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Creato da nnsmettodsognare il 17/03/2008

LA SFIDA

"La speranza è la decisione militante di vivere con la certezza che noi non abbiamo esplorato tutti i possibili se non tentiamo l'impossibile" (R. Garaudy)

 

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GIOCHI DI OGGI, GIOCHI DI IERI

Post n°10 pubblicato il 28 Marzo 2008 da nnsmettodsognare
 
Tag: Ricordi

Mio figlio, che va all'asilo, mi ha sorpresa dimostrandomi di saper usare perfettamente il mouse colorando un intero campo di fiori su un sito web apposito.

Sceglieva un colore diverso per ogni petalo, si spostava con il cursore dopo aver fatto la sua scelta, cliccava e voilà, petalo rosa, o viola, o rosso.

No ma dico? Io il pc ho cominciato ad usarlo all'università, che mia madre era di quelle che nel vic 20 e nel commodore 64 ci vedeva chissà quali strane diavolerie che ci avrebbero alla lunga stravolto le menti.

I bei giochi di una volta, tuttavia, questi ragazzini se li scordano e così temo anche il senso dell'amicizia, del condividere quel poco che avevamo noi con gli altri ragazzini della nostra età, dello stare all'aria aperta.

Ve lo ricordate il gioco della campana?

Io ricordo che scendevamo in cortile, alla ricerca di qualche pezzo di muretto crepato da cui poter staccare una pietrolina bianca. Con quella tracciavamo per terra la scacchiera, segnavamo i dieci numeri e cominciavamo le gare a tirare il sasso sul numero giusto, raccoglierlo saltellando senza toccare le strisce divisorie e così passavamo intere mattinate.

Io poi avevo la fortuna di abitare in un deposito locomotive, una zona attrezzata per la manutenzione e il ricovero dei treni.

Una specie di mondo fantastico.

Mio padre dirigeva l'area, quindi noi potevamo tranquillamente andarci a giocare con i nostri compagni.

Al centro del deposito, lui amante del verde e della natura, aveva creato una zona di relax per i ferrovieri che, finito il turno, andavano lì a dormire, o a mangiare, in attesa del successivo treno.

C'era una bella vasca centrale con i pesci rossi, circondata da alberi e panchine e quattro aiuole molto grandi.

Ecco noi eravamo sempre lì, con le biciclette, oppure a saltare la corda, a raccogliere insetti mezzi affogati dalla vasca e porli amorevolmente sulle panchine ad asciugare per poi fargli riprendere il volo, a fare canestro nei cerchi di protezione della scala che saliva su su fino al grande faro per l'illuminazione del piazzale, a dondolare sull'altalena di legno, mia personalissima, che portavo giù da casa tutte le volte come una reliquia e appendevo ai due ganci sistemati al di sotto della pensilina per il parcheggio delle auto.

Per non parlare di quando andavamo nella zona più abbandonata ad ammirare la mitica E.636 e la locomotiva ancora più antica, quella a vapore, tutta nera e lucida, e il carro soccorso che tirava su i treni sviati, e la piattaforma girevole, grossa specie di fossato sul quale arrivava un binario morto dove il treno poteva essere completamente girato e riparato.

E poi tutti di corsa in bici per la stradina malmessa che portava fino all'ufficio di mio padre, entravamo in silenzio e restavamo incantati a guardare i pesciolini multicolore nel grande acquario dell'ingresso.

"Papà ma ci porti tutti al bar delle sud-est a prendere il gelato?"

E lui "attenzione, guardate il semaforo sul binario, è rosso; bene il treno è fermo ancora in stazione, possiamo attraversare tutti e mi raccomando in fretta."

E di quel gelato che usciva bicolor dalla macchinetta premendo la leva mi ricordo ancora il sapore inconfondibile.

L'inverno erano gare di monopoli, domino, shanghai, dimmi dammi e comanda, nomi cose e città.

Ecco, guardando mio figlio, spero non  avrà soltanto ricordi di dvd, ipod, play station e fiori colorati da solo davanti a un pc.

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Commenti al Post:
akhenaton49
akhenaton49 il 28/03/08 alle 11:15 via WEB
Leggendo ho fatto un tuffo in un passato ancora più remoto (ovviamente non parlo di quello egizio), il mio, in cui i giochi erano ancora meno tecnologici, sicuramente collettivi e a costo zero. Forse ne farò un post anch'io. Ciao. Ak
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 28/03/08 alle 11:16 via WEB
Bene, aspettiamo il tuo post!Ciao
 
upmarine
upmarine il 28/03/08 alle 12:35 via WEB
Per quanto riguarda tuo figlio dipende tutto da te e da tuo marito. Lascia perdere le colpe della scuola e degli amici. Finché è piccolo sei tu che gli dai l'imprinting. Leggigli le favole, raccontagli delle tue storie da bambina, affascinalo, sceglili la maestrina. Molte mamme credono che le scuole e gli insegnanti siano tutti uguali. Non è così. Se te lo puoi permettere scegline una buona. Anche a costo di andare all'altro capo della città. Aiuta tuo figlio a selezionare le amicizie. Trova dei genitori che la pensano come te e invoglia (non costringere) tuo figlio a frequentare il loro figlio. Spendi tutto il tempo che puoi per far capire a lui che esiste un mondo ancora più bello che quel PC. Che sappia usare internet e la mail va bene. Ma per disegnare dagli un foglio di carta ed una matita. Anzi, un foglio a righe. Così impara a infilare le lineette e i quadratini nel posto giusto. Che ai ragazzi d'oggi andrebbero tagliate le mani ed infilate un paio nuove.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 28/03/08 alle 12:42 via WEB
Si hai perfettamente ragione e infatti io cerco di farle tutte queste cose; mio marito legge le favole però. Racconto un sacco di storie di mamma piccola e nonna piccola e nonno piccolo. Per il disegno mi fa consumare qualcosa come 30 fogli al giorno perchè fino a quando non viene come dice lui, non è soddisfatto. Per la scuola, ne sto cercando una privata e affidabile. Per le amicizie, quello è un discorso difficile, in Veneto sono molto restii a fare amicizia. Per le righe, vedrò di mettere in atto il tuo suggerimento. E' che comunque ti spaventi un po', prima bastava la famiglia, e la scuola era dalla tua parte. Oggi sembra che non sia più sufficiente, ecco perchè un po' di preoccupazione.
 
ildemonologo
ildemonologo il 28/03/08 alle 20:43 via WEB
Solo per dire che la tua mente si è stravolta anche senza il vic 20....:P Baciotti.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 29/03/08 alle 08:32 via WEB
E tu, sei tornato dal Ledra, sei ricomparso, resuscitato, solo per dirmi questo!!! E lo sapevo già :)). Baci.
 
   
ildemonologo
ildemonologo il 29/03/08 alle 11:47 via WEB
E che ti dovevo dire? Ti ho anche linkata! In fondo ricorda che sei barese, il che non depone certo a tuo favore:)). Sei pure una collega, e questo è un grave affronto alla categoria che si considerava depositaria del maschilismo più puro ed intransigente! Pensa che in facoltà dove stavo io c'era una donna sola! Però un giorno ci devi raccontare come è stata la tua vita di facoltà...!:)) Baciotti
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 29/03/08 alle 12:03 via WEB
Una pugliese, sono talmente mista, vatti a leggere il mio post sulle tradizioni della tua città adottiva!! Avevo letto una barzelletta che diceva più o meno "si dice che la femmina della specie ingegnere esista ma nessuno ha ancora prove certe". Quando mi sono iscritta io eravamo 3. E va bene, buona idea, ci farò un post. Un abbraccio.
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 29/03/08 alle 17:01 via WEB
Mi stai pure cazziando? Ne so un certo numero di barzellette sulla femmina della specie ingegnere, ma non te le posso scrivere per ovvi motivi.:)) Ed è per quello che si frequentava assiduamente biologia ed economia e commercio... mi son fatto una cultura:))
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 29/03/08 alle 18:47 via WEB
si, si, pure noi andavamo in altre facoltà a cercare uomini degni di questo nome :)). Lo sai vero che l'ingegnere tipo è pelato, ha gli occhiali, un po' di pancetta, già a 19 anni? Non mi dire che sei così anche tu :))
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 29/03/08 alle 21:22 via WEB
Certo che l'ingegnere è pelato, ha gli occhiali e la pancetta a 19 anni... bella della mamma, NOI maschietti i voti ce li dobbiamo sudare :P (piccolo spruzzo di maschilismo invidioso e mefitico) mica come le sciantosette che andavano con la mini ingunale e le calze a rete. Ed infatti, quando sono passato dall'altra parte della barricata ero una belva assetata di sangue: ad una ho detto "brava, lei veramente è riuscita nel lodevole intento di non capire assolutamente nulla in cinque mesi di lezione...meriterebbe quasi di essere promossa..." (ma credimi, era veramente una zucca vuota: d'altronde che gusto c'è a diventare vecchi se non si può essere un po' bastardi?) :P Ho sempre avuto una chioma folta e fluente (per altro mi ha provocato infiniti grattacapi... e non per i pidocchi:)) in compenso il resto ce l'ho tutto a cui aggiungi anche l'alito puzzolente e la mano sudata e l'occhio di triglia... praticamente uno spasso!:))
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/03/08 alle 09:38 via WEB
ma sei meglio della tua foto allora :))
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 30/03/08 alle 11:36 via WEB
Svicoli ehhhh....:)
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/03/08 alle 12:26 via WEB
no, è che se ti dico tutto ora, poi non ci faccio più il post :))
 
     
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 30/03/08 alle 14:47 via WEB
premessa ho un fratello ingegnere. E debbo ammettere che voi siete tutta una "razza a parte" , con tutte le pi@@e ehmehmm segmentazioni che vi fate sulle vs. specializzazioni , i civili, gli elettronici i meccanici gli aeronautici, i navali i gestioniali etc etc ancora nn ho capito cosa mettete di solito nei due assi principali ( o meglio si pare che uno sia l'intelligenza ...poi in quale quadrante vi "autoposizionate" dipenda dalla specializzazione....:))) Se poi si introduce il parametro sesso .....( nel senso ing. femmine e ing. maschi ....:))) allora....saltano tutti i clusters....))))))) mah ...un giorno farò davvero uno studio sulla segmentazione ...degli ingegneri da morire dalle risate ...per una markettara come me ...che per voi ...sono al "di la del bene e del male" e cioè..valore nn pervenuto:))))))
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/03/08 alle 17:13 via WEB
Il termine "ingegnere" è usato spesso a sproposito. Se incontrate qualcuno che, secondo voi, sta solo facendosi passare per ingegnere, senza esserlo, potete sottoporgli questo test per distinguere la verità. Entrate in una stanza e vi accorgete che un quadro è appeso storto. Cosa fate? 1. Lo raddrizzate 2. Ignorate il problema 3. Utilizzate un sistema CAD per progettare una cornice autoraddrizzante ad energia solare, impiegandoci sei mesi e dichiarando continuamente ad alta voce che l'inventore del chiodo era un cretino. La risposta apparentemente corretta? La 3, ma un vero ingegnere non potrà che rispondere "Dipende", oppure rifiutarsi di trattare il problema dicendo con tono altezzoso: "E' un problema di marketing". Ecco come vedi sono cavoli tuoi Cora :))) Comunque c'è una gerarchia, prima i civili, poi i meccanici, con le varie sottospecializzazioni (aeronautici, navali, ecc.), gli elettrotecnici, gli elettronici, gli informatici e infine i gestionali, ma quelli valgono meno del due di briscola :))). I nucleari e i biomedici sono delle specie che non si sa ancora se esistono davvero :)). Lasciamo perdere poi le nuove lauree brevi, quelli proprio come se non li avessero mai inventati, non confondiamo i ceci con le fave mi raccomando :)).
 
     
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 30/03/08 alle 18:36 via WEB
ahhahahahhha fino a ad certo punto ho pensato che te fossi mio fratello stesso modo di approcciare ...nn i dico cosa succede quando dobbiamo mettere n quadro in casa....con i risulato che o li metto io ed il commento è : solo una markettara come te li poteva mettere cosi e mi calcola in microncm ( se esistono) di quanto il quadro è storto oppure nn si mette il quadro di deve fare utto uno studio di fattibilità ...di distanza dal soffito dal pavimento dagli occhi dal mbile dalla finestra ......:(((((((( o signur....... ... poi finalmente ti sei tradita ed è venuta la verità non sei un ingegnere o meglio sei proprio un ingegnere :) ...primi i civili eh ? te sei in civile? per caso ? ahahhahahaha e poi clamoroso i gestionali che schifate tutti ....siete proprio dei snob ...altro che markettari vi clusterizzo io :) tze tze.... ciao sogno
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/03/08 alle 19:22 via WEB
ah se è per questo pure per me un quadro è una faccenda seria, ma per questioni puramente estetiche, sono un'appassionata di arredamento e un mancato architetto in realtà!! No, sono quasi tra i paria, elettrotecnico :)) e poi per le cose delle quali mi sono occupata per lavoro alla fine mi scambiano tutti per una gestionale...oddio....che vergogna :))). E comunque sono un ingegnere donna, tutto un discorso a parte , non so ancora se sono come la donna invisibile (esisterà?):))). Sono contraria a qualunque casta e snobbismo Cora. Ciao guerriera, un bacio
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 31/03/08 alle 11:50 via WEB
La gerarchia vera è 1) meccanici (e tutte le loro specializzazioni, soprattutto NUCLEARE. E bada bene a come parli altrimenti vengo nella padania e ti torco il collo:)) 2) idraulici 3) elettronici ed elettrotecnici 4) civili (una cuccia di cane la sappiamo tirare su tutti, d'altronde il SAP è stato inventato per quello). Altre categorie non esistono...:))
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 31/03/08 alle 11:54 via WEB
E vabbè questa sarà la gerarchia friulana, da noi era come ho detto.Ma lo so che lo dici solo perchè tu sei un ingegnere meccanico! Siamo d'accordo sul fatto che le altre categorie non esistono :)). So' tossica, non hai letto? Se solo provi ad avvicinarti per torcermi il collo.....
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 31/03/08 alle 17:08 via WEB
Questa E' la gerarchia. IPSE DIXIT (che poi sarebbi io)!:)
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 31/03/08 alle 17:20 via WEB
Ah, era tuo il teorema allora!!! "La somma dei quadrati costruiti....." :))). Non è che va a finire come la storia delle superfici vero? A proposito, come è andata a finire? Ciao, ciao....sento uno strano formicolio intorno al collo:))
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 31/03/08 alle 18:41 via WEB
a proposito, lo hai visto il tuo gemello? c'è un tipo che si chiama a88 e si direbbe che sei tu sputato proprio :))
 
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/03/08 alle 08:32 via WEB
Bellissimi i tuoi ricordi, davvero un mondo fantastico; mi ricorda dei sapori, di erba d'estate, il rumone dei grilli e delle cicale nei campi immobili nel sole vicino a casa mia, le bici, il gioco del sasso lo facevamo anche noi! E quel gelato.... che oggi sarebbe giudicato artificiale che più non si può... era buonissimo! Il gelato da trenta lire... I ragazzi oggi giocoforza non hanno più tutto questo; anche perchè tutti i loro amici sono uguali a loro, tecnologicizzati; non si può pretendere di vivere in un mondo e che loro vivano in un altro, che rassegnamoci, non esiste più. L'importante è avere sempre fantasia, tanta fantasia. Per questo lascio che i miei facciano ancora casino con le macchinette, spade e cose varie, anche se alla loro età sembra un pò strano, ma finchè dura... Cmq ha ragione Up, se la famiglia è amante della natura, delle gite, magari culturali, e dell'aria aperta, magari serve. Ma vedrai che quando sono adolescenti la loro strada la cercano da soli, purtroppo e per fortuna, e non ci puoi fare niente... Buon fine settimana cara.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 29/03/08 alle 08:36 via WEB
Magari se come dice Up li affasciniamo e glielo trasmettiamo in qualche modo questo gusto per la fantasia, sceglieranno una strada comunque più tranquilla e vera, fatta di piccole cose belle. Questo mondo degli adolescenti di oggi mi fa un po' paura, non è più come una volta, hai ragione. Ieri sera sono stata a un incontro sull'importanza del no (a parte che a me servirebbe uno sulla gratificazione del si, che mi sa che di no ne dico pure troppi!!) e venivano fuori certe storie di adolescenti assurde. Non c'è molto da stare tranquilli. Buon fine settimana a te, ti abbraccio.
 
   
MARIONeDAMIEL
MARIONeDAMIEL il 29/03/08 alle 23:18 via WEB
Ricordo un incontro analogo con degli psicologi sull'età adolescenziale: il tizio, peraltro fortissimo, disse "Non preoccupatevi tanto, al novantanove per cento, andrà bene comunque!" . Ecco, questo tipo di psicologi mi piace! Notte.
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/03/08 alle 10:09 via WEB
anche a me! buona domenica
 
Tesi89
Tesi89 il 29/03/08 alle 13:34 via WEB
Mio figlio è adolescente(15 anni)e ti assicuro che le cose a questa età assumono un'importanza completamente diversa dagli anni passati.Fin da piccolissimo gli leggevamo favole,storie mitologiche che lui adorava,racconti dei favolosi dinosauri che non si stancava mai di ascoltare e che disegnava continuamente su pacchi e pacchi di fogli che ancora conserviamo in cantina...E' stato incoraggiato a sviluppare in ogni modo la sua fantasia,stimolato a provare strumenti musicali (suona il pianoforte da quando aveva sette anni),usa con parsimonia il pc e va bene a scuola...Che potrei volere di più?Niente,solo che parlasse un po' di più e fosse meno "scorbutico",che ogni tanto uscisse con noi con l'aria un po' meno "sofferta" e fosse più facile capire quello che vuole..Ma l'adolescenza è così :un'età problematica per tutti (o quasi),in cui è inevitabile confrontarsi anche conflittualmente con i propri genitori,anche i "migliori"del mondo...Però avere alle spalle un'infanzia serena da ricordare con affetto è un buon punto di partenza per affrontare anche l'età critica.Mi ha fatto piacere leggere il tuo gradevolissimo post:mi è sembrato di sentire l'odore della mia infanzia.Scusa se mi sono dilungata e buona giornata a te e ai tuoi figli.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 29/03/08 alle 14:52 via WEB
Ecco appunto, vedi, tu confermi la mia tesi. E' molto importante avere un'infanzia serena e ricca di stimoli positivi, anche tecnologici ma non soltanto, per avere la speranza di crescere poi degli adolescenti quanto meno consapevoli e in grado di continuare a crescere ed affrontare il mondo senza esserne travolti. Per il fatto di parlare, io ci parlo ora con mia madre, ma il periodo dell'adolescenza è un po' scorbutico per tutti credo. E' il momento della scoperta del sè, credo sia normale non manifestare sempre i propri pensieri, che magari non sono neanche tanto chiari neanche a tuo figlio. Ma perchè ti scusi? Mi fa piacere. Buon fine settimana anche a te e al tuo ragazzo.
 
MareMatta
MareMatta il 29/03/08 alle 23:36 via WEB
da bambina ero un maschiaccio :) (non che ora sia una femme fatal :) praticamente sono vissuta in mezzo alla strada. giocavo a calcio, con le figurine, le biglie, mi arrampicavo sugli alberi, correvo e cadevo in bici e facevo le gare di sputi :) che tempi meravigliosi! però ho ricordato un episodio l'altro giorno con una mia amica d'infanzia. dicevamo che è vero, eravamo maschiacci ma già piccole donne. è vero, mancavamo di femminilità ma... pensa che giocavamo insieme ai nostri bambini vicini di casa a spogliarello...ovviamente si spogliavano solo loro, i maschietti....e noi a ridere come matte! DONNITA'!
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/03/08 alle 09:36 via WEB
sei proprio una frusca (furbetta)si direbbe a Bari!! Il gioco delle figurine lo faceva mio fratello, mai capito come funzionava :))
 
 
ildemonologo
ildemonologo il 30/03/08 alle 11:38 via WEB
Qui andrebbe aperto un dibattito...:))
 
   
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/03/08 alle 12:28 via WEB
su cosa, sul fatto che non ho capito?? non mi sono mai interessata all'argomento, preferivo la bici e gli insetti, ma se tu sai come si fa, spiegamelo!
 
     
ildemonologo
ildemonologo il 31/03/08 alle 11:48 via WEB
Sull'affermazione di matta... diciamo che il mio primo pensiero è stato: le femmine sanno essere str@@@e anche da bambine:))
 
     
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 31/03/08 alle 11:52 via WEB
ma è vero!!! così come è vero che voi ci cascate fin da piccoli :))
 
 
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 30/03/08 alle 14:39 via WEB
ehehheheh matta mi hai fatto ricordare la mia d'infanzia...ma io mi sono fermata agli sputi:) gli spogiarelli dei bambini mai visti ma ridevo come una matta quando li battevo sempre a corsa o li prendevo mirando alla testa con una pigna sempre arrampicandomi sugli alberi;) ehheheheehhe avete ragione voi guerriera ma maschio dovevo nascere:) ....trin trin benedetta DONNITA' ( sarà per questo che mia madre era inderdetta ma rideva come una matta con me ma poi mi diceva come si comportava una signorina bene educata ....e mio padre era disperato :))))))
 
   
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 30/03/08 alle 17:09 via WEB
lo immagino tuo padre disperato con una moglie e una figlia così :)))...ma immagino anche tanti bei momenti e risate. Ciao Cora, bentornata.
 
     
ilcoraggiodelcuore
ilcoraggiodelcuore il 30/03/08 alle 18:39 via WEB
ciao sogno grazie. mio padre nn rideva mai per definizione:) si m la mia infanzia era libera tante cose ancora intatte....come per tutti....
 
upmarine
upmarine il 31/03/08 alle 00:49 via WEB
Sono contento di una cosa. Di aver lanciato la sfida che hai raccolto. Ho avuto fiuto. Comunque, avresti scritto comunque sul blog, prima o poi. Ce l'hai nel sangue.
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 31/03/08 alle 07:05 via WEB
Se lo dice un prof c'è da crederci :)). Grazie. Buona giornata Up, abbraccio.
 
upmarine
upmarine il 01/04/08 alle 03:20 via WEB
Fino a che punto non posso difendermi dalla presunta colpevolezza del post successivo a cui non mi è dato modo di commentare?
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 01/04/08 alle 07:35 via WEB
allora sei innocente fino a prova contraria :). Ma perchè non ti è dato modo di commentare?
 
figliadeifiori64
figliadeifiori64 il 02/04/08 alle 15:43 via WEB
da noi non si chiamava "campana" ma "settimana" e le tessere da saltare a un piede o a due piedi erano sette, più il riposo, che serviva a girarci con più agilità. ricordo che le nostre case avevano le porte sempre aperte, perchè le mamme si erano stancate di continuare ad aprirle. sono stata fortunata: abitavo, e abito tuttora, vicino al parco, in una "piazzetta", dove le macchine arrivano solo per parcheggiare. non stavamo mai in casa, neppure quando pioveva, visto che in quel caso si giocava sulle scale o sui pianerottoli. ricordo di fulminee litigate e di altrettanto veloci riappacificazioni, di interminabili "nascondini" che si sapeva quando iniziavano ma non quando terminavano. eravamo in tanti, di tutte le età. se ci penso non ricordo neppure i telefilm o i cartoni animati dell'epoca: eravamo troppo impegnati a giocare per guardare la televisione. credo che i bambini di adesso crescano troppo in fretta, noi ce la siamo goduta davvero l'infanzia!
 
 
nnsmettodsognare
nnsmettodsognare il 02/04/08 alle 16:24 via WEB
ah già, la casella del riposo, c'era anche quella! davvero, un bellissimo periodo, meno pericoli, meno problemi, più possibilità di incontrare amici veri. Quelle bambine con cui giocavo io sono ancora mie amiche oggi; ci incontriamo ogni tanto con i rispettivi figli e quando li vediamo insieme ci viene tanta nostalgia del passato. Ciao.
 
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