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GEORDIE - Fabrizio De Andrč

Mentre attraversavo London Bridge
un giorno senza sole,
vidi una donna piangere d'amore,
piangeva per il suo Geordie.

Impiccheranno Geordie con una corda d'oro,
e' un privilegio raro:
rubo' sei cervi dal parco del re,
vendendoli per denaro.

Sellate il suo cavallo dalla bianca criniera,
sellatele il suo pony,
cavalchera' sino a Londra stasera,
ad implorare per Geordie.

Geordie non rubo' mai neppure per me,
un frutto o un fiore raro.
Rubo' sei cervi dal parco del re,
vendendoli per denaro.

Salvate le sue labbra, salvate il suo sorriso,
non ha vent'anni ancora,
cadra' l'inverno anche sopra il suo viso,
potrete impiccarlo allora.

Ne' il cuore degli inglesi, ne' lo scettro del re
Geordie potran salvare,
anche se piangeranno con te
la legge non puo' cambiare.

Cosi' lo impiccheranno con una corda d'oro,
e' un privilegio raro.
Rubo' sei cervi dal parco del re,
vendendoli per denaro.

Chiunque abbia imparato a suonare la chitarra o semplicemente amato la musica negli anni '60, lo ha fatto sicuramente in gran parte ascoltando le canzoni di Battisti e di De Andrč; ora, a distanza di pochi mesi entrambi se ne sono andati per sempre, per sempre lasciandoci i loro sogni e la loro poesia.
Questa "Geordie", che mi č molto cara, non č stata riprodotta come le altre canzoni del sito in base all'arrangiamento originale ma a memoria, in quanto, pur non avendo a disposizione un nastro o un CD, ho voluto ricordare subito dopo la sua morte Fabrizio De Andrč: spero che questa versione non dispiaccia ai suoi ammiratori.