cimitero di montagna dove portavo mia mamma in visita dei suoi parenti era bellissimo... se può essere bello un cimitero.. io non ho paura dei morti.. e lì, si accendava una candela anche per quelli le cui tombe non c'erano più, ma il cui pensiero tornava ancora in quei giorni. Ciao ragazza, un abbraccio.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/11/08 alle 07:10 via WEB
Forse a Udine o a Trieste ci saranno più cappelle di famiglia. Taranto è una città di media grandezza. La cappella di mia madre l'ha realizzata suo nonno, che di mestiere faceva per l'appunto il costruttore. Anche il palazzo di via Oberdan, che citavo due post fa, l'ha costruito lui. Per il resto, ci sono anche lì tantissime tombe singole e gli ossari. Il cimitero che abbiamo visitato ieri era come quello che descrivi tu, poche e piccole cappelle,tante tombe singole, per lo più sotto terra e ossari. Abbiamo avuto difficoltà a trovare una tomba senza fiori. Ma poi, dopo svariati giri, ne abbiamo trovata una con fiori secchissimi, tutti marroni. Un signore morto nel 1980 e deposto lì dalla moglie e dai quattordici figli, i cui nomi erano tutti incisi sulla lapide. Abbiamo recitato il padre nostro e pregato per lui, per la sua numerosa famiglia, per la nostra e per tutti i defunti nostri e dei nostri cari. I bambini erano tutti attenti. E'stata molto bella come esperienza. I cimiteri di montagna devono essere davvero molto belli nella loro immagino semplicità. Io vorrei essere messa nella terra e ricordata da una semplice croce di legno, ma finirò insieme agli altri tra i marmi sovrastati dall'angelo. Tradizioni di un tempo. Un abbraccio.
 
koradgl1
koradgl1 il 02/11/08 alle 19:19 via WEB
Ho ricordi simili da bambina, ho continuato quelle visite anche in seguito, finché non sono mancati i miei genitori. La morte di mia madre è stato una specie di diga per il mio comportamento, da allora ho preferito andare a trovarla nei giorni senza fiori, nei giorni di silenzio, ho cominciato a non sopportare le tovaglie di lino inamidate, i marmi tirati a lucido. Spero che Loro mi perdonino, non sono andata neanche oggi da Loro non ci riesco proprio... Grazie per avermi dato l'opportunità di dedicare almeno il mio pensiero e ribadire il mio amore anche dopo la vita
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/11/08 alle 07:13 via WEB
Ma certo che ti perdonano cara. Anche noi andavamo spesso durante l'anno, con il cimitero deserto, magari nei pomeriggi d'inverno che faceva pure un po' timore passeggiarci. C'era ogni volta una signora sulla tomba del figlio. Ci passava una crema per pulire l'angelo ed era l'unica statua sempre bianchissima in mezzo alle altre rossastre. Sentivi il rumore dell'acqua che ticchettava sulla brocca di metallo quando l'andavi a riempire. E potevi raccoglierti nel silenzio e nella preghiera. E questo è quello che conta per noi e per chi non c'è più, in qualsiasi momento lo si ritenga opportuno. Un forte abbraccio.
 
goldkampa
goldkampa il 02/11/08 alle 21:01 via WEB
Quest'anno è stato un 2 Novembre particolare per me..Ti dirò non mi piacciono i cimiteri,ma non per paura od altro,solo che proprio non riesco a coglierne la sacralità del luogo.Mi è sembrato di celebrare un ricordo in un"dimenticatoio"...
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/11/08 alle 07:16 via WEB
Il due novembre è davvero difficile trovare la concentrazione necessaria. Anche questo giorno viene vissuto da alcuni come un business. Ricordo mia madre che comprava i crisantemo a Bari in qualche piccolo negozietto pur di non prenderli a Taranto davanti al cancello di ingresso, dove costavano sempre almeno il doppio. Quando la si vive come un obbligo della tradizione, difficile sentire la sacralità del luogo e del momento. Queste cose però, se ci si mette in ascolto, si possono ritrovare nel silenzio del proprio cuore in qualsiasi giorno dell'anno.
 
altro_che_mela
altro_che_mela il 03/11/08 alle 00:11 via WEB
molto sentito il tuo racconto, brava :-) . Mi capita di pensare ai miei morti a Natale o in qualsiasi altro giorno, e magari il due novembre neanche ci penso. Ognuno ha un suo modo personale di affrontare la questione morte e di ricordare. Ciao bella :-)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/11/08 alle 07:19 via WEB
Certo cara. Come ho detto a qualcuno più su, fisso i ricordi con la scrittura per non perdere radici e memoria. E mi fa sentire meglio farlo. Ma poi anch'io ricordo i miei morti in tanti momenti che non c'entrano nulla con il due novembre. Come per ogni cosa, il modo di affrontare la vita e i suoi momenti è sempre del tutto personale. Ed è questo il bello di essere uomini :-) Buona giornata :-)
 
upmarine
upmarine il 03/11/08 alle 00:57 via WEB
E' l'unico motivo per cui esistono le tombe. Affinché resti il loro ricordo in chi rimane. Per questo commento ho dovuto rilanciare tre volte il mio browser. Un abbraccio.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/11/08 alle 07:20 via WEB
Questa cosa del browser è inquietante. Ora mi informo Up. Ho idea che ci sia un qualche virus, di origine celtica o longobarda, che fa questo :-) Bacione!
 
Coulomb2003
Coulomb2003 il 03/11/08 alle 18:24 via WEB
Ieri a Bari è stata una giornata tra il sacro e il profano. A Nord della città c'era via Tommaso Fiore ingolfata da auto in cerca di parcheggio. A sud, a pane e pomodoro, c'era chi faceva il bagno.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 03/11/08 alle 18:29 via WEB
Bella la mia città :-) Io ci abitavo di fronte a via Tommaso Fiore. Potevo arrivarci dalla stazione con il treno della Bari Nord e chiedere un biglietto di sola andata per il cimitero :-)
 
ilike06
ilike06 il 03/11/08 alle 23:28 via WEB
come sai, ho passato il fine settimana a tinteggiare e mi è dispiaciuto non poter accompagnare mia madre al cimitero.... comunque, è stato un 2 novembre.... estivo. altro che estate di San Martino... qui è estate davvero....
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 05/11/08 alle 07:16 via WEB
L'accompagnerai un'altra volta Ili, è lo stesso. Non sai quanto vi invidio :-) Ieri Venezia - Milano, Milano - Venezia tutto il tempo a piovere, non ha mai smesso e a tratti anche con violenza che era pure pericoloso guidare.
 
buknowski
buknowski il 07/11/08 alle 11:12 via WEB
Al cimitero di Taranto ci sarò stato due o tre volte perché lì non avevamo nessun parente, essendo la mia famiglia tutta campana, ma ricordo benissimo le tombe monumentali rosso-brune tinte dagli ossidi di ferro.
 
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