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Il destino della famiglia nell’utopia.

(ed. con Cosimo Quarta)

Bari, Dedalo, 1991, pp.452

Scritti di B. Battaglia, W. Bernardi, L. Bertelli, G.C. Calcagno, G. Capone, V. Caretti, U. Cerroni, A. Colombo, R. Creagh, D. Francescato, G. Melis, G. Muzzarelli, R. Nebuloni, L. Paolini, C. Quarta, M.A. Sarti, R. Schérer, G. Schiavone, C. Stella, C. Stroppa, R. Trousson, L. Tundo

Il problema della famiglia, della sua evoluzione, del suo futuro è affrontato qui attraverso i grandi maestri dell'utopia e gli esiti della sperimentazione utopica, l'esperienza comunitaria.

L'utopia è il progetto della società giusta e fraterna e il processo che la va costruendo. Lungo questo processo la famiglia si è ricostruita nel senso della giustizia e dell'amore. È caduto il possesso della donna da parte del maschio, il potere incondizionato del padre sui figli. È caduto il matrimonio d’interesse, per la libera scelta e l'incontro amoroso. La famiglia è diventata un nucleo di affetti che s'intensifica nel figlio; la donna si emancipa dalla potestà maritale come dalla clausura domestica; il figlio si emancipa dalla potestà parentale.

Resta il problema se la famiglia, già fortemente integrata nella società, debba risolversi in una universale comunione di amore, una rete espansa di rapporti amorosi, o se debba conservarsi nella sua individualità. Un grosso problema nell'utopia, che questo libro discute a fondo, così come discute le sperimentazioni tentate