Val Formazza
ALPE BEDRIOLA m 1800 - ALPE TAMIA m 2016 – VALDO m 1274
Luogo di partenza : Valdo m 1.274
Dislivello : m 742
Tempo dell’intera gita : ore 5,45
Tempo effettivo : ore 3,50
Difficoltà : E
Gita effettuata : 27-Ottobre-2005
L’Alpe Bedriola è un alpeggio adagiato nella conca che si apre tra le dorsali del Kalberhorn e del Bedriolhorn o Pizzo Fiorera che separano la Val Formazza dalla Val D’Antabia. I valichi della Bocchetta di Fiorera e del Passo Cazzoli permettono il transito tra le due valli .Unitamente all’Alpe Tamia e all’Alpe Sciolti , costituiva uno degli ultimi pascoli al di sopra dei quali non rimanevano altro che le scure rocce delle tormentate creste che demarcano il confine geografico con laSvizzera.Raggiunta Valdo ( ore 9,45 ) , prima di attraversare il ponte sul fiume Toce , si lascia l’auto nel parcheggio antistante la costruzione in cui avviene la vendita dei prodotti tipici locali, in particolare latte e formaggi ; si attraversa il ponte e in prossimità del negozio di articoli sportivi , un cartello segnalatore riporta le indicazioni per l’Alpe Bedriola , Alpe Tamia e Passo Cazzoli.Ci si incammina sulla strada asfaltata che in breve si trasforma in una pista trattorabile , si attraversa un prato e seguendo i sempre ben evidenti segnavia Rosso-Bianco-Rosso si inizia a salire nel bosco ; dapprima il sentiero descrive stretti tornanti che permettono di guadagnare rapidamente quota , successivamente nei pressi di quella che all’apparenza sembra essere una grotta ma che in realtà altro non è che una voragine generatasi dal cedimento del terreno circostante a causa del singolare fenomeno del “ carsismo “ , si trasforma in mulattiera lastricata che risalendo la valle Bedriola esce dal bosco di conifere e quasi all’improvviso ci si trova nel fornale dell’Alpe Bedriola (ore 1,15). L’Alpe , ancora in ottimo stato di conservazione è costituito da un’unica baita con fontana in legno e da una cappelletta votiva raffigurante l’immagine della Madonna , il terreno circostante è cosparso dal caratteristico rabarbaro alpino “ lavazz “ a testimonianza degli intensi periodi di monticazione. All’alpe , su sasso sono riportate le indicazioni per Tamia , mentre una rustica targa in legno indica a destra il percorso da seguire per l’Alpe Cazzoli. Noi siamo diretti a Tamia , per cui continuiamo a salire dietro la baita , sempre su sentiero visibile e ben segnalato , si oltrepassa quel che resta di una seconda costruzione e in circa 30 minuti di cammino si sbuca a quota 2020 nell’ampia conca sottostante l’Alpe Sciolti m 2219 ( che non raggiungiamo ) .Volgendo lo sguardo a sinistra , si ha una splendida vista sulla valle del Vannino in fondo alla quale spicca l’imponente mole dell’Arbola.Il nostro itinerario continua sempre su terreno ben marcato e si sviluppa in curva di livello sino a raggiungere i ruderi dell’Alpe Sciara , nei cui pressi sono innalzate le imponenti costruzioni metalliche dei paravalanghe , continuando sul sentiero , in breve siamo al masso riportante due frecce , una di colore rosso con la scritta Tamia a sinistra e l’altra di colore bianco con la scritta Bedriola a destra.Riconosciamo in questa indicazione il luogo dove avevamo interrotto la nostra precedente escursione non sapendo cosa avremmo trovato oltre , rimandando ad altre perlustrazioni per il completamento dell’itinerario. Da questo segno quel che resta da compiere per completare il percorso ci è oramai ben noto , e in tutta calma raggiungiamo l’Alpe Tamia dopo effettive ore 2,15 di cammino( ore 12,15 ) e riguadagniamo il masso su cui già avevamo consumato il pranzo in occasione della precedente salita avvenuta 15 giorni prima.Terminato il lauto pasto ci incamminiamo per intraprendere la discesa su Canza , superata la condotta forzata, un minuscolo cartello indica il sentiero da seguire per raggiungere il Corno Tally (ore 1’15).Prendiamo nota e iniziamo a scendere lungo il percorso che oramai già conosciamo e che già è descritto nel resoconto della salita all’Alpe Tamia e alle ore 14,25 ( cammino effettivo ore 3,15 ) siamo a Canza.Da questo punto non ci resta che raggiungere l’abitato di Valdo dove ci attende l’auto.Volgendo le spalle alla celeberrima Cascata che , terminato il periodo vacanziero non ha più motivo di mostrare i giochi vorticosi e spumeggianti creati dalle sue acque scintillanti al sole mentre precipitano a valle, e che ora in lontananza appare come una scura e liscia strapiombante parete di pietra , per strada asfaltata attraversiamo i simpatici agglomerati di Grovella , Brendo e Ponte raggiungendo il punto da cui eravamo partiti , completando così un bellissimo itinerario ad anello( sono le ore 15 ) .
NB.
Personalmente riteniamo che i tempi indicati sui vari cartelli segnavia siano molto larghi ( Alpe Bedriola ore 2, Alpe Tamia ore 3,20 ).
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