La decorazione architettonica romana


Le modanature

La forma dei blocchi che compongono la decorazione di un edificio dipende dalla loro funzione all'interno dell'organismo costruttivo, ma le superfici a vista, che siano verticali o oblique, sono poi articolate in una successione di profili sagomati secondo forme geometriche (modanature lisce), che rappresentano in se stesse una decorazione, ma che frequentemente sono a loro volta ornate da motivi decorativi (modanature decorate).

Modanature lisce (profili)

Profili di modanature lisce (dal Vignola)

NB: nelle definizioni si parlerà di "verticale" e "orizzontale" avendo in mente il caso della successione di modanature orizzontali, per esempio negli elementi della trabeazione. Le modanature tuttavia possono anche correre in verticale, o avere andamento curvilineo, o ancora decorare una superficie orizzontale.

 

 

1) Profili rettilinei:

Listello: un sottile elemento di separazione con una superficie rettilinea verticale e una orizzontale, in genere tendente al quadrato nel profilo, che media tra una modatura più sporgente e una meno sporgente.

Dentello continuo: una modanatura con una superficie rettilinea verticale e una orizzontale, con profilo quadrangolare, non necessariamente quadrato. Si tratta infatti del profilo sul quale vengono intagliati i dentelli.

Fascia: una superficie rettilinea verticale di limitata sporgenza in proporzione alla sua altezza. Casi particolari di fasce sono, oltre alle "fasce" dell'architrave, la "corona" della cornice o il "fregio".

Un elemento di stacco tra superficie più sporgente e un'altra, mediante una brevissima superficie orizzontale che segna uno stacco di piani, dovrebbe essere segnalata come gradino.

2) Profili curvilinei semplici

Tondino: elemento di separazione con profilo a semicerchio convesso.

Toro: modanatura con lo stesso profilo del tondino (a semicerchio convesso), ma di maggiori proporzioni.

Scozia: modanatura a semicerchio o tre quarti di cerchio concava.

Ovolo liscio: modanatura con profilo a quarto di cerchio convesso.

Cavetto: modanatura con profilo a quarto di cerchio concavo.

3) Profili curvilinei complessi

Gola diritta: profilo ad S con curva concava nella parte sporgente e curva convessa nella parte rientrante.

Gola rovescia: profilo ad S con curva convessa nella parte sporgente e curva concava nella parte rientrante, all'opposto che nella gola diritta.

 

Modanature decorate (decorazioni)

1) Decorazioni canoniche

Dentelli

Decorazione intagliata su dentello continuo. Da osservare: la forma della superficie anteriore dei dentelli (rettangolare o quadrata), la loro profondità, e la distanza tra di essi; la presenza negli spazi intermedi di una sbarretta rientrante o di un motivo a occhiali (a partire dall'epoca flavia). In epoca severiana compare anche una variante con la superficie anteriore decorata da un intaglio rettangolare e quella inferiore da un riquadro ornato da una rosetta.

Kyma ionico

Decorazione intagliata su ovolo liscio. Da osservare la forma dell'ovulo (più o meno appuntito inferiormente, troncato superiormente, rigonfio), quanto gli sgusci sono ravvicinati o staccati dall'ovulo e il loro nastro (largo o stretto, con superficie appiattita, obliqua, concava, ecc.). Come elemento intermedio possono essere presenti lancette o (a partire dall'epoca flavia) freccette, più o meno staccate superiormente dagli sgusci, con l'eventuale presenza di lunette.

Kyma lesbio continuo

 


Decorazione intagliata su gola rovescia o diritta o su cavetto.

A differenza delle altre decorazioni canoniche, può presentarsi anche "rovesciato". Inoltre gli spazi tra gli archetti possono essere riempiti si parlerà allora di kyma lesbio continuo "seminaturalistico". Infine il contorno interno dell'archetto può essere dentellato ad imitazione della foglia d'acanto e in tal caso il kyma sarà definito "vegetalizzato". Da osservare la forma dell'archetto e del suo nastro, e il suo contorno interno, le varianti degli elementi decorativi che possono sostituire variamente alternati la foglia lanceolata all'interno dell'archetto.

Kyma lesbio trilobato

Decorazione intagliata in genere su gola rovescia. Come nel caso del kyma lesbio continuo l'elemento interno a foglia lanceolata può essere rimpiazzato da altri motivi decorativi pendenti. L'elemento intermedio a fiore, può assumere forma "a viola", ossia con stelo corto e non distinto dai petali, separati solo superiormente, oppure "a tulipano", con stelo spesso distinto da un calicetto, petali laterali rigonfi con cime ripiegate e un terzo petalo centrale in secondo piano (ma esistono anche forme intermedie che rendono spesso difficile la definizione). Il fiore può inoltre presentare i petali "vegetalizzati" ossia articolati in fogliette o dentellati. In ambito orientale è diffusa la variante con "nastri aggiuntivi" interni collegati all'archetto.

Astragalo a fusarole e perline

Decorazione intagliata in genere su tondino. Da osservare la forma e le proporzioni delle perline e delle coppie di fusarole. Esiste anche la variante con elementi sferici tutti uguali.

 

 

2) Decorazioni non canoniche

Anthemion

Decorazione intagliata su gola o su cavetto, ma anche presente come motivo vegetale di fregi. Il motivo si origina da tralci ad S, che possono avere andamento orizzontale od obliquo, simmetricamente contrapposti, dall'unione delle cui spirali terminali nascono calici, palmette ed altri motivi vegetali. I tralci possono essere trasformati in foglie d'acanto e possono essere inseriti elementi aggiuntivi anche figurati, con molte possibili varianti.

 

 

Baccellature

Decorazione intagliata su fascia o cavetto. Il motivo è costituito da elementi verticali concavi accostati, terminanti ad arco superiormente. Da osservare la presenza di margini rilevati, di eventuali elementi intermedi, che come nel kyma ionico possono essere a lancetta o a freccetta, e di lunette nella parte inferiore.

Kyma di foglie

Decorazione intagliata su gola o cavetto. Si tratta di un'alternanza di foglie in primo e in secondo piano, lisce o d'acanto. Può essere anche rovescia (in tal caso a volte le foglie in secondo piano sono poco visibili o rimpiazzate da ghiande. Può essere difficile distinguere tra un kyma di foglie e un kyma lesbio continuo seminaturalistico o vegetalizzato. Può presentare anche altri motivi alternati alle foglie e anche fondersi con un motivo ad anthemion.

 

Kyma di cime di foglie (Spitzenstab)

La denominazione è ripresa da quella in uso nel tedesco, anche se la traduzione italiana è poco efficace.
Decorazione intagliata su tondino.
Serie di piccole fogliette triangolari, a volte decorate con piccola intaccatura centrale.

Motivo a corda
Decorazione intagliata su tondino.
Come dice il nome è l'imitazione di una corda intrecciata, costituita da una serie di tratti obliqui, che possono essere convessi, come in una corda reale, oppure semplificati. Spesso il motivo cambia direzione al centro.

Motivo a treccia
Decorazione intagliata su superfici leggermente convesse, come i lacunari degli architravi, o tori.
Si tratta di nastri concavi che si intrecciano, con bottoni lisci negli spazi intermedi. La treccia può essere semplice o doppia, con palmette negli spazi liberi tra i due motivi. Anche questo motivo può cambiare direzione al centro.

Motivo a squame
Decorazione intagliata in genere su superfici rettilinee.
Consiste in una serie di piatte foglie sovrapposte a file alternate, e di varia forma.

Ghirlanda
Decorazione intagliata su superfici leggermente convesse, come i lacunari degli architravi, o tori.
Consiste in una serie di foglie sovrapposte in file alternate, che possono essere di alloro, di quercia, ecc., alternate a bacche (per l'alloro) o ghiande (per le foglie di quercia). Può cambiare direzione al centro.

Meandro
Decorazione intagliata in genere su superfici rettilinee
Consiste in un intreccio di listelli diritti, con vari schemi.

Can corrente (o Onda continua)
Decorazione intagliata in genere su superfici rettilinee.
Consiste in una serie di piatte onde di profilo, terminanti in riccioli che si susseguono in serie continua. Può cambiare direzione al centro.

 


Copyright (c) 2004 MARINA MILELLA
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