CHIMERA: IL MITO.
Nella mitologia greca, Chimera era un creatura polimorfa, il corpo e la testa di leone, sulla schiena una testa di capra e per coda un serpente. Il suo oscuro ed enigmatico linguaggio, ricorda quello di una  sua  parente più  stretta e ben più antica: la Sfinge. Dalle fauci vomitava fuoco.
Generata dall'unione di  Tifone dalle cento teste e da Echidna, la dea serpente seminò  per  anni  morte e distruzione  nella regione  della  Licia  fino a quando fu  finalmente sconfitta e uccisa dall'eroe Bellerofonte.

CHIMERA : IL SIMBOLISMO. 
Ma il mito di Chimera va ben  oltre  l'immagine  mostruosa  che la leggenda ci riporta. E' il  simbolismo che  questa creatura  rappresenta a renderla davvero immortale. Chimera è l' Inafferrabile, l'Irraggiungibile, il Sogno che ogni uomo insegue per una vita intera senza mai raggiungere. Chimera è l'orizzonte e ciò   che  dietro l'orizzonte si nasconde. E' lo Spirito che vuole trascendere dal corpo in cui è costretto  per  librarsi  verso  mete  sconosciute nonostante la paura, il pericolo, il terrore che può riservare l'Ignoto,  perché  proprio da  tutto questo   esso assorbe la sua forza vitale. E'  incontestabile  che  l'inconoscibile esercita un fascino a cui la nostra mente non può resistere.
L'immagine di Chimera, già metafora di per sé,  può evocarne  un'altra  anche più esplicita nel suo simbolismo: è quella di un uomo sul ciglio di una scogliera: sotto di lui l'abisso, di fronte a lui l'oceano, sopra di lui il  cielo  infinito  tinto di porpora in un maestoso tramonto. Ma ciò che in questa  visione  colpisce  è  lo sguardo dell'uomo. Attraverso quegli occhi è possibile leggere la sua profonda tensione.  Il suo cuore, la sua anima, tutte le sue energie  sono  concentrate  in quello sguardo che cerca di protendersi, di scrutare  oltre  quell'orizzonte, oltre la  linea di  demarcazione tra  la terra ed il cielo,  tra  la  carne e l'anima, tra la materia e lo spirito. E' questo il Sogno. 
E' l'immaginario, che tale deve rimanere per istigarci  a proseguire verso mete più  ardite  ed  ambiziose. E'  la  forza  che ci ha spinto a sollevarci sulle zampe posteriori e ci ha dato il coraggio di afferrare  un  ramo incendiato dal fulmine, per  rischiararci  la  notte e affermare  definitivamente  alla  natura che l'uomo aveva finalmente un'arma capace di vincere il disordine e il caos:l'intelligenza.

LA FINE DEL SOGNO?
Ma il  dramma è che  l'Uomo sta smettendo di sognare. Quanti  di noi in questi ultimi anni hanno alzato lo sguardo  al  cielo  a  guardare le stelle e se lo hanno fatto, per quanto tempo sono rimasti a spaziare con gli occhi e  la  mente  nello spazio infinito?
Si. L'uomo sta smettendo di sognare. Perché dovrebbe farlo poi, se il mondo in cui viviamo sembra  darci   tutto quello che potremmo desiderare? Sembra che tutto  sia  a portata di mano, sembra  che  niente  sia  più  impossibile. Tutto  ci viene offerto e anche a dosi massicce. In un'epoca in cui la realtà supera la più sfrenata immaginazione, che senso ha sognare?
Ma se davvero possiamo avere tutto, dovremmo essere felici!  Dovremmo  se non altro sentirci soddisfatti, quantomeno appagati. E allora mi domando, cosa diavolo è quel malessere che avvertiamo non appena la nostra mente si astrae  per un attimo da quello che noi consideriamo realtà?  Qual'è la natura  di  quel nervosismo che  avvertiamo   appena  sottopelle, che ci  accompagna  sempre, costantemente in ogni momento della giornata? Siamo lì,  calmi a  lavorare o a studiare o ad  accudire  le  nostre  faccende e poi  accade  qualcosa, anche una piccola insignificante cosa. In quel momento una molla dentro di noi scatta e le nostre reazioni diventano assolutamente imprevedibili. 
Io ho  una  mia opinione in merito anche se devo dire che non mi piace affatto.  L'Uomo sta vivendo una realtà che lo sta depauperando della sua natura,  una specie di inganno, di illusione  che  sta  progressivamente distruggendo  la sua capacità di costruire e inseguire le proprie illusioni. Una realtà virtuale  che  lo costringe insomma, a impersonare un ruolo, a recitare inconsapevolmente una parte in un  film o un  videogame dove  gli  esseri  umani  sono solo  comparse. Attore inconsapevole che compie sempre gli stessi  gesti,  le stesse azioni, che si  muove  sempre  seguendo un percorso prestabilito  per dare nella macchina da  presa la sensazione del movimento, e creare così l'illusione della realtà. L'uomo crede di essere in grado di decidere e invece è il copione del  film  o  il meccanismo del videogioco, per continuare  fino in fondo  con  la metafora, che lo spinge a compiere determinate azioni. 
Paranoia?  Forse.  Ma  gli  atti di violenza di cui siamo stati testimoni in questi ultimi  anni, a volte  inauditi  ed  estremi, e compiuti  in  grossa  percentuale da adolescenti, così  come  l'uso  sempre  più diffuso di sostanze stupefacenti tra i giovanissimi, dovrebbe perlomeno spingerci  a  domandarci  che tipo di società stiamo vivendo e quale strada l'uomo sta percorrendo.

perché CHIMERA.   
Sognare è una condizione indispensabile e imprescindibile per l'essere umano, è una  capacità  strettamente  legata alla creatività e quindi a tutto ciò che più ci avvicina a quello che possiamo  definire divino, così  come   l'intelligenza  è  la conseguente evoluzione  del  primordiale  istinto  animale, e per  tale motivo, avendo  come obbiettivo  primario  la  sopravvivenza  e  la conservazione  della specie, si può considerare come una vera e propria arma, l'unica a disposizione di una creatura  altrimenti  assolutamente   priva  di  chance in un mondo ostile e crudele nella sua imparzialità,  dominato  dall'implacabile legge del più forte.  Una  dote, quella dell'Intelligenza, evolutasi col tempo in modo completamente autonomo proprio   grazie   alla  variante  apportata  dal  Sogno. L'intelligenza, dunque, combinata alla capacità di  immaginare,  ha aiutato l'uomo a dominare  gli elementi,  gli altri animali e in un certo modo la natura  stessa, aggiungendo  però a ciò che è nata  come mera praticità, fattori  variabili  e  imprevedibili: le emozioni.
L'intelletto senza la capacità  di   sognare  non  sarebbe  stata  mai  in grado di raggiungere quelle mete che l'uomo ha conquistato.
Per questo l'Uomo  non  deve mai smettere  di  sognare, rischiando  di perdere la caratteristica che più lo avvicina alla divinità.
E' questo che mi ha spinto a realizzare questo  sito, battezzandolo
Chimera.

AVVISO AI NAVIGANTI.
Sicuramente noterete, navigando nel sito di
Chimera, quanto esso sia scarno di effetti speciali e spartano nella sua  veste  grafica, addirittura essenziale, dallo sfondo, scuro e rilassante al modo di  accedere  alle  pagine delle varie sezioni, molto facile ed intuitivo. Tutto in Chimera è  stato  studiato in modo che non vi siano altre  distrazioni se non  i suoi contenuti. 
Chimera si propone di essere un luogo  di accesso semplice  da consultare e da esplorare, che non  confonda  le idee, che  sia  rilassante e soprattutto  non  sia dispersivo.
L'obbiettivo è quello di farlo crescere  raccogliendo  materiale da parte di chi è interessato a condividere la propria esperienza artistica con altri, divulgandone gratuitamente i contenuti allo scopo di farsi conoscere, avvicinando, scoprendo o scoprendosi artisti nei vari campi di tutto ciò che può essere definita Arte.
Chimera sarà insomma il porto tranquillo  e sicuro per chi è stanco di navigare senza meta e per chi volesse ritemprarsi lo spirito prima di riprendere di nuovo l'avventurosa odissea nelle tempestose e ignote acque della Rete.
Buon divertimento.
L.D.M.