"Noi siamo ciò che mangiamo"

Merceologia alimentare

Acquaviti e liquori.

Classificazione e norme su acquaviti e liquori.

Sono ottenute per distillazione di mosti fermentati di cereali diversi, o anche di frutta, in modo da mantenere i principi aromatici delle sostanze fermentate (art.1, D.P.R. n. 297/1997).

L’operazione fondamentale del processo di produzione delle acquaviti è proprio la distillazione, che consente la concentrazione dell’alcol etilico, contenuto in quantità ridotta nel fermentato.

Importante è l’invecchiamento, che dura anni, e in contenitori particolari a seconda del tipo di acquavite (da tre a 10 anni in fusti di quercia per il whisky, molti anni e in botti di rovere per il cognac).

Le acquaviti poste in commercio devono avere una grado alcolico non inferiore a 38° e non superiore a 60° (la maggior parte delle acquaviti, come ad esempio cognac, brandy, whisky, gin, sta sui 40°; la grappa arriva anche ai 50°, rhum e vodka ai 60°).

Le acquaviti possono essere classificate in: ü Acquaviti di vino: distillati di vino che prendono il nome della zona di produzione, brandy (italiano e spagnolo) e cognac(francese) ü Grappe, ottenute per distillazione delle vinacce (invecchiamento per legge non inferiore ai 12 mesi; denominazione di grappa riserva, se invecchiata oltre i 18 mesi); se IGP, per legge non inferiori a 40°. ü Acquaviti di cereali, o whisky, ottenuti per distillazione del mosto di cereali. I tipi di whisky migliori si ottengono da orzo (malt whisky) e avena (corn whisky) o Whisky scozzese o irlandese, se da malto d’orzo e avena (è un blended) o Whisky U.S.A. se a base di granoturco (Straight Bourbon), o di segale (Straight Rye) o Whisky canadese, a base di miscugli di granoturco, orzo, e segale. ü Acquaviti di canna da zucchero, o ruhm   ü Acquavite di frutta: di prugne (slivowitz), di marasche (Kirsch); se IGP, per legge non inferiori a 40° ü Gin, è un’acquavite di grano con aroma di ginepro ü Rhum, il migliore è quello ottenuto dalla fermentazione e distillazione del mosto della canna da zucchero, mentre la qualità più scadente è quello ottenuto dal melasso (sottoprodotto della produzione dello zucchero a partire dalle barbabietole). Il rhum è incolore, ma con l’invecchiamento assume un colore bruno-rossastro ed un particolare aroma.Indicazioni obbligatorie sui contenitori: nome, grado alcolico, nomi del produttore e dell’imbottigliatore e sede dello stabilimento (oppure nome e sede dell’importatore). Sul tappo non deve essere più applicata la fascetta con il contrassegno dello Stato.Acquaviti e distillati – D. P. R. n. 297/1997 Grappa – art. 10 D.P.R. n.297/1997

 

Liquori

Comprendono un gruppo molto vario di bevande alcoliche, che sono poste in commercio con indicazioni sul contenitore del tipo: <> seguito dal marchio commerciale o da un nome di fantasia.
Esempi: liquore Maraschino, Fernet, liquore al caffè, ecc. Sono ottenuti da miscele di acqua, alcol etilico, zucchero, essenze e aromi. Il grado alcolico varia tra 25° e 50°.

Bevande alcoliche - D. M. n. 438/1988

Vini liquorosi – Reg. CE n. 1493/1999, allegato I