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Introduzione
In Calabria la gastronomia rispecchia i condizionamenti
ambientali, terra "aspra", dagli scorci montuosi alla
smagliante bellezza del suo mare, i piatti tipici locali,
pertanto sono semplici, poveri ed aromatizzati con i
sapori "forti" e genuini di una lunga tradizione contadina
e marinara. Gli ingredienti base della cucina calabrese
sono ancora oggi i farinacei, i legumi, le verdure, i
pesci, la carne di maiale, l'olio d'oliva, il pepe nero e,
sopratutto il pepe rosso piccante.
Conserve: Le
lavorazioni per la conservazione dei prodotti della terra
e del mare hanno sempre avuto un ruolo primario nella
gastronomia calabrese. I metodi utilizzati sono diversi e
favoriscono tutti un lungo mantenimento: le tecniche più
tradizionali prevedono l'esclusivo utilizzo dell'olio
extravergine d'oliva che, grazie alla sua azione isolante,
permette di conservare molti alimenti proteggendoli dai
batteri presenti nell'aria. Si conserva di tutto: dagli
inimitabili pomodori essiccati sotto il sole estivo, alle
saporitissime melanzane tagliate a filetti, alle
dolcissime olive nere e verdi, che insieme ai capperi
costituiscono un ottimo antipasto. E ancora carciofini,
funghi porcini e cardoncelli, tipici di queste zone,
nonché i piccantissimi peperoncini rossi, vero orgoglio
regionale.
Ma è soprattutto dal mare di Calabria che si ricava la
materia prima per le conserve più gustose: i tonni pescati
nel Mare Tirreno e lungo la costa Jonica, dalla carne
compatta e di un bel colore rosso scuro, una volta
sott'olio, costituiscono il complemento ideale di sughi e
insalate.
Spezie e aromi in genere:
La spezie per eccellenza che i calabresi
coltivano da secoli è il peperoncino, a cui è dedicato il
Festival di Diamante. In tutta la regione viene impiegato
per la conservazione di carni e pesci, ma si consuma anche
fresco, in salse e in polvere direttamente sulle pietanze
pronte. In Calabria, da secoli il peperoncino è alla base
di ricette popolari curative, magiche ed afrodisiache. In
questa regione fiorisce un'altra spezie preziosa
largamente utilizzata in cucina, lo zafferano, importato
dagli arabi, che oggi viene coltivato specialmente nella
zona di Camigliatello e della Sila centrale. Gli altri
"odori" calabresi: l'origano, il basilico ed il rosmarino
si essiccano naturalmente al sole per conservarne il
profumo. Tipicamente calabresi sono delle composte a base
di mix di erbe e spezie, come quello a base di aglio,
prezzemolo e peperoncino. Apriamo un capitolo a parte per
le le famose cipolle di Tropea, altro orgoglio regionale
insieme al peperoncino.
Pane e simili:
Il pane e i suoi derivati,
trova in Calabria la sua massima espressione tradizionale,
ancora oggi sono fiorenti le attività artigiane e
commerciali che lo producono con antiche metodologie. Dal
gusto unico e dalla durata in dispensa superiore al
normale, il pane casereccio calabrese è richiesto ed
esportato in tutta Italia. Numerose le varianti, per gusti
sopraffini, come quello con le olive e cipolla, noci e
basilico e quanto altro fantasia e gusto possono. Legati
alle tradizioni religiose, il pane ai semi di finocchio
preparato per la festa dell'Immacolata, la versatile
"pitta", una diversa per ogni festa, ed ancora friselle,
bruschette, crostini e tarallini, conditi con olio e
pomodoro crudo, con la saporita crema sardella o
semplicemente ammorbiditi con acqua, olio e una spolverata
di origano.
Ancora, tra i biscotti tradizionali, troviamo gli anici al
sapore di anice, e i cantucci, biscotti secchi
aromatizzati con le mandorle. Nelle "nepitelle", infine,
gli agrumi tipici della terra di Calabria e le spezie
profumate d'Oriente, ricordo della cultura araba che fu
qui di passaggio.
Salumi:Il maiale è il monumento della
cucina calabrese: attorno al maiale e alla sua
macellazione si è sviluppata nei secoli una grande
tradizione popolare di riti, leggende e usanze. Le
frattaglie erano oggetto di particolare attenzione perché
da esse, secondo alcune credenze popolari, si potevano
trarre numerosi auspici. Da questa arte derivano i salumi
più tipici della regione esportati in tutto il mondo: la
celebre soppressata, composta da carne magra selezionata
tra pezzi di coscia e filetto e insaporita con pepe e
sale, le salsicce piccanti e dolci, le pancette
affumicate, e ancora il capicollo, realizzato usando la
carne che si trova tra la testa e il filetto del maiale,
insaporito con sale di cava e peperoncino. Tra le
specialità, la n'duja, un salume cremoso ottenuto dagli
scarti della lavorazione del maiale, oppure con la trippa
e la lingua di cui maggiori produttori sono i paesi della
piana di Gioia Tauro.
Paste:Vecchie gesta di mani esperte delle
massaie calabresi, per un impasto semplice, costituito da
farina di grano duro e acqua, nascono i fileja o
filateddhi o maccarruni 'i casa, ottenuti arrotolando la
pasta intorno ad un giunco, ornati da una spolverata di
ricotta secca e salata, punzecchierà i palati più fini.
Nelle zone di Gioia Tauro di gusto eccellente sono i
friscatuli, polenta con broccoli calabresi condita con
sugna.
Innumerevoli varianti per la pasta, tra le comunità greche
e sopratutto albanesi, dove l a tradizione ha ancora forti
radici, lì si prepara un tipo di pasta, gli shtridhelat,
lavorata interamente a mano fino a formare un intreccio di
strisce che viene poi tagliato in tanti pezzi simili a
fettuccine.
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Ricette Calabresi
Pasta e Broccoli
Ingredienti:
- 400 grammi di broccoli neri
- 500 grammi di maccheroni
- un bicchiere di olio d'oliva
- aglio due spicchi
- peperone rosso piccante o secco
Pulite e lavate i broccoli,
quindi cuoceteli in abbondante acqua salata. Scolateli e nell´acqua
di cottura lessate dei maccheroni spezzettati con le mani.
Nella stessa pentola, una volta tolta l´acqua, ma non
totalmente, versate un bicchiere d´olio di oliva fritto con
uno o due spicchi d´aglio e qualche pezzo di peperone rosso
piccante fresco o secco.
Minestra di Patate,
Melanzane e Peperoni
Ingredienti:
- quattro patate
- tre melanzane
- tre peperoni gialli e rossi
- aglio tre spicchi
- olio vergine di oliva 1 dl.
- origano
- sale
In una pentola con l´olio
fate soffriggere l´aglio, appena imbiondito eliminatelo,
aggiungete le patate, le melanzane ed i peperoni a pezzetti.
Versatevi un po´ d´acqua, salate e fate cuocere a fuoco lento,
mescolando spesso. A fine cottura mettete un pizzico di
origano.
Calamari al brodo
Ingredienti:
- 1 kg. di calamari
- aglio
- prezzemolo
- pepe rosso macinato
- sale
- olio
Pulite i calamari e
tagliateli ad anelli. Metteteli a soffriggere con l´aglio e
l´olio. Bagnate con un po´ di vino bianco e fatelo evaporare.
Insaporire con una punta di dado e fate cuocere. Infine
spolverizzate con prezzemolo tritato, pepe rosso e decorate
con fette di limone.
Pennette Veloci alle
Verdure Piccanti
Ingredienti per 4 persone:
- pennette rigate g 300
- patate g 200
- spinaci bolliti g 150
- 'nduja
- alcune fette di salsiccia calabrese
- odori (salvia, rosmarino)
- olio extravergine
- sale
La 'nduja è un insaccato
tipico calabrese dalla consistenza morbida e quindi
spalmabile, costituito da carne di maiale e peperoncino
piccante. Mettete la pentola per cuocere la pasta sul fuoco e
mentre aspettate la bollitura preparate un soffritto di olio,
'nduja e spinaci ridotti a pezzetti. Pelate le patate e
tagliatele a cubetti; queste ultime cuocetele insieme alla
pasta e poi saltate il tutto nella padella del soffritto.
Servire ben caldo con tutto il loro intingolo guarnendo con le
fettine di salsiccia.
Spaghetti con
Carciofi
Ingredienti per 4 persone:
- spaghetti: 380g
- carciofi: 8
- pecorino grattugiato: 4 cucchiai
- limone: 1
- aglio: 1 spicchio
- prezzemolo: 1 ciuffo
- olio d'oliva extravergine: 6 cucchiai
- sale e pepe: quanto basta
Private i carciofi delle
foglie esterne più dure e delle barba interna, spuntateli e
tagliateli a spicchi immergendoli poi in una terrina
contenente acqua acidulata con il succo del limone affinché
non anneriscano. Sbucciate l'aglio, schiacciatelo emettetelo
sul fuoco con l'olio in una casseruola che possa poi contenere
anche la pasta. Quando l'aglio sarà imbiondito, unite i
carciofi ben scolati, mescolate, insaporite con una presa di
sale e una di pepe e fate cuocere a fuoco alto; dopo 5 minuti
abbassate la fiamma e proseguite la cottura, a recipiente
coperto, per altri 30 minuti circa, unendo di tanto in tanto
qualche cucchiaio di acqua calda. Nel frattempo lessate la
pasta al dente in una pentola con abbondante acqua bollente
salata. Lavate il prezzemolo, tritatelo e mettetelo nella
casseruola dei carciofi poco prima ritirati dal fuoco. Scolate
la pasta, unitela al condimento nel tegame di cottura,
spolverizzatela con il pecorino, mescolando rapidamente, e
servitela calda in tavola.
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