I Cinque Numeri Più Importanti Della Matematica |
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E ora parleremo di un argomento per alcuni versi un po' più complicato del normale.
Dove c'è praticamente tutto conciso nello stretto necessario. Prima di vedere come si giunge a questo miracolo dei numeri, vediamo cosa sono questi: e, i, π, 1, 0.
Il numero: "0" Un numero che racchiude in se stesso molte informazioni e che apre molte strade. Pochi sanno che lo "0" è un operatore, che ha il potere di rendere identicamente nulla qualsiasi cosa che le si avvicina per essere moltiplicata, che non influisce nelle dinamiche di somma o sottrazione (che sono poi la stessa cosa) e che genera molti problemi nell' analisi di una divisione o frazione quando va a dividere e quindi si pone al denominatore. Ma questo non si ferma al caso di una dimensione. Infatti lo "0" lo si trasporta anche in ambito vettoriale e matriciale, ed è essenziale (come anche l' 1 che vedremo dopo) perchè mantiene immutate le sue caratteristiche: Esiste sempre la forma di una configurazione, che in questo campo si chiama "zerone" che mantiene immutate le proprietà di somma e moltiplicazione. Per riassumere si ha:
Lo zero ha tantissime altre conseguenze, come il fatto che ogni cosa elevata a 0 da come risultato 1 (tranne 0 stesso):
Quindi il numero 0 non è certo un numero banale, anche se la sua soluzione in un sistema lineare lo è.. ma questa è un'altra storia. Comunque sia entra a pieno titolo tra i 5 numeri più importanti della matematica! Il numero: "1" Per il numero 1 si ha un discorso parallelo a quello del numero 0. anche "1" è un operatore, che ha il potere di rendere immutata qualsiasi cosa che le si avvicina per essere moltiplicata o divisa. Questo lo si trasporta anche in ambito vettoriale e matriciale: Una espressione matriciale di questo tipo prende il nome di "identità" I e mantiene immutate le proprietà. Per riassumere si ha:
Anche il numero 1 ha tantissime altre conseguenze, come il fatto che ogni cosa elevata a 1 da come risultato il numero stesso:
Quindi il numero 1 entra a pieno titolo tra i 5 numeri più importanti della matematica! Il numero: "π" Il π è una costante e un numero irrazionale, quindi non si esprime attraverso frazioni ed ha molteplici definizioni, diamone alcune:
Il valore della costante π=3.14.... essendo irrazionale, ha infiniti valori dopo la virgola, che è una condizione necessaria ma non sufficiente alla irrazionalità!
Il numero: "i" Quando si parla del numero "i", si entra inevitabilmente nel campo dei numeri complessi.. Cosa sono? i2 = -1 Come si può subito intuire, nel campo reale a cui siamo abituati non esiste un numero che elevato ad una potenza pari dia un risultato negativo, infatti se ad esempio avessimo il numero -1 o +1, una volta elevati a potenza pari danno sempre un risultato positivo 12 = 1 e -12 = 1! Quindi capirete subito che sotto tale circostanza, si riescono anche a calcolare le radici di un polinomio del tipo: x2+1 = 0 che è propriamente il numero complesso z = i, dove è presente la sola parte immaginaria pari a 1 ed è 0 la parte reale!
Facciamo un esempio numerico per descrivere il numero complesso z = 1 + i che può essere scritto come z = 21/2ei(π/4): Come si può vedere il punto si può determinare univocamente sia come z = 1 + i, sia con coordinare (1,1) ma anche mediante la lunghezza del vettore in grigio e l'angolo sotteso che varia tra 0 a 2π. Riassumendo, le sole cose che ci preme sapere è che:
Il numero: "e" Quello di nepero è un numero che descriverlo in poche righe sarebbe uno smacco (come per tutti e 5 i numeri del resto), fortuna per noi che anche nell'ambito del logaritmo naturale sul quale ci si è concentrati qualche trattazione fa ne abbiamo ampiamente parlato! Comunque sia è bene sapere che la costante "e" = 2.718... è un numero irrazionale (come anche π) e che quindi non si può esprimere come frazione di due numeri. Di fatto è questo che tra le altre cose la rende unica e dotata di infiniti valori oltre la virgola!
Le ripercussioni che ha in ambito matematico questa costante sono enormi, basti pensare che presa una funzione "ex", dalla definizione per mezzo del limite per la formula della derivata come limite del rapporto incrementale si ha una proprietà fondamentale: la derivata e l'integrale di "ex" sono proprio "ex".
Finalmente parliamo dell'argomento principe della discussione, ora che abbiamo quasi tutti gli strumenti necessari si può iniziare la trattazione.. Enunciamo l'ultimo attrezzo che ci serve ed è cardine per questa equazione che come si vede dalla presenza della i deve essere complessa
Prendiamo come funzione nella variabile complessa z = x + iy la funzione: f(z) = ez Da come abbiamo descritto z si ha che sostituendo z = x + iy alla funzione f(z): ez = ex + iy Ma noi sappiamo bene che la somma di un esponenziale è pari alla moltiplicazione della base, e nel campo complesso questa proprietà si eredita, ossia: ex + iy = ex eiy E bene sapere che le funzioni trigonometriche siny e cosy si possono esprimere mediante le formule seguenti: sin y = ( eiy-e-iy)/2i cos y = ( eiy+e-iy)/2 e quindi giocando un po con i numeri si fa: 1) 2i siny = eiy-e-iy → eiy = 2i siny + e-iy e sostituendo la e-iy della seconda nella prima si ha: eiy = 2i siny + 2 cosy - eiy → 2 eiy = 2i siny + 2 cosy da cui si ha: eiy = cos y + i sin y il modulo di eiy è sempre pari ad 1, infatti per il teorema di Pitagora: |eiy| = |cos y + i sin y| = (sin2 y + cos2 y)1/2=1 Si ha dunque che tutto il modulo della funzione esponenziale f(z) è rappresentato dalla ex, visto che la eiy non fa altro che moltiplicare per 1, si può asserire senza errore che: |f(z)| = |ez| = ex e dato che per la rappresentazione in modulo e fase z = |z| eiθ si ha che eiθ corrisponde proprio a eiy il cui modulo deve essere = 1! Ma avere un modulo pari a 1 significa accettare come risultati principali, ricordando che eiy = cos y + i sin y e concordi a quello che abbiamo scritto sulle funzioni trigonometriche:
Se consideriamo la 3 abbiamo l' equazione, infatti: eiπ = -1 e quindi, portando il numero -1 a sinistra si ha l'equazione di Eulero! |
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