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Creato da nnsmettodsognare il 17/03/2008

LA SFIDA

"La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che noi non abbiamo esplorato tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile" (R. Garaudy)

 

« IN VERITA' . . . BUGIE E OMISSIONI »

RAZZISMO E DINTORNI

Post n°121 pubblicato il 10 Ottobre 2008 da nnsmettodsognare
 

C'era una volta un lupo.

Non era poverino un lupo come gli altri.

Quando era piccolo, era molto vivace, come tutti i bambini.

Così, durante uno dei suoi giochi allegri, gli era capitato di cascare su un tavolo dove erano disposti dei vasetti di colore.

La testa era diventata rossa, il corpo blu e giallo, la coda rosa ed i piedi verdi.

Non gli era riuscito di togliere quel colore in nessun modo.

Gli altri lupacchiotti avevano cominciato a prenderlo in giro, perché lui era diverso.

Finchè un giorno, stanco di essere discriminato, vide un negozio di parrucchiere e decise di tingersi tutto di nero come gli altri lupi.

E vissero tutti felici e contenti.

Sono certa che mi manca un pezzo.

Mio figlio in fondo ha solo cinque anni, mi avrà raccontato la favola a modo suo.

C'è qualcosa che stride fortemente con il mega cartellone colorato all'ingresso dell'asilo, il poster delle regole.

Regola numero tre: ognuno è uguale a te.

Resta comunque un sottofondo inquietante, la sensazione che certi atteggiamenti e la condivisione di certi modi di pensare siano sempre più diffusi, a ogni livello culturale, in qualsiasi ambiente.

I fatti di cronaca e le esternazioni dei politici e dei religiosi ispirano i miei amici di blog.

I post di Carpe, Carowalter e Writer inducono alla riflessione.

L'idea che mi sono fatta io, vivendo nel cuore della Padania, è che la violenza nasca nel cuore di chi è già violento di suo e di chi oppone muro alla conoscenza.

Se si parte dal concetto, spesso sentito ribadire da colleghi o conoscenti, che "Tutto ciò che è al di sotto del Po per me non esiste", è facile poi arrivare a frasi come "Certo picchiare è un'esagerazione, però in fondo si parla di clandestini."

Questo è ciò che più preoccupa.

Al di là delle ideologie politiche o della fede religiosa, sempre più si diffonde la convinzione che dobbiamo difenderci.

Arroccarci nel nostro piccolo castello di certezze e piccole ricchezze e puntare i cannoni, non si sa mai.

A volte addirittura corazzarci di falso cristianesimo.

Respirare antichi fasti di crociate e far la lotta agli infedeli, che siano musulmani oppure omosessuali, attentatori dei veri valori.

Assurdità che con i veri insegnamenti del Vangelo non hanno nulla a che fare.

Far la lotta perfino ai ricchi, così tout court.

Mi riferisco in questo caso alle parole del Papa: "Costruisce sulla sabbia la casa della propria vita  chi costruisce solo sulle cose visibili e toccabili, come il successo, la carriera, i soldi."

Che mi permetto di reinterpretare liberamente ed in maniera più esaustiva:"Costruisce la sua casa sulla sabbia chi accumula ricchezze soltanto per il suo insano egoismo, senza rendersi conto del mondo attorno e senza creare possibilità per gli altri pur potendo. Costruisce la sua casa sulla roccia chi non si fa usare dal denaro ma lo usa per il suo bene e per quello della comunità."

Questo soltanto, essere persone di cuore e di cervello, a prescindere da razza, ideologia, fede, è ciò che ci può ancora salvare e dare la speranza di un mondo vivibile e Umano per i nostri figli.


Per la mia amica Carpe: la carità cristiana
Se anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non avessi la carità,
sono come un bronzo che risuona o un cembalo che tintinna.
E se avessi il dono della profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza,
e possedessi la pienezza della fede così da trasportare le montagne,
ma non avessi la carità, non sono nulla.

E se anche distribuissi tutte le mie sostanze e dessi il mio corpo per esser bruciato, ma non avessi la carità, niente mi giova.
La carità è paziente, è benigna la carità;
non è invidiosa la carità, non si vanta,
non si gonfia, non manca di rispetto,
non cerca il suo interesse, non si adira,
non tiene conto del male ricevuto,
non gode dell'ingiustizia, ma si compiace della verità.
Tutto copre, tutto crede, tutto spera, tutto sopporta. 
 

(Prima lettera di San Paolo ai Corinzi)

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Commenti al Post:
mati33
mati33 il 10/10/08 alle 10:00 via WEB
Chiudersi in se stessi, non avere voglia di conoscere cosa c'è oltre la propria porta di casa provoca razzismo, anche nel proprio piccolo mondo che si vive tutti i gorni. Buona giornata
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 10/10/08 alle 14:46 via WEB
Carowalter aveva dato questa bella definizione:è razzista chi si sente superiore per cultura, religione, etnia, sesso, sessualità, aspetto fisico o altre caratteristiche. E il sentirsi superiore spesso nasce dalla non conoscenza. Un abbraccio.
 
pingo_pp
pingo_pp il 10/10/08 alle 13:16 via WEB
Il razzista è un debole come tutte le persone che hanno bisogno di manifestare la propria forza per imporsi. Tutte le esasperazioni nascono da gruppi che si uniscono come caproni al seguito di unico pazzo che propone loro una idea per affermarsi facilmente e brutalmente a scapito della libertà di tutti gli altri. Quando ci si lascia andare ai luoghi comuni e alle facili ragioni che danno la colpa di tutte le disgrazie della comunità a chi disgraziato lo è davvero è solo perchè non si ha la forza di darsi da fare per realizzare qualcosa di concreto per la comunità e cercare di aiutare il disgraziato a contribuire con le sue potenzialità al bene della comunità. Solitamente le persone discriminate, a iniziare dagli extra comunitari, provengono da culture in cui il valore della comunità è principe rispetto agli egoismi individuali e quindi avrebbero tanto da insegnarci per lo meno sui valori sociali fondamentali come la fratellanza, la solidarietà e l'uguaglianza che stanno diventando sempre più sinonimo debolezza, ciao.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 10/10/08 alle 14:50 via WEB
Quello che dici è sicuramente vero. Il problema che volevo sottolineare è che la cosa sta diventando più sottile e diffusa. Non è questione di compiere degli atti ma di giustificare o tollerare quelli di altri. Così da oggi cominciano le ronde leghiste a Venezia, nei luoghi "del commercio della merce contraffatta"...cioè alle bancarelle degli extracomunitari, e allo stesso modo 14 comuni friulani retti dal centro-sinistra, hanno approvato l'uso delle ronde. E' questo che spaventa, diventa normale ciò che dovrebbe quanto meno essere criticabile.
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 10/10/08 alle 14:54 via WEB
Molto bello; parte con la favola del piccolo (gliel'hanno raccontata a scuola?) e finisce con le parole di San Paolo passando attraverso il santo Padre. Ci si potrebbe parlare due ore.. altrettante riflettere. Parto dal Papa, credo che una volta tanto ciò che ha detto sia coerente con le parole della chiesa (che io non conosco benissimo, specifico) cioè se ci si dedica solo alle cose materiali come ci si può dedicare all'anima? E' quello che dice pure socrate..:) Per il resto sono d'accordo con te. La chiusura mentale deriva dalla chiusura culturale, è indubbio. Spero che le nuove generazioni abbiano modo di aprirsi a nuovi orizzonti di pensiero, potendo frequentare chi è diverso da noi solo per il colore della pelle, o per l'accento. Un pò come qui a bloglandia no? Ciao.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 10/10/08 alle 16:13 via WEB
Grazie cara. Si gliel'hanno raccontata all'asilo e detta così non mi sembra che porti buoni insegnamenti. Ma di sicuro manca un pezzo :) Il Papa ha senza dubbio detto una cosa corretta, quando ha affermato "non si può basare SOLO", però non si può vivere fuori dal mondo e poi prendersela con le banche o con chiunque. Come ho detto a Writer, un prete che stimo moltissimo disse che la carriera di per sè è il mettere a frutto un proprio talento, non è sbagliato farla, è sbagliato vivere solo per quella senza far crescere gli altri. Come gli industriali che si comprano la Ferrari e poi pagano a nero i dipendenti...
Le nuove generazioni mi sa che non sono messe meglio, visto che qui si sta facendo la lotta allo straniero, mi sa che saranno ancora più confuse. Qui a bloglandia si può tradurre anche il mio blog in arabo, figurati :))Un abbraccio!
 
   
quotidiana_mente
quotidiana_mente il 10/10/08 alle 17:57 via WEB
E' vero che c'è la lotta allo straniero, ed è percepibile, solo che si fa, spesso, finta di niente. Sì, c'è il razzismo (in varie forme e anche per via di religioni, accenti e luoghi di nascita). Credo anche che ci sia la voglia di fomentare questa paura dello straniero. Bel post.
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 11/10/08 alle 12:08 via WEB
Sai cosa dispiace? La generalizzazione da un parte e dall'altra. Si sente questa mancanza di presa di posizione da parte di chi è contrario a ogni discriminazione e dall'altra parte atteggiamenti violenti che poi ti fanno vedere razzismo un po' ovunque. E' un brutto modo di vivere quello che stiamo mettendo in atto. Grazie.
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 11/10/08 alle 17:55 via WEB
Non so dove cade! Bello il nuovo sfondo! ce ne sono di nuovi cosi? devo vedere anch'io.. sono un'abitudinaria terribile.. Naturalmente sono d'accordo con te sul fatto che un mestiere bisogna pur farlo, magari non a scapito di altri (nel senso famiglia) hai visto che cofferati ha mollato la candidatura per stare col figlio e la famiglia? eclatante... certo, lui avrà di sicuro qualcosa da fare comunque, per le persone "normali" è un tantino più difficile. Allora tu mi dici che il messaggio del Papa non è più attuale in pratica.. giusto? vado a fare le polpette, il brodo e lo strudel (il tutto basterà fino a domani a mezzogiorno, poi ci penserò!) Bacio!
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 11/10/08 alle 18:06 via WEB
Cofferati se lo può permettere di sicuro! Ed è certo che la famiglia per un cristiano (ma per qualsiasi uomo) non può essere sacrificata completamente a scapito di altro che sia carriera o sogni. C'è tutto un movimento riformista nella chiesa, diciamo un po' più aperto e soprattutto più concreto e realista e in fondo più vero, nel senso più aderente agli insegnamenti del Vangelo. Ma questo Papa lo sta distruggendo un po' per volta, e purtroppo tra i cattolici ce ne sono tanti ancora legati al catechismo delle dieci ave marie che riabilitano il peccato. Non è quello il messaggio. Questo Papa sta soltando allontanando ancora di più la gente da qualcosa che almeno potrebbe essere ispirazione di veri valori. Madonna e chi mangia a casa tua? :)) Lo strudel però lo potresti fare anche per me che sai che lo adoro!! In cambio ti mando un po' di focaccia barese che sto facendo per cena :))
Di sfondi carini praticamente c'è solo questo, con la versione blu anche. L'immagine è frutto della mia megalomania :)) se decidi di cambiare ne faccio una tutta per te!Un abbraccio.
 
Erasmo69
Erasmo69 il 10/10/08 alle 18:00 via WEB
Oggi vado di corso non ho letto il tuo messaggio ma l'ho stampanto perchè visti i commenti sarà sicuramente interessante. Lo leggerò nel we a lunedì il mio commento. Un sorriso e buon we, Eras
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 11/10/08 alle 12:09 via WEB
Ti ringrazio, quanto impegno! Mi fa piacere. Buon we.
 
Tesi89
Tesi89 il 10/10/08 alle 18:03 via WEB
Sono tempi difficili,la gente è impaurita e tende a chiudersi in se stessa e ad allontanare chiunque sia diverso da sè,incolpandolo di tutti i problemi della nostra società...e così la situazione peggiora ancora di pù,perchè senza apertura,comprensione e tolleranza un paese civile non può andare avanti.Dovremmo prendere tutti esempio dai bambini,che quando non sono influenzati dagli adulti riescono ad accettarsi senza problemi,da qualsiasi parte di mondo provengano...
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 11/10/08 alle 12:11 via WEB
I bambini, a causa di noi adulti, stanno imparando anche loro a fare differenze, per il modo di vestire, per le cose che si hanno, per gli atteggiamenti diversi. E poi ognuno se ne sta a casa sua, è questa la cosa più brutta secondo me. Non c'è voglia di conoscere, non c'è voglia di aprirsi, non c'è voglia di condividere. Ognuno a casa sua a curare il suo orticello. Ma che società è questa?
 
EvolutionMoka
EvolutionMoka il 11/10/08 alle 15:10 via WEB
E' razzista chiunque non cerca il confronto con gli altri perchè in qualche modo si sente superiore...
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 11/10/08 alle 15:43 via WEB
Allora concordi con la definizione data da Carowalter.
 
altro_che_mela
altro_che_mela il 12/10/08 alle 23:21 via WEB
l'invito è a non ragionare come Bossi. Bossi è nulla senza quella che lui chiama Padania. Per forza. Ha creato il suo piccolo mostro, perchè se avesse parlato dell'Italia sarebbe stato nessuno. Ma non è detto che TUTTI coloro che vivono nella pianura padana riconoscano Bossi. Indirettamente han dato forza alla Lega tutti coloro che al di sotto del Po - e sono stati tanti - hanno purtroppo votato il centro destra, ben sapendo che avrebbe governato con la Lega. Generalizzare un comportamento soprattutto se negativo può stancare chi quel comportamento non lo ha mai fatto proprio per cultura o per religione o per altro. :-)
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 13/10/08 alle 16:53 via WEB
Assolutamente si, l'invito è quello. Ho parlato della cosiddetta Padania solo perchè "ispirata" dal post di Carpe. Di fatto quello che tu sottolinei è verissimo; in tanti hanno permesso a Bossi di governare e non certo erano tutti del nord, anzi. Io non volevo generalizzare, scrivo come al solito di getto senza rileggere. Quello che volevo dire, l'ho espresso male qualche commento più su, è che ora a causa di qualcuno "pagano" tutti, si vede il razzista ovunque, solo perchè del nord. E questo giustamente come tu dici può stancare chi proprio non c'entra nulla con tutto ciò e non lo ha mai pensato. E magari ciò porta, in molti casi ma non in generale, a rinchiudersi e ad avere se non atteggiamenti razzisti almeno di indifferenza a quanto di ben peggiore sta accadendo e che per fortuna è provocato ancora da molto pochi.
 
altro_che_mela
altro_che_mela il 13/10/08 alle 23:02 via WEB
Le nostre parole hanno lo stessa valenza dell'informazione dei media. Quel che cambia è il numero di persone che legge e poi magari a leggerci qui siamo solo quelli già convinti che il razzismo è una brutta bestia. Invece la tv giunge nelle case di tutti con le notizie di parte. I partiti della sinistra in maggio u.s. hanno organizzato a Padova un grandioso meeting gastronomico con i lavoratori extracomunitari della provincia: riuscitissimo. Tu lo hai saputo? No. Chi ne ha parlato? solo il tg regionale. Ho organizzato un torneo di calcetto con squadre di operai di diversi paesi extra: con tanto di coppa, di consoli onorari a premiare, di inni dei paesi di provenienza, di cena pantagruelica. Chi ne ha parlato? Solo la pubblicità che io son riuscita a fare da me. Molti paesi del trevigiano ,del vicentino ospitano tanti lavoratori extra, hanno tutti una casa decente, un parroco ha messo a loro disposizione la chiesa per le loro preghiere, le banche hanno 'aperto' i cordoni della borsa per dare mutui e intanto raccolgono i loro risparmi; perfino le Casse peota (cattoliche) riescono ad avere la loro fiducia e la loro partecipazione ad iniziative comunitarie. Ma quanto di questo si sa in giro? chi ne parla? nessuno. L'unica voce antipatica che si sente sbraitare è quella di Bossi. E alla fin fine tutti poi sembriamo un po' razzisti. Ecco cosa mi preoccupa: l'informazione pubblica filtra le notizie. E diffonde solo quelle negative. Perchè? qual è il brutto gioco che si sta giocando?e soprattutto: a chi giova?
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 14/10/08 alle 06:43 via WEB
Per fortuna esiste la piccola e non diffusa informazione dei blog allora perchè in effetti di tutto ciò che hai raccontato io non ho saputo nulla. Io l'ho sempre detto, anche nei miei post più "cattivi" che tutto il mondo è paese, le persone senza cuore e cervello sono ovunque e che parlavo soltanto ed esclusivamente di quelli tra loro con cui ho avuto a che fare io. Giova all'opposizione? Giova al contrario a chi vuole fomentare certi atteggiamenti per avere sempre più sotto potere il paese, un po' come durante il periodo fascista? E' la crisi economica che genera certe frustrazioni? Non so. Ovvio che io sono convinta che non giovi proprio a nessuno. Ma di sicuro c'è da riflettere come mai l'informazione è sempre filtrata, non soltanto in questo periodo.
 
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