Io andrò a spiegare D&D in versione 3.5 ovvero la terza edizione riveduta e corretta di cui ho più esperienza e penso che sia la migliore mentre la
quarta edizione è uscita da qualche tempo.
Le partite di gioco si chiamano sessioni ed una sessione non ha un inizio o una fine ma è come se fosse un capitolo di un libro dove i giocatori
interpretano i PG e si parlano e discutono pensando ed “agendo” come farebbero i loro PG.
L’“agire” di un PG significa che il giocatore spiega a voce che cosa vuole fare al DM è tutti immaginano la scena.
L’immaginazione è il cuore pulsante del gioco e i suoi limiti sono dettati solo dal DM (e qui sta la sua bravura) oppure dalle regole dei Manuali
che hanno come solo scopo creare un equilibrio di forze tra i vari PG così che non si creino dei soprusi interni.
Volete staccare la spina dal mondo reale per qualche ora? Giocate ai giochi di ruolo che hanno un coinvolgimento totale in confronto ai libri,
fumetti, film e videogiochi!
Vi spiegherò in maniera elementare come si gioca e quali sono le nozioni base per giocare con utili consigli per tutti!
Prima di passare alla Prima Sessione, andrò a spiegare passo a passo il materiale utilizzato così da rendere chiara la sua funzione.
Il titolo di lettura sarà: tra parentesi quadre: [a chi è rivolto il messaggio: DM o PG]
Tra parentesi tonde l’argomento di base: (Materiale, Scheda, Progettazione, ecc..)
Ed infine, in carattere MAIUSCOLO, il nome dell’argomento specifico.
Lascerò perdere gli argomenti più specifici di cui troverete la risposta nei Manuali o nei vari forum sulla rete, qui spiegherò le basi per chi non ne sa proprio niente e vuole affacciarsi per la prima volta.
IL SOMMARIO delle SCHEDE: dal 17 al 20 solo per Dungeon Master.
Il Consiglio: “A discrezione del DM”, termine molto utilizzato nei Manuali, significa che il DM ha sempre l’ultima parola perché lui (o lei) ha tutta la responsabilità sul divertimento generale.
A mio parere, il DM deve far divertire i PG e quindi fare in modo che il gioco sia di alta qualità tenendo fermo come obiettivo un equilibrio di forze tra i vari PG così che non si creino dei soprusi interni e sempre mantenendo uno spirito distaccato dai PG così da non esserne influenzato durante il gioco.
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