Ignacio Cervàntes

Ignacio Cervantes (1847/1905)

 

Clicca sulla foto di Alejo Carpentier(1904-1980)

Scarica un frammento della conferenza di  Alejo Carpentier (MP3 - 1.51 Mb)

e scarica un frammento della sua 

conferenza sulla Musica Cubana

( dalla habanera a Saumell Y Cervantes )

trasmesso da Radio Habana - Cuba, il 24 giugno 1966 ( MP3- 1.51 MB )

 

 

Clicca qui e scarica un articolo in Spagnolo su Maria Cervàntes, figlia di Ignacio.

 

31 luglio 2007

160° anniversario della nascita di Ignacio Marìa Cervàntes ( Kawanagh )

( Havana - 31 luglio 1847  / 29 aprile 1905 )

di

Daniele Mezzatesta

 

E’ uno dei più illustri compositori, pianisti e pedagogisti cubani del XIX° secolo ed a lui è intitolato uno dei Conservatori di Musica de la Ciudad de La Habana.

    All’età di 7 anni, suona per il famoso virtuoso Nord Americano L.M.Gottschalk, nel 1829 in tour a Cuba, che lo incoraggia a proseguire nella carriera musicale ; riceve le prime lezioni di piano da suo padre, studiando successivamente con insegnanti prestigiosi come Juan Miguel Joval  e Nicolás Ruíz Espadero.

    Nel 1865 entra nel Conservatorio Imperiale di Parigi, sotto la influente guida di Antoine Francois Marmontel e Charles Alkan ; lì ottiene un anno più tardi il Primo Premio del Concorso di Piano, seguito dal Premio di Armonia ottenuto nel 1867 e 1868, confermando il suo virtuosismo e le sue capacità musicali.

    Nella capitale francese diviene inoltre un regolare esecutore nel famoso Salone Rossini, si esibisce in concerti e accompagna famosi cantanti al pianoforte tra le quali possiamo menzionare Cristina Nilsson e Adelina Pattin, ricevendo anche il sostegno di famosi musicisti quali Rossini, Liszt e Gounod.

    Nel 1870 ritorna all’Havana dove si impegna notevolmente nell’ambiente artistico e nella sfera sociale, sostenendo l’ indipendenza del suo paese, assieme al violinista Josè White.

     Diviene gradualmente sempre più coinvolto nel “cuban struggle” per l’indipendenza dalla Spagna ed è sospettato di devolvere gli incassi dei suoi concerti alla causa rivoluzionaria; per tale motivo venne richiamato da Capitano Generale ed in tale occasione gli viene data la possibilità di lasciare il paese o di essere arrestato : la sua scelta è un lungo esilio negli U.S.A e nel Mexico, dove le sue simpatie per la rivoluzione Cubana lo rendono persona non gradita alle autorità spagnole.

    Sebbene sia riconosciuto come uno dei migliori musicisti della sua generazione, per lui è molto difficile e frustrante come cubano essere accettato all’estero ed iniziare così una nuova carriera.

    La sua apparente nostalgia per Cuba viene espressa in titoli com “Adios a Cuba”, “Vuelta al hogar”, “Lejos de ti” ecc. ecc..

    A New York i suoi colleghi Von Bulow e Paderewsky si stringono attorno a lui, ma questo non lo distoglie dal voler tornare a casa.

    Nel 1902 rifiuta un lavoro molto ben remunerato nella città di New York e lo stesso anno è il rappresentante dello Stato indipendente di Cuba all’esibizione universale di Charleston nelle sue funzioni di “Ambasciatore della musica cubana”.

    In tale occasione conosce anche il compositore Americano Scott Joplin, celeberrimo autore di Rag Times.

    Nel suo repertorio si possono trovare musica da camera e sinfoniche,zarzuele ed un Opera, ma le sue composizioni più caratteristiche riguardano le 41 danze scritte per il Pianoforte, nelle quali si ritrovano tutte le caratteristiche che contraddistinguono la musica cubana , ma che il modesto Cervantes considerava solo come puro diversivo.

    Questi piccoli pezzi,scritti per due ed anche quattro mani, sono caratterizzati dall’uso di particolari cellule ritmiche e presentano generalmente un bitematismo presente nelle due parti che compongono generalmente ogni composizione.

    Vale la pena menzionare la particolarità del contrappunto musicale che si stabilisce tra le due mani e che permette alle note inferiori del registro basso di essere sviluppate nella parte superiore come melodia e come sostituto occasionale della voce superiore.

     Molte delle composizioni sono lavori rappresentativi del repertorio pianistico cubano ottocentesco ed il loro valore intrinseco va al di là dei semplici valori musicali espressi, in quanto costituiscono un insieme di stili che appartengono all’identità musicale cubana.

    Originariamente, ogni danza consiste di due parti di sedici battute ciascuna.

    Cervantes rielabora e perfeziona la loro forma portandola ad un notevole livello di alta perfezione stilistica : esse sono pianistiche e divertenti da suonare ed è difficile immaginare come mai questa musica così elegante e complessa nella stesso tempo sia rimasta sconosciuta per così tanto tempo, almeno in Italia : l’attuale interesse per la musica popolare cubana non si è infatti ancora tramutato in un interesse per l’epoca di Saumell e Cervantes.

 Il programma proposto in questa sede ha appunto questo obiettivo.

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