RISPOSTE E CONTRORISPOSTE,    da aprile 2007

 

 

Contro la distruzione degl'insediamenti abusivi, 5/11/07

11/11 Rita

Condivido pienamente questa posizione e sono infastidita dall'abuso delle parole sicurezza e paura che si fa da troppo tempo a livello mediatico e non solo. V. è a Vicenza e sta insegnando, e quando vado a trovarlo trovo una città dal mio punto di vista "anestetizzata" per la troppa "sicurezza"; eppure tutti dicono di sentirsi insicuri, spaventati, e se la prendono con gli immigrati. Ma gli immigrati a Vicenza lavorano tutti, hanno famiglia, vivono in case
dignitose, pagano le tasse, sono educati e rispettosi. C'è sicuramente un grosso giro di prostituzione e di spaccio, ma niente di diverso da quello che vedo altrove, anzi forse c'è più controllo. Nonostante ciò il parlar male degli immigrati e il considerarli una minaccia alla sicurezza è ormai una pratica diffusa, specialmente in ambienti religiosi, in particolar modo cattolici, con grande ipocrisia. Forse esagero a preoccuparmi, ma la parola "sicurezza" sta diventando così ingombrante che ormai la avverto come una minaccia, ho paura della sicurezza, e le politiche di governo sembrano confermare questo mio timore.
 

19/11 Aldo

Per questo messaggio non sono pienamente d accordo e mi permetto di farlo presente in quanto la mia opinione è supportata dalla visione qui a Padova dove studio. Secondo me l'Italia deve aiutare chi però non delinque e chi si pone con rispetto della cultura del paese ospitante.
Mi appello anche all'opera Per la pace perpetua di Kant, nella quale il filosofo dichiara che non ci devono essere confini tra le nazioni, ma spiega anche che in caso di disordine e di mancanza di rispetto dell'ordine nel paese ospitante si può espellere.

 

 

La prostituzione dev'essere tolta dalle strade, 12/09/07

Stranamente questo intervento ha suscitato reazioni negative più di altri;  forse perché si è inteso l'indicazione della casa come una privazione di libertà. D'altra parte, la strada, il luogo pubblico, sta sotto la norma della giusta e benefica convivenza sociale. Si è anche confuso la moralità, il vincolo etico alla coscienza, col moralismo repressivo, col bigottismo che qui non c'entra proprio perché qui è in gioco la società laica e il suo corretto ordinamento. Qualche esempio:

 

15/09 Gigi

Questi (talvolta condivisibili, ma non questa volta, segnata da una caduta di bigottismo proprio inutile, visti i vaticani tempi che ci tocca vivere) esercizi retorici in salsa di petizione mi paiono tempo perso.

 

Kabala

dopo questo ennesimo segno di ottusità e chiusura mentale... Vivo a Bologna e ho lavorato a contatto con barboni, negri, puttane e drogati cercando di non affibbiargli mai questi appellativi, ma cercando di capire e di imparare. E per quanto mi riguarda ho capito che le uniche vie sono la
riduzione del danno e l'autodeterminazione delle persone. Nelle vostre parole, non solo in questa occasione, vedo un moralismo che è sempre
l'anticamera della repressione, anche se le intenzioni non sono quelle.

R. 18/9. La repressione non c'entra nulla. Si cerca solo il bene, o il minor male (la riduzione del danno appunto), di tutti, a cominciare proprio da queste nostre sorelle per lo più infelici, la cui presenza sulle strade è penosa anzitutto per loro.
 

 

Lavavetri e rom: non emarginazione ma integrazione

7/09 Nico

Sono d'accordo. La penalizzazione dei lavavetri e dei rom è un provvedimento inumano, egoista, classista e persino di dubbia legalità: insomma, una vergogna per i sindaci che lo stanno attuando. Hai fatto benissimo a prendere posizione: hai tutta la mia solidarietà.
 

 

Linea politica e linea etica, 1/09/07

4/09 Biblioteca di Sarajevo

Appena l'ho ricevuta l'ho subito inoltrata anche alla lista "2 giugno" che comprende molti indirizzi email. Sicuramente condividiamo quanto da Lei proposto tanto da discuterne insieme nella nostra prossima riunione.

 

Alitalia non dev’essere venduta, 29/08/07

29/08 Nico

Sono d'accordo: Alitalia non deve essere venduta, così come l'ENI - che costituiva il fondamento finanziario ed energetico per tenere l'Italia nel G7 - non doveva essere venduto. Tu invii il tuo messaggio a Prodi: ma fu proprio lui a volere e realizzare e svendere l'ENI, e lui stessooggi vuole cedere Alitalia! Tu ti rivolgi anche a Padoa Schioppa; ma Padoa Schioppa al governo tutela gli interessi dei poteri finanziari americani, olandesi e inglesi che hanno voluto tutte quelle svendite. E allora?

R. Caro Nico, per Prodi e Padoa Schioppa è un richiamo; poi c'è Bertinotti, che è molto attento ai nostri messaggi e li sostiene.

 

29/08 Piera

Alitalia ci costa tre miliardi al giorno. Forse il Signor Arrigo Colombo non contribuisce a questa spesa.

R. Cara Piera, è proprio questo che chiediamo: che sia risanata e non perda più, come non perdono Air France o Lufthansa; ma che resti nostra. Quanto al mio contributo, le mie imposte vengono trattenute alla fonte. Del resto io pago le tasse con gioia, in spirito di solidarietà.

30/08 Replica. Beato Lei. Ovviamente la gioia con cui paga le tasse permette di dedurre che il Suo stipendio dalle tasse deriva.

R. Cara Piera, la gioia con cui pago le tasse deriva da una volontà solidale. Va bene? Penso che anche a Lei lo spirito di solidarietà non manchi.

 

30/08 www.mondonuovonews.com

pubblicato in 1a pag.

R. Grazie, ho visitato il vostro sito; confidiamo nella vostra collaborazione.

 

30/08 Altern@tivamente

Le chiediamo gentilmente l'autorizzazione di inserire la sua proposta sul nostro sito e pubblicare il suo articolo nel medesimo sito. In attesa di un suo riscontro la salutiamo cordialmente.
Alessandro Alternativ@Mente UtopiaProject www.alternativamente.info
   

R. Miei cari, certo, potete sempre pubblicare, senza l'autorizzazione; ma gradiremmo la comunicazione, cioè sapere e visitare.

 

 

Portare a compimento la riforma della RAI, 21/05/07

Vittorio

No! la RAI deve essere venduta e messa sul mercato - è assurdo che si debba mantenere questo carrozzone pieno di nani e ballerine, e d'amici e parenti dei nani e ballerine! le vere privatizzazioni iniziano dalla RAI.   

R. Caro Vittorio, noi vogliamo proprio trasformare il carrozzone. E il primo passo, su cui da un anno insistiamo, è l'autonomia, l'indipendenza della RAI dal mondo politico. Ciò che si sta appunto facendo, con la Fondazione. Un grande passo. Si tratta ora di risolvere gli altri problemi di cui il nostro documento parla. Ma non vogliamo perdere questo che può essere un grande servizio nazionale. Berlusconi voleva privatizzarlo e così annientarlo, ma abbiamo sfuggito il pericolo.

 

 

Urge l’unità della Sinistra,  9/05/07

Dino

In sostanza anche tu sostieni l' «indecente e antidemocratico principio “nessun nemico a sinistra!”» contro cui mi batto da una vita. O sbaglio?

R. Caro Dino, che significa nessun nemico a Sinistra? Il nemico l'avevamo certamente finché c'era la Pseudosinistra sovietica e PCI, col suo modello e progetto dogmatico e dispotico. Ora il nemico sta nella frammentazione e nella presunzione dei leader, o nella loro incapacità. Questo io penso. Vediamo cosa succede.

 

 

La persecuzione degli omosessuali deve cessare, 17/04/07

Elsa

Io non direi "una seconda natura", che può dare adito ad equivoci (seconda rispetto alla prima); direi una variante minoritaria della natura. Pare che l'omosessualità si trasmetta per via di madre a causa di un cromosoma femminile esuberante. Esistono molti siti su Internet sull'argomento trattato scientificamente. Sul piano etico siamo d'accordo.

Francesco

Ho ricevuto (tramite la mailing list "ateismo") l'email "La persecuzione degli omosessuali deve cessare" e le scrivo in merito.
Sinceramente mi rifiuto di avallare delle motivazioni supportate dalla cristologia. Questo modo di procedere è in contrapposizione sull'interpretazione più che sul fatto consistente, e cioè che di nessuna divinità l'uomo deve essere succube: mi sembra quindi controproducente oltre che
sbagliato.
Non ci si può affidare alla "bontà" del messaggio cristiano quando gli autoproclamati portavoce - ed interpreti - dello stesso agiscono in un modo che appare contrario a quel che per bontà si vorrebbe intendere. E' come dirgli di sputtanarsi in pubblico facendo ammenda e recitando il mea culpa, ma così li si fa solo rientrare - ancora di più, per quanto possibile - nel loro guscio fatto di dogmi, gerarchie e strategie di marketing.
Se si vuol combattere per la "bontà" e per la "giustizia", allora che lo si faccia senza interpellare semidei; che si esprima il proprio concetto di bontà e quello di giustizia e poi, come si suol dire, chi li ama li segua.
Inoltre, sebbene la morte di quel ragazzino mi abbia abbastanza turbato, e sebbene in qualche modo le gerarchie vaticane (e loro sudditi/operai) siano complici della creazione del clima discriminatorio nei confronti degli omosessuali, io starei attento a dichiararne così a cuor leggero le colpe: per prima cosa perché così si produce (come detto sopra) solo un loro maggior rafforzamento potendosi ora definire - a torto o a ragione - come "ingiustamente accusati"; e poi perché la colpa non è solo la loro (hanno dato un enorme contributo, si sa, però la mentalità di emarginare il diverso
non è solo loro prerogativa).
Insomma, sebbene l'iniziativa mi pare meritoria, discordo totalmente sui modi.
R. Caro Francesco, guarda che qui non c'è nulla supportato dalla cristologia: si tratta di etica. Quanto al messaggio cristiano, che s'incentra nell'amore fraterno, esso non perde nulla della sua verità e forza sublime per il comportamento dei suoi rappresentanti cosiddetti ufficiali. Che qui vengono interpellati solo per il grande influsso che esercitano sulla gente.
Il suicidio del ragazzo veniva rammentato come possibile portatore di un senso di colpa. La proclamazione e persecuzione produce i suoi effetti malefici, e se non sarà quel ragazzo saranno altri.
Grazie del tuo contributo di riflessione.

Replica, 21/04 Innanzitutto la ringrazio di avermi risposto (non tutti si fanno vivi con coloro che hanno apportato critiche).
Mi rendo conto che interpellare i sedicenti vicari dell'ultimo re d'Israele è molto importante qui in Italia, dove sembrano volerla fare da padroni. Dunque, direi che il criticarli (in modo anche duro) non è da me visto come qualcosa da non fare. Quel che volevo esprimere nella mia precedente email è raggruppabile in due punti:
1) quei vicari autoproclamatisi ufficiali sono, a loro stesso dire, gli unici a poter interpretare correttamente il messaggio cristiano: da qui si ha che, qualora lei voglia appoggiare una sua richiesta o critica proprio su quel messaggio, deve scontrarsi con la loro posizione predominante, la quale ovviamente consente loro di rigirare la frittata a proprio uso e consumo (in genere giustificando i propri comportamenti e condannando quelli per loro scomodi);
2) quando ci si sente accusati, tipicamente ci si barrica per difendersi, e muovendo accuse (giuste o sbagliate che siano) agli organi ecclesiastici è molto più probabile ottenere una loro maggior chiusura piuttosto che una loro apertura (non si dimentichi che abbiamo a che fare con l'ultima teocrazia d'occidente che fonda il proprio potere temporale su dogmi che di temporale hanno solo i fulmini e i tuoni).
Ripeto che, a parer mio, la sua iniziativa è meritoria. Il "però" deriva dal modo, dalle parole e dai concetti usati. Gli esseri umani sono dotati di amore e compassione anche senza ricorrere agli insegnamenti (travisati) di uno zelota combattente per la liberazione di Israele di circa duemila anni fa. Non c'è bisogno alcuno di fondare l'etica su una delle tante divinità "esistenti"; anche questo le criticavo e le dico pertanto che la sua richiesta ai sudditi e al re dello Stato di Città del Vaticano può poggiare su basi ben più solide: non si faccia sfuggire quest'occasione. Un saluto cordiale, Francesco
P.s.: ho dato una lunga occhiata al sito http://digilander.libero.it/altroparadigma/MSGS/homeMovimento.htm; domando a lei, che è il responsabile di tale movimento, cosa intendiate per "giustizia"
. Quel che si intende per speranza è più facile capirlo (o meglio intuirlo) da quanto si legge sul sito, però
cosa intendiate per giustizia rimane quasi oscuro (o forse ho saltato a piè pari proprio il punto saliente in cui si veniva al "dunque"). Sarei felice di capire
.

Subrecords

Menomale che c'è chi lo dice... Finché ci sarà questo papa e il cardinal Ruini e i loro simili, continuerà così in tutto il mondo.

 

Carmela 

Salve, sono responsabile e fondatrice di Tamles, sito di informazione queer, lesbica in particolare, dove ho avuto il piacere di pubblicare il
suo coraggioso e forte comunicato stampa, come puo' vedere all'indirizzo http://www.tamles.net/modules.php?topicid=5&op=modload&name=News&file=article&sid=22311. Colgo l'occasione per ringraziarLa di questa scelta, azioni di questo genere scaldano il cuore di chi ogni giorno si batte per il riconoscimento dei diritti elementari di persone che nascono in questa società e se ne sentono escluse senza colpa. Le voglio anche dire che, insieme a Monia, una compagna di Brindisi, abbiamo fondato a Lecce il Circolo Arcilesbica Salento e saremmo davvero liete di incontrarla per condividere insieme iniziative e proposte, se a lei interessa. Abbiamo già' avuto il piacere di collaborare con l'Università nel seminario sulle identità di genere, come può vedere all'indirizzo http://www.udulecce.it/corsi2.htm, ed e' stata per tutti, non solo per gli studenti, un'utile occasione di  riflessione e di crescita.

R. Care Carmela e Monia, chiedo scusa se ho tardato a rispondere al vostro messaggio. Vi sono molto grato per la pubblicazione del documento; e
vi sarei anche grato se poteste collaborare a spedire sempre i nostri documenti ai destinatari, affinché la pressione su di essi sia più forte;
supposto che li condividiate, certo. Ho visitato il vostro sito e trovo preziosa la vostra azione. Bisogna continuarla e intensificarla perché è una dura battaglia, specie da noi dove la gerarchia è forte e irrazionalmente avversa. Naturalmente avrei molto piacere che c'incontrassimo, ci conoscessimo, ci
scambiassimo idee e progetti; e avviassimo anche una collaborazione per il futuro. Mi farete sapere, il mio telefono è 314160.
 

 

Italia svenduta e colonizzata, 16/04/07

16/04 Lorenzo

La fede e la speranza che La muove a rivolgersi a codesti quadrumani è miliardi di volte superiore a quella di Giobbe: adottando categorie della Fisica la probabilità che costoro, compreso Bertinotti, prendano in considerazione codesta lettera anche per un millesimo di secondo è inferiore allo Zero Assoluto! Comunque ha tutto il mio sostegno.

17/04 R. Caro Lorenzo, guarda che quei quadrumani di cui tu parli qualche volta rispondono. Bertinotti, anzi, ha già fatto telefonare più volte dal suo segretario D'Agata, e ha anche inviato una lunga lettera. Anche Napolitano ha fatto rispondere. Con Santagata ci si può sentire per telefono

 

16/04 Subrecords

Il punto è che è la nostra insicurezza tipica italiana, trasmessa e fomentata dai nostri politici, che ci fa fare giri di parole, che ci fa trovare motivazioni, che ci fa argomentare le questioni. Il punto è che tutti questi che stanno al governo non hanno alcuna ragione, giustificazione, motivazione, per fare quel che fanno.

Un consiglio: spegni la televisione per alcuni mesi, non ascoltare la radio, non leggere i giornali. Dopo ti sembrerà tutto chiaro, quanto sono fuori dal mondo, quanto sono alieni, quanto il mondo, l'Italia, è distante da loro. E quanto si affannano come cani che si contendono un osso con solo un po' di ciccia attaccata, ma è una loro depravazione, è una loro perversione, perché nonostante che hanno tutto, nonostante che gli uomini più ricchi d'Italia siano i politici e quei due o tre industriali che li tengono con i loro fili di marionetta, non si rendono conto che hanno già tutto e vogliono ancora, vogliono di più, hanno loro paura di essere scoperti, di essere giudicati, di essere messi in un angolo, i politici sono dei criminali che hanno paura di essere scoperti. O meglio: i politici sono dei bambini che rompono bicchieri, rubano dal salvadanaio per i poveri della nonna, e sono convinti che i genitori (noi) non li vedano.

17/04 R. Caro Subrecords, ciò che tu dici dei politici è molto forte; per parte mia mi par di notare che molti di essi, se non tutti, mutano quando sono eletti ed entrano in parlamento. Ad esempio, conoscendo Prodi, non mi sarei aspettato tanti errori in questo primo anno di lavoro; e anche una certa reticenza e ambiguità che ritenevo estranea al suo carattere. Errori gravi, a cominciare dall'indulto fino alla vendita di Alitalia e all'immobilismo nel caso Telecom. Anche D'Alema ha ogni tanto delle espressioni che lasciano stupiti, anche se si conosce la sua abituale presunzione. Penso però che dobbiamo continuare la lotta, non arrenderci.

 

17/04 Enrico

Ho ricevuto stamane la nota contro le privatizzazioni italiche. La condivido e mi congratulo con lei e con il suo movimento.Sono il responsabile del “Forum DAC”- associazione apartitica che si batte da anni per i diritti comunicativi dei popoli , dei cittadini e dei lavoratori (www.romacivica.net/forumdac). Mi interessa anche il suo centro di ricerca per l'Utopia (è quella che serve oggi all'intero pianeta).Le accludo quanto ho scritto oggi sulla faccenda Telecom. Un sito utile è anche : http://www.utopiaproject.info che anche pubblica le mie note.

 

18/04

Bhé, io purtroppo me li immaginavo tutti, vedi il punto è che il governo è uno solo, maggioranza e opposizione insieme, che ogni 5 anni si passano la palla, ma la politica che fanno è la stessa, vanno nella stessa direzione seppur dicono le cose in modo "diverso" neanche così tanto poi.. 

 

Nico

Mi fa piacere leggere la tua lettera che mette l'accento sul delitto delle privatizzazioni. E' stato un depauperamento del patrimonio nazionali - gestito da Prodi, con frettolose svendite - del quale non si è parlato e non si parla. Pensiamo al'ENI (ma non solo): era stato determinante nel portare l'Italia nel G-7, e ora lo stato italiano vi conserva solo una partecipazione di minoranza: il controllo è stato regalato a interessi stranieri, quelli stessi che ne avevano rabbiosamente contrastato l'ascesa! Bene se si riesce a mettere sul tappeto questo argomento!

Su Prodi, invece, dev'esserci un equivoco. Le privatizzazioni le ha volute e fatte lui, lui non le ha subite. Nel giro di un paio d'anni, a prezzi di svendita, è stato ceduto quel patrimonio dello stato italiano (ENI e IRI, specialmente) che aveva costituito la base dallo sviluppo italiano e del nostro ingresso nel G-7. Ora, nel capitale di controllo dell'ENI, si sono insediati gli americani (col 10 per cento, ma dev'essere di più perché non tutto è venuto alla luce). Queste sono responsabilità dirette di Prodi. Quelle svendite furono vergognose: la differenza di valore in che mani è finita? So che i costi della campagne elettorali sono enormi: altro non so.