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Creato da nnsmettodsognare il 17/03/2008

LA SFIDA

"La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che noi non abbiamo esplorato tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile" (R. Garaudy)

 

« SOLIDARIETA' DA UN PAESE A UNA FESTA »

CREIAMO L'ATMOSFERA

Post n°135 pubblicato il 29 Ottobre 2008 da nnsmettodsognare
 
Tag: Ricordi

Il primo panettone è andato.

Mio figlio ne va matto, d'altronde è tutto la mamma lui.

Non abbiamo saputo resistere alla tentazione di uva passa e canditi, alla morbidezza dell'impasto, alla crosticina attaccata alla carta, al panettone insomma.

Verrebbe da dire che il Natale comincia sempre prima da qualche tempo in qua.

Eppure i ricordi trasmessi dalla mamma mi avvertono che questa non è una novità.

I preparativi per le festività natalizie cominciavano, ormai sessanta e passa anni fa, subito dopo la giornata dei defunti.

Nella vecchia casa di via Oberdan, di poco distante da quella d'infanzia di Writer ho scoperto, si faceva ordine nel piccolo ripostiglio.

Si levava tutto quanto ammassato davanti allo scenario del presepe.

Un paesaggio di cartapesta che partiva dal soffitto e scendeva dolcemente fino a terra.

Ogni anno il mio prozio vi aggiungeva un particolare, una casetta, un personaggio.

Lavorava con pazienza sotto lo sguardo attento e meravigliato dei bambini di casa, mia madre e mio zio.

Riaggiustava con acqua, farina e fogli di giornale qualche pezzetto rovinato, riverniciava le montagne, raccoglieva muschio fresco dai muretti a secco delle campagne tarantine per realizzare il prato.

Risistemava le luci che magicamente facevano il giorno e la notte.

Si accertava del funzionamento del lavandino nascosto che, attraverso un circuito chiuso messo a punto artigianalmente, creava  una cascata ed un laghetto di acqua vera.

Le statuine le ha ancora mia madre.

La Madonna con il velo sbeccato, il pastore cui manca una mano.

Ed il grande Gesù Bambino che i miei fratelli ed io abbiamo portato in processione la notte della Vigilia per anni a Bari.

Mia madre al pianoforte suonava la Pastorale tarantina.

Noi tutti compiti in fila, dalla più grande alla più piccola, percorrevamo le scale in su e poi in giù per portare con quel bimbo la pace ai vicini, attenti ai bagliori della candela riflessi sul viso d'angelo della statua.

Natale è sempre stato un momento magico e prolungato nella mia infanzia.

Portando con sé i ricordi della sua, la mamma ci coinvolgeva in mille attività fin dalla fine di novembre.

Non c'era un pezzettino della casa che non dovesse essere decorato dai nostri lavoretti.

Porte, finestre, davanzali, tutto doveva brillare e trasmettere il senso della festa, della gioia, del calore, della famiglia.

Ogni anno partecipavamo alla costruzione di un albero e di un presepe diversi.

Era un attimo di felicità indescrivibile quello nel quale mio padre ci invitava a cercare con lui un ramo secco, negli angoli più lontani di quel posto incredibile in cui lavorava: il deposito delle locomotive

Lui dirigeva la baracca e aveva facoltà di chiamare uno degli addetti per far potare i grandi alberi del giardino.

Il ramo tagliato arrivava nelle mani entusiaste di noi bambini.

E via con colori e pennelli a renderlo oro, argento, rosso.

L'anno del terremoto, chi se lo scorderà.

Fu quello del piccolo tronco dipinto di bianco al quale appendemmo sacchetti di stoffa colorata ripieni di dolci. Tutti pazientemente cuciti da mia madre.

Quel 23 novembre fervevano i preparativi.

Incantata guardavo girare la rotellina della macchina da cucire mossa dal movimento dei piedi della mamma.  

I miei sogni furono interrotti dalla sua voce perentoria: "La finisci o no di spingere così?", subito seguita dalle parole di mio padre, che tentavano di venir fuori con tono calmo e deciso: "Anna prendi i bambini e scendete giù per le scale senza spaventarvi. Andiamo tutti in deposito nel gabbiotto del custode."

Sono seguiti tanti Natali, quelli tristi dopo la morte di mia sorella, per anni siamo riusciti soltanto a dirci auguri, nascondendo le lacrime in mezzo alla desolazione della casa grigia come il resto dell'anno.

E poi il Natale in cui aspettavo il grande, l'orsetto di peluche già pronto tra i doni per lui che ancora doveva venire al mondo.

Il Natale a soli otto giorni dal secondo parto, tutti a nanna prima di mezzanotte.

Quest'anno torno a casa a rivivere quelle atmosfere insieme ai miei bambini che cominciano ad apprezzarle.

A risentire il profumo noto di vincotto, miele e mandorle, il suono stridulo ma familiare del piano scordato, il calore degli affetti e delle tradizioni da tramandare.

Con la possibilità di condividere tutto questo con qualcuno di voi, dono molto gradito per questa festa.

Pastorale Tarentina - Coro Tarenti Cantores

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Commenti al Post:
cloudbreak
cloudbreak il 29/10/08 alle 19:23 via WEB
Ma siamo vicini a Natale?
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 29/10/08 alle 19:29 via WEB
per me si, non vedo l'ora :-)
 
   
cloudbreak
cloudbreak il 30/10/08 alle 07:30 via WEB
Orologio guasto?
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/10/08 alle 16:58 via WEB
probabile ma che importa :-)
 
     
cloudbreak
cloudbreak il 30/10/08 alle 19:34 via WEB
Comuneuq, se t'avanzasse una fettina di panettone, passa qua....
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/10/08 alle 19:39 via WEB
ah lo vorresti!!!! bravo, bravo, ma non è Natale :-) e poi sono passati gli Unni, che saremmo mio figlio ed io
 
     
cloudbreak
cloudbreak il 30/10/08 alle 19:48 via WEB
No, inatti, non è Natale. Ma un panettone si deve mangiare solo a Natale? Quindi, passa qua. E se son passati gli Unni, ci saranno anche gli Altri, no?
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/10/08 alle 19:52 via WEB
No, infatti noi l'abbiamo mangiato che è ancora ottobre. Gli Altri possono anche passare ma non trovano più neanche le bricioline attaccate alla carta; gli Unni hanno fatto fuori anche quelle :-)
 
     
cloudbreak
cloudbreak il 30/10/08 alle 19:59 via WEB
Caspita, proprio parenti di Attila. Con la differenza che dove passava lui non cresceva più l'erba, mentre dove passate voi non resta più un panettone....
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 31/10/08 alle 06:47 via WEB
:-) io ho il nome di un famoso re di Francia, mio figlio quello di un famosissimo re barbaro...
 
mati33
mati33 il 29/10/08 alle 19:28 via WEB
Ricordo anche io quel 23 novembre...ricordo benissimo tutte le feste trascorse i famiglia, quest'anno me le godrò ancora di più senza l'idea di dover lasciare questi posti, idea che mi prendeva nel momento in cui arrivavo....e poi ti aspetto, qualche lucetta inizia ad esserci anche qua, pronta ad essere accesa presto :)))
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 29/10/08 alle 19:32 via WEB
E' vero, quella sensazione la provo anche io ogni volta che vengo giù. E ogni volta che ritorno a Mestre mi sembra quel primo settembre 2006 quando ci ho messo piede la prima volta, un ritorno a casa senza che sia veramente casa. Per fortuna ho marito e bambini, anche se non è casa, è famiglia, che è molto. Tu sei una delle candidate a condividere le lucine accese, ci conto davvero :-))
 
carpediem56maestral0
carpediem56maestral0 il 29/10/08 alle 19:57 via WEB
Aaah, ma allora non è solo il consumismo che ci costringe ad anticipare le feste, che stiamo mettendo via le zucche e ci troviamo circondati dalle zampogne...C'entra anche la golosità!!!;-)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/10/08 alle 06:46 via WEB
Delle zucche ne facci volentieri a meno Carpe, non fanno parte nè della mia tradizione culinaria, nè della tradizione festaiola...comincio a pensare all'atmosfera di pace (e golosità!) e al bimbo da accogliere accanto ai miei :-)
 
ilike06
ilike06 il 29/10/08 alle 22:49 via WEB
io vivo con un figlio che pensa e sente il natale già a settembre.... :) e poi, a casa mia, spesso si sente musica natalizia anche ad agosto.... quando i miei musicisti lavorano a qualche arrangiamento... eh eh
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/10/08 alle 06:47 via WEB
La pastorale non pensavo di trovarla su Youtube; mia madre ora la suona ogni volta che vado giù e i bambini ballano come facevamo noi da piccoli :-)
 
upmarine
upmarine il 30/10/08 alle 00:53 via WEB
ATTENZIONE ATTENZIONE: E' SEVERAMENTE VIETATO PREPARARE IL PRESEPIO PRIMA DELL'OTTO DICEMBRE, FESTA DELL'IMMACOLATA. PRIMA LE PETTOLE E POI IL PRESEPIO. Scusami se ho usato le maiuscole. Me ne sono accorto quando era troppo tardi.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/10/08 alle 06:44 via WEB
Ma quel presepio era un monumento, richiedeva tempo. A casa a Bari, prima le pettole delll'Immacolata, semplici, con il baccalà, con l'uva passa e poi il presepio!!!
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 30/10/08 alle 09:06 via WEB
Bè, a me mi commuovi, che dire.. belli i tuoi natali; dei miei da piccola mi ricordo poco o nulla, solo i nonni forse.. da quando ho avuto le rane invece è stata una bella festa. Un bacio con lo schiocco.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/10/08 alle 16:59 via WEB
Non troppo spero, che non è il caso, sorridi! Bacione grandissimo con doppio schiocco anche a te :-)
 
mon1974
mon1974 il 30/10/08 alle 10:17 via WEB
Alessanro è preoccupato perchè in casa nostra non c'è il camino, quindi " mamma, ma dove li lascerà i regali Babbo Natale, non abbiamo il camino noi"...gli ho detto che passerà dalla finestra, con i bambini anche il Natale ha un sapore diverso:-)) Baci!
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/10/08 alle 17:00 via WEB
Babbo Natale è magico, fa quello che gli pare :-) I bambini rendono tutto speciale! Bacione.
 
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 30/10/08 alle 15:29 via WEB
Ho una passione per il panettone, lo potrai mangiare tutto l'anno, ma quando lo vedo spuntare nei supermercati, viene tristezza, perché mi ricorda che il Natale è sempre più vicino e il Natale lontano dalla famiglia non è mai così bello. Che sì, mi capita qualche volta di non tornare a casa per Natale. Poi il Natale porta con sé tutti i ricordi dell'infanzia e un Natale "come si deve" andrebbe passato con i bambini, e non solo per vederli scartare i regali, ma per il raccontare delle favole oppure dei semplici ricordi dei Natali andati.
Bel post... mi ha fatto venire "saudades" :)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/10/08 alle 17:02 via WEB
Natale lontano da casa, dalla famiglia e dalle favole è davvero triste :-(
Spero che almeno gli amici sopperiscano in parte a tutto questo. A volte mi pare Quoti, che il tuo Portogallo e la mia Puglia abbiano molto in comune. Mi piacerebbe un giorno visitarlo, magari ci andiamo insieme :-)
 
EvolutionMoka
EvolutionMoka il 30/10/08 alle 20:34 via WEB
E' da anni ormai che Natale per me non significa più niente... tutto mi sembra stupido e finto... però quando ero bambino era magia. Dall' otto dicembre si entrava in un periodo meraviglioso fatto di luci, dolci e regali... ma anche tanta spiritualità. Adesso non ho più niente di quello che avevo da bambino
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 31/10/08 alle 06:48 via WEB
Quello che avevi da bambino se lo cerchi bene vedrai che lo ritrovi nel tuo cuore. Conservalo con cura per poterlo tramandare un giorno e tutte le lucine e la spiritualità torneranno a scintillare.
 
ilmondodiAle
ilmondodiAle il 30/10/08 alle 22:07 via WEB
Mi piacerebbe ricreare quell'atmosfera calda e magica che c'era nei natali della mia infanzia...Il presepe era un rito irrinunciabile, riempiva una stanza della casa paterna, l'albero lo addobbavamo con le forme di cioccolato che diminuivano giorno dopo giorno, i dolci fatti in casa che avevano un sapore delizioso...Ora non è più così! Lo scorso anno è stato un Natale di speranza, quest'anno non sò come sarà. Al di là delle luci per strada, degli incanti delle vetrine, degli scambi di auguri, mi sembra che sia una corsa alla spesa e la fiera dell'ipocrisia...
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 31/10/08 alle 06:51 via WEB
Purtroppo si, per molto è un Natale consumistico, come tante altre feste. Anche se quest'anno con la crisi forse si sentirà un po' meno quest'ipocrisia. Come ho detto a Giò, lo spirito vero del Natale, che è festa di accoglienza, abita in noi che abbiamo avuto la fortuna di viverla così da bambino. Mai perderlo! Nonostante tutto. Mai smettere di sognare :-) Ale, BENTORNATA!!!! Un abbraccio forte.
 
altro_che_mela
altro_che_mela il 31/10/08 alle 00:02 via WEB
ecco, sì, meglio va, pensiamo al natale e a tutte le buone e belle cose che hai scritto. Per distrarci almeno un po'. E poi quest'anno voglio provare a farmelo il panettone! è un po' labporioso però. Auguri vè, se non ci sentiamo per le feste....ma no, non è ancora ora di auguri. E poi deve arrivare la neve prima, senza neve non è natale. Un abbraccio :-)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 31/10/08 alle 06:53 via WEB
Si dai, basta pensieri tristi che ce ne sono già troppi.Non è superficialità, è spirito di sopravvivenza. Il panettone un anno abbiamo provato a farlo...un disastro :-) viene duro e piccolino! La neve non c'è dalle mie parti, però rende ancora più magica l'atmosfera. Un abbraccio cara :-)
 
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