Tirannio Rufino (345-410)
nacque a Concordia, presso Pordenone, da genitori cristiani. Mentre attendeva
agli studi in Roma fece conoscenza con S.Girolamo. Visse alcuni anni come monaco
in un monastero di Aquileia, e qui ricevette il battesimo. Nel 371 viaggiò in
Egitto, dove visitò gli anacoreti che si erano stabiliti nel deserto a Nitria e
a Scete. Si trattenne poi per alcuni anni ad Alessandria dove, alla scuola di
Didimo il Cieco, fu affascinato dall'insegnamento di Origene. Nel 378 si trasferì
a Gerusalemme, ove visse da monaco sul Monte degli Ulivi, e ricevette
l'ordinazione sacerdotale dal vescovo Giovanni. Con Girolamo, che nel 386 si
stabilì a Betlemme, Rufino mantenne cordiali relazioni, incrinate però da un
diverso giudizio sull'ortodossia della dottrina origenista, che sfociò in un
aspro dibattito pubblico.
Nel 397 Rufino tornò in
Italia, ma l'invasione dei Visigoti nel 407 lo costrinse a lasciare Aquileia.
Morì a Messina nel 410.
L'importanza di Rufino nel
campo della letteratura cristiana si fonda innanzi tutto sulla sua attività di
traduttore. Poiché la conoscenza della lingua greca diventava sempre più rara
nell'Occidente, egli si propose di rendere accessibili importanti opere
letterarie greche a coloro che si interessavano alle questioni teologiche.